Solo i cretini non cambiano mai idea. Così come gli igavi non cambiano mai strada. E chissà che la traccia numero sei di questo nuovo disco (‘La ballata dell'ignavo') non sia proprio un messaggio implicito, una risposta anticipata a coloro che grideranno al tradimento, perché certo, se ci si ferma alle apparenze, è indubbio che un po' di tradimento si tratti. Tradimento dei suoni e delle asprezze liriche e sonore che dei Marlene hanno costituito, sicuramente fino a "Senza Peso", un evidente marchio di fabbrica.

Ma la parola tradimento ha sempre un'accezione negativa, e negativo non è aggettivo che possa far rima con questo disco, che invece mi fa pensare all'intelligenza, alla sapienza, alla ricerca coraggiosa del nuovo, ma non del nuovo a tutti i costi, perché ci vuole coraggio a chiamarsi Marlene Kuntz e aprire 'Musa' con una frase di pianoforte di quelle inconfondibili, adornare con archi trionfanti il finale della già citata, splendida, 'Ballata dell'ignavo', smussare quasi ogni spigolo vocale e sacrificare la potenza di fuoco che fu (ma che resta immutata e fragorosa dal vivo) alle curve suadenti della melodia.

Già in "Bianco Sporco" era chiara una direzione nuova, che forse allora però restava incompiuta, come timorosa di mostrarsi senza veli; in "Uno" tutto questo si spoglia di ogni residua ruvida asprezza, strumentale e lirica, e finisce che per la prima volta ascolti un disco intero dei Marlene e invece dei Sonic Youth incazzati ci trovi Paolo Conte, i CSI più riflessivi, il Nick Cave pacificato di "Boatman's Call" e persino lontani ma palpabili echi di Radiohead. E capita che al posto delle confessioni rabbiose del "Vile", della malinconia oscura e inconsolabile di "Ho ucciso paranoia" o delle invettive di "Bianco Sporco" scopri il trionfo dell'amore, non solo di quello che "nasce di nulla e muore di tutto" fino a uccidere (‘111'), ma di quello che prende allo stomaco e illumina la vita come un sole, passione e tenerezza che fanno il "baccano della felicità" (‘Abbracciami').

No, i Marlene non tradiscono mai.

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