I Neu! sono parte fondamentale di quella scena tedesca che durante la prima metà degli anni 70 costituì un movimento musicale fra i piu importanti e innovativi della musica degli ultimi 50 anni.

Formata da due reduci dei Kraftwerk questa band esordisce nel 72 con l'album omonimo "Neu!" ovvero Nuovo! e di nuovo in questa musica c'è parecchio rispetto a tutto ciò sentito fino ad allora.

Bastano pochi secondi ad "Hallogallo" per farci capire il grado di innovazione musicale insito nel disco, giusto il tempo necessario alla batteria elettrica di Klaus Dinger per nascere lentamente dal silenzio e ci troviamo a cavalcare un pattern armonico senza precedenti, il drumming procede incalzante, con minime variazioni e con precisione meccanica accompagnato da effetti elettronici che contribuiscono a creare un sound estremamente freddo e sintetico, sembra di sentire Robocop che picchia le bacchette in uno stagno di metallo fuso.

La chitarra di Micheal Rother intuisce subito che non può contrastare la tessitura melodica della sezione ritmica e si limita a sgranare accordi di magniloquente ipnoticità tra la tela stesa da Dinger per poi accenare solo nel finale un escursione armonica che viene immediatamente abortita.

Il disco rivela poi la sua seconda faccia entrando nel campo dell'avanguardia pura, della musica cosmica e della new age, con le radiazioni nucleari di "Sonderangerbot", rappresentativa di questa maniera musicale è "Im Gluck",  in cui un sibilo cosmico si sovrappone al synth che imita lo scroscio di un corso d' acqua (in effetti il disco è pregno di suoni liquidi) quasi a suggerirci che l'innovazione e la sperimentazione  fanno parte dell evoluzione naturale delle cose e non vanno intese come stravolgimenti negativi o pericolosi per la nostra civiltà, ma come elementi che contribuiscono a costruirla.

Il disco và poi in gloria con "Negativland", secondo pilastro portante, insieme con "Hallogallo", dell'opera, le tematiche sono quelle della traccia di apertura, alla chitarra Rother crea tornado sonici e lacerazioni armoniche che hanno del prodigioso, ma qui Dinger ha un approccio decisamente piu riflessivo e rilassato... almeno fino al minuto 4:20 ovvero quando la macchina Neu scala marcia e dando sfoggio dei suoi cilindri tedeschi imprime un accelerata al ritmo tale da far smaterializzare tutto ciò che ci circonda, la chitarra stavolta non ha alcuna intenzione di lasciare spazio ad altri suoni ed inforca un riff di un'acidita e un'efferatezza sconcertanti, per qualche secondo sembra di sentire i Teenage Jesus, poi ritorna tutto come prima: Dinger, i suoi pattern precisi, composti, ordinati come un operaio della Bmw che addormentatosi in catena di montaggio sogna di condurre l'auto dei desideri e svegliatosi torna mesto al suo lavoro.

E' uno degli apici del krautrock e una delle composizioni più geniali di tutto il rock.

L'elemento piu importante messo sul piatto da questo duo è decisamente la percussività, si perchè i Neu qui creano uno stile ritmico tremendamente incisivo e industriale, nonchè freddo e plastificato, che sarà pienamente compreso e sviluppato solamente vent'anni più tardi (si guardi ad esempio agli Stereolab).

I limiti dell'opera emergono proprio quando questa percussività viene meno, i momenti in cui i Neu si cimentano in excursus avanguardistici non sono all'altezza di altre realtà europee del periodo e risultano un pò indigesti, probabilmente i Can erano piu bravi nell'unire queste due istanze in maniera più omogenea.

Ciononostante questa è un'opera da ascoltare assolutamente per chi è interessato a conoscere la musica moderna e i passaggi della sua evoluzione, un passo in avanti enorme per la musica rock ed elettronica, un fiducioso sguardo al futuro da 35 anni fà.

Plastici!

Elenco tracce e samples

01   Hallogallo (10:07)

02   Sonderangebot (04:51)

03   Weissensee (06:46)

04   Im Glück (06:53)

05   Negativland (09:47)

06   Lieber Honig (07:18)

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Altre recensioni

Di  egebamyasi

 Neu! fu musica. Più che musica Neu! fu esperienza. Esperienza della profondità.

 Ascoltando questo disco si risalga alla profondità, non è noto perché, forse perché non ha fine.


Di  insolito

 La tua prima volta con "Hallogallo" - il cervello che va in erezione, gli occhi che lacrimano.

 Un richiamo al kraut più oscuro, con le mani sulle braghe della spiccata ironia dell’elettronica.


Di  Neu!_Cannas

 "I Neu! avrebbero cambiato il rock 'n' roll anche se si fossero sciolti subito dopo aver inciso il primo pezzo del loro primo disco (Hallogallo)" - Julian Cope.

 "Nulla all'epoca suonò come 'Hallogallo' e credo nulla più suonerà come 'Hallogallo' stessa, all'infinito."


Di  UOMO-SCIMMIA

 «Sarà pure rivoluzionario ma non si può dire che è un bel disco!»

 «Negativland è probabilmente la cosa più interessante del disco, un vero capolavoro di sperimentazione sonora.»


Di  CosmicJocker

 Ognuno di loro era lo schiavo del proprio personalissimo “motorik beat”.

 La musica che sento dentro di me è sempre in divenire, mi incalza e mi annienta senza scampo.