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'Tales From Monographic Oceans': viaggio a braccio in un braccio di mare, tagliando gli istmi di alcune discografie ('Boston Sound', 58, 71)
'Come back to Boston as soon as you can...'; per una (neanche troppo) piccola storia del rock'n'roll (si badi bene: in OGNI sua accezione) proveniente dalla città - nel bene e nel male - più integralista, aristocratica, catto-reazionaria (ah, il Tea Party...) eppure così vitalmente 'alternative' nel mondo delle Sette Note.
E, conseguentemente, che razza di popò di discografia 'minima' che ne vien fuori...
Snowstorm
  • imasoulman
    26 lug 24
    tre dischi che secondo me dovrebbero essere considerati un unico 'lavoro', un continuum, un iridescente flusso lento di coscienza in grado di far andare a braccetto l'onirismo di Cocteau Twins (e anche di tanta altra produzione di Ivo Watts-Russell per la sua 4AD) con il salmodiare lento-lentissimo dello slowcore dei Codeine e, poi, l'asciuttezza simil-scheletrica dei Low.
    Insomma, altri apripista che, a parte genuflessioni più o meno concordi di tutta la critica, raccolsero molto meno di quanto avrebbero meritato.
    Ma dove sarebbe la novità?
    PS: però il DeBbasio ce le ha tutte (alcune pure doppiate) le rece dei loro dischi. (De)Space is the Place!
     
  • nangaparbat
    26 lug 24
    disco che conferma quanto in ambito indie poco sia stato fondamentale quanto il terzo LP dei Velvet Underground
     
  • Marcorock
    26 lug 24
    io mi sono fermato al primo, non li ho mai apprezzati. Inspidi (per i miei gusti), ripetitivi ma sorpattutto poco orginali
     
    • imasoulman
      26 lug 24
      non tutti i gusti sono alla menta piperita
      ma sul poco originali, direi che c'è da dissentire: a quel tempo (fine ottanta) ben pochi facevano quest'ibrido sonoro di psichedelia al rallentatore e onirismo da brume britanniche (scozzesi).
      In ogni caso, il disco migliore (se mai si può distinguerne uno) è per me questo secondo 'On Fire'
    • Marcorock
      26 lug 24
      Assolutamente, ma Opal, Mazzy Star, Rain parade.... erano arrivati prima...
    • imasoulman
      26 lug 24
      beh questi che citi sono tutti autentici pezzi di cuore (e come non riconoscere vere e proprie pietre miliari con album quali i primi due Rain Parade e Happy NIghtmare Baby?)
      ma i Galaxie sono per me cosa leggermente diverse, un crocevia ai tempi per me inaudito dove si radunavano i Velvet del terzo album, certa psichedelia a bassa fedelta e bassissima velocità e certe suggestioni albioniche quali appunto i Joy Division e tanta 4AD
    • Marcorock
      27 lug 24
      De gustibus...

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Anche questa volta l’estate fallirà; il sole scialacquerà presto tutta la sua energia, ritirerà le lingue di fuoco dentro la sua tana e si leccherà le sue tiepide ferite. di più