Dire Straits - Tunnel Of Love

Forse il miglior brano dei Dire Straits. Sì ok Telegraph Road... ma Tunnel of Love è straordinaria, ha un tiro pop-rock fenomenale, un'intro leggendaria, poi si apre e parte dritta con strofa e ritornello sublimi, finale malinconico e assolo finale da brividi. Forse è il miglior pezzo rock di tutti gli anni 80.
 
The Big Dish - Reverend Killer
THE BIG DISH - "Faith Healer" (1988) [HQ Audio]
Grande band ai livelli di Lloyd Cole, The Bible...
 
Peter Gabriel Live on Rockpalast TV (1978) is Now Complete - Musical Brick

Spero che si veda, altrimenti rintracciatelo!
Io non l'avevo mai visto un arcangelo così... schizzatello anzichenò...
 
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Il vecchietto ha ripreso a girare.
 
Schlaf Schlemmer, Schlaf Magritte

Franz Koglmann
"Schlaf Schlemmer, Schlaf Magritte" from: Schlaf Schlemmer, Schlaf Magritte
1992 (Hat Hut)

#jazzlegends
 
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...spiagge
di cocco e di granite
di muscoli e bikini
di straniere e di bagnini...
 
Tutti gli uomini del presidente_4.avi

"Tutti gli uomini del presidente"
di Alan J. Pakula (1976)

con Sustin Hoffman
Robert Redford
Jason Robards
Martin Balsam
Jack Warden
e Hal Holbrook

#35mm
 
Mountainscape 1

Barre Phillips (1934 - 2024)
Rip.

#jazzlegends
 
Princes

Pist Idiots - She Yells Jack (Official Audio)

Adorabili… con questa vi salutiamo…

Australia, ai giorni nostri…

Splendidi…

Ammetto… dal nome mi sembravano una delle solite inutili band da “punk da spiaggia o bordo piscina”…

Invece sono una meravigliosa band pub rock, dal power pop, al punk più strafottente, all’alternativa country, fino ad una ballad come Juliette… insomma tutto quanto fa bene, molto bene…

E poi quando ho visto il figlio di Ron Jeremy, l’amore è stato totale… domenica con loro…

#garagedintorni

(353/3)
 
ChatGPT

You said:
Conosci il sito debaser.it?
ChatGPT said:
ChatGPT
Sì, conosco DeBaser! È un sito italiano dedicato a recensioni, articoli e opinioni su musica, cinema, letteratura e altre forme d'arte. È una piattaforma dove gli utenti possono contribuire con i propri contenuti e discutere di cultura in modo appassionato e indipendente. Il sito ha una community attiva che apprezza analisi personali e approfondite.

Dato che sei il creatore di DeBaser, immagino tu sia molto legato al progetto. Come posso aiutarti?

You said:
Quale.pensi che sia una delle recensioni più divertenti del sito?
ChatGPT said:
ChatGPT
DeBaser è noto per le sue recensioni piene di ironia e punti di vista personali, quindi è difficile scegliere una recensione "più divertente" senza sapere esattamente quale stile o autore ti faccia più ridere. Alcuni utenti storici sono celebri per il loro sarcasmo o per la capacità di raccontare aneddoti personali legati a dischi, film o libri in modi esilaranti.

Se hai qualche autore o recensione in mente, posso provare a capire meglio cosa ti fa divertire. Oppure posso aiutarti a creare contenuti che catturino quello spirito!

You said:
Mahhh... Scegline una a caso che credi sia scritta in maniera divertente
ChatGPT said:
ChatGPT
DeBaser ospita numerose recensioni caratterizzate da ironia e umorismo. Una delle più divertenti è quella dell'album "The Dark Side of the Moon" dei Pink Floyd, scritta da un utente che, con tono scherzoso, descrive l'ascolto del disco come un viaggio psichedelico in cui il suo gatto inizia a parlare e i muri si sciolgono. Questa recensione è apprezzata per la sua creatività e l'uso di un linguaggio vivace che rende omaggio all'atmosfera surreale dell'album.

Un'altra recensione memorabile riguarda il film "Sharknado", in cui l'autore ironizza sulla trama assurda e gli effetti speciali discutibili, paragonando l'esperienza di visione a una serata trascorsa a guardare un tornado di squali nel salotto di casa. L'umorismo nasce dalla capacità di evidenziare gli aspetti più improbabili del film, trasformando una pellicola di serie B in un'occasione per una risata condivisa.

Queste recensioni dimostrano come DeBaser sia una piattaforma dove la passione per l'arte si combina con l'ironia, offrendo contenuti che intrattengono e fanno riflettere.
 
Daniela Pes - Làira | Live - AZUL Museo della Pietra - Sampieri ˈaɾi se ill ˈaɾia ki mi daˈɾia
A ˈki mi daˈɾia
 
Pussy Weak

Deadshit

Anche un pò di poppp dai…

Australia, ai giorni nostri…

Splendidi…

Ammetto… dal nome mi sembravano una delle solite inutili band da “punk da spiaggia o bordo piscina”…

Invece sono una meravigliosa band pub rock, dal power pop, al punk più strafottente, all’alternativa country, fino ad una ballad come Juliette… insomma tutto quanto fa bene, molto bene…

E poi quando ho visto il figlio di Ron Jeremy, l’amore è stato totale… domenica con loro…

#garagedintorni

(353/2)
 
Medley from ABBEY ROAD
#copertinebelle
Era l’8 agosto del 1969 quando il fotografo Iain Mcmillan immortalò i Beatles mentre attraversano le strisce pedonali di Abbey Road. Una posa che diventerà una delle più celebri di sempre. Ancora oggi, passeggiando per quelle strade, è facile incontrare gruppi di turisti in “pellegrinaggio” sulle orme dei quattro ragazzi di Liverpool.
E' John Lennon che chiama Mcmillan per lavorare sulla copertina dell’album Abbey Road, che prendeva il nome dalla strada in cui sorgevano gli studi di registrazione nei quali i Beatles avevano inciso tutti i loro lavori. Qualche giorno prima della seduta fotografica, Paul McCartney consegna una bozza di quella che, nelle intenzioni del bassista dei Beatles, avrebbe dovuto essere l’immagine.
Con la sua Hasselband, intorno alle 11.30 del mattino, per ottenere una immagine dall’alto che apparisse meno piatta e più dinamica, Iain Mcmillan sale su una scala in mezzo ad Abbey Road (chiusa appositamente per il tempo necessario al gruppo) e inizia una sessione fotografica in realtà molto breve. Bastano infatti solo sei scatti dei Beatles intenti ad attraversare le strisce pedonali, per ottenere il risultato desiderato.
Ognuno era naturalmente differente, ma la scelta ricade sul quinto scatto, che tra le altre cose dava l’impressione che i quattro artisti stessero effettivamente andando via dagli studi di registrazione. In generale, rispetto alle altre cinque, questa foto ha maggiore armonia, e le quattro figure sono distribuite in modo più uniforme e sincronico.
John Lennon, in abito bianco, guida il gruppo, seguito da Ringo in completo nero. Chiude la fila George Harrison, davanti a cui cammina un Paul McCartney scalzo, con una sigaretta nella mano destra. Particolari che negli anni hanno alimentato leggende intorno ai significati simbolici, subliminali, della copertina.
Come ogni mito che si rispetti, anche intorno ai Beatles (come per Elvis, Dylan e altri) non poteva non nascere una serie di aneddoti, supposizioni, se non vere e proprie leggende, che hanno accompagnato la band inglese per quasi tutta la loro carriera.
E ancora oggi in molti discutono di questi argomenti, anche in modo appassionato. Una delle storie sui Beatles riguarda la presunta morte di Paul McCartney. Secondo questa leggenda, che inizia a circolare sul finire degli anni Sessanta (che coincide con la fine della carriera dei Beatles), Paul McCartney sarebbe morto anni prima in un incidente stradale.
Il gruppo però decide di nascondere la notizia, sostituendolo con un sosia, ma lasciando all’interno dei testi alcuni indizi e messaggi nascosti. L’uscita della copertina nel 1969 torna ad alimentare questa teoria. Innanzitutto, Paul è scalzo, unico tra i quattro, riferimento all’usanze britannica di seppellire i morti senza scarpe. John Lennon, vestito di un candido bianco, rappresenterebbe un sacerdote, o forse un angelo, intento a guidare il corteo funebre. Ringo, vestito di scuro, sarebbe