Heartbeat City (2017 Remaster)
Power pop, art rock ? Non li ho mai inquadrati
 
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L'importante è saper suonare il Piffero con eleganza.
 
DEF LEPPARD - 'Pour Some Sugar On Me' (Official)

Una delle storie più belle… quando mai gli umanoidi che sentono odore di tanti soldi, fama e successo rischiano di “rovinare” tutto per un amico?

Rick Allen entra nei Def Leppard a 15 anni… si, quindici… non che gli altri siano molto più vecchi…
Festeggia il suo 16°, si 16°, all’Hammersmith Odeon quando fanno da opening band per gli AC/DC…

Nell’83 la band raggiunge il grande successo di vendite con il terzo album “Pyromania”… io ho amato tanto i primi due… già detto nella precedente storia…

Il 31 dicembre 1984 l’incidente: “Credo che il mio braccio sia rimasto in macchina” … un medico nelle vicinanze impacchetta l’arto nel ghiaccio, si vola in ospedale ma i tentativi di riattaccarlo falliscono…

Nè Allen ne i suoi compagni si arrendono all’idea che non possa più suonare. Ci mette tutto se stesso, incoraggiato da tutti i compagni e si rende conto di poter fare parte del lavoro del braccio mancante con le gambe.

Rick è in uno studio da solo con la nuova batteria “ibrida” a provare tutti i giorni…

Gli Amici non ci proveranno mai a cercare un altro batterista… dovranno ammorbidire il sound… ma, giustamente, chi cazzo se ne frega…

Dopo parecchi mesi, Allen riunisce la band ed esegue l’intro di Bonham “When The Levee Breaks” … si piange di felicità …

Il suo ritorno live viene suggellato al festival Monster of Rock del 1986 in Inghilterra con una ovazione che ogni volta … ti spacca il cuore…

L’anno dopo arriva Hysteria e il successo è planetario …

Ad Hysteria mi legano sbiaditissimi ma meravigliosi ricordi…

Ah, dimenticavo… Rick suona ancora e nei Def Leppard, savansadir …

Un bel video tamarro anni ottanta come si deve, eccheccazzo

#omaggiparticolari (37)
 
Quanno Chiove (Remastered 2014)

‘Quanno chiove’, uno dei brani in lingua napoletana più famosi di Pino Daniele ha un significato profondo e delicato, mai esplicitato nel testo inciso nel 1980 nell’album ‘Nero a Metà
Correva l'anno 1980, un Pino Daniele appena 25enne, pubblicava il suo terzo album dopo l'esordio folgorante di "Terra mia" (1977) e la conferma dell'album omonimo (che molti fan chiamano ‘ore 8' per via della foto di copertina, una combo con quattro foto dell'artista e l'orario). Il terzo lavoro si chiamava "Nero a metà" e già nel titolo per la scena musicale partenopea era chiaro a chi rendesse omaggio: al cantante degli ‘Showmen' Mario Musella, scomparso pochi mesi prima, un figlio di Napoli per parte di madre e di padre nativo americano in Italia per via della guerra. Dunque un nero a metà.
«E te sento quanno scinne ‘e scale / ‘E corza senza guarda’»: questo è l'incipit di una delle più belle canzoni di quell'album. Si chiama Quanno chiove", quando piove. È in dialetto, anzi in lingua napoletana.q
Non tutti sanno che quelle parole così delicate, come occhi poetici, dolci ma mai pietosi, posati tra i vicoli lavati dall'acqua «che te nfonne e va» (che ti bagna e scende) sul profilo d'una donna, raccontavano la giornata di una prostituta. Già, una prostituta che per tutta la mattina si prepara, i cui passi coi tacchi si sentono distintamente picchiettare sul basolato lavico dei vicoli di Napoli. Una ragazza come tante. Che poi lavora e «nun rire cchiù», non ride, non può ridere più visto il lavoro che fa.
Un arpeggio dolce, quasi una nenia, una delle canzoni di Pino Daniele più amata dai ragazzi che armeggiano con la chitarra per la sua facilità negli accordi.
A più di quarant'anni dalla sua incisione, "Quanno chiove" resta di sicuro uno dei capolavori dell'artista partenopeo morto il 4 gennaio 2015, interpretata da voci femminili come Mina e Giorgia, ma anche da un Eros Ramazzotti emozionato quella notte allo stadio San Paolo era l'estate del 1994, durante il leggendario concerto insieme allo stesso Daniele e a Lorenzo Jovanotti, maxi evento che ebbe luogo poche settimane dopo la morte di Massimo Troisi.

E te sento quanno scinne 'e scale
'E corza senza guarda'
E te veco tutt'e juorne
Ca ridenno vaje a fatica'
Ma poi nun ridi cchiù.
E luntano se ne va
Tutt'a vita accussì
E t'astipe pe nun muri'.
E aspiette che chiove
L'acqua te 'nfonne e va
Tanto l'aria s'adda cagna
Ma po' quanno chiove
L'acqua te 'nfonne e va
Tanto l'aria s'adda cagna
Se fa scuro e parla 'a luna
E te vieste pe' senti'
Pe' te ogni cosa po' parla
Ma te restano 'e parole
E 'o scuorno 'e te 'ncuntra'
Ma passanno quaccheduno
Votta l'uocchie e se ne va.
E aspiette che chiove
L'acqua te 'nfonne e va
Tanto l'aria s'adda cagna'
Ma po' quanno chiove
L'acqua te 'nfonne e va
Tanto l'aria s'adda cagna
E aspiette che chiove
L'acqua te 'nfonne e va
Tanto l'aria s'adda cagna
Ma po' quanno chiove
L'acqua te 'nfonne e va
Tanto l'aria s'adda cagna
 
Keel - Rock and Roll Animal

Mi chiedevo quanti di Voi, insensati bifolchi delle Galapagos, conoscano il primo disco di hard rock dove si è abusato di roboanti drum machine come se piovesse.

Anno di (dis)grazia 1986.
 
Everydays (Live)
Buffalo Springfield
 
Robert Plant greets Brian Johnson in the Misty Mountains of Wales in his Celtic warrior outfit Robert Plant invecchia e ho notato che il vecchio sulla copertina del mio vecchio LP di L.Z. IV sta ringiovanendo di anno in anno
 
Filth

Continuo con la musica a cui sono arrivato attraverso Alan Wake come ieri