Nico - These Days

I belle & Sebastian devono qualcosa a questa canzone...
 
The Dirtys - You Should Be Sinnin' (Full Album)

In un periodo notevole di “bentornate pippe” - ammetto che non mi tirava più - ho ascoltato, (ri)scoperto gruppi garage di anima e sangue con, come da regola, le influenze più diverse dal beat al punk, dalla psichedelia al R&B - dal power pop al folk, dal rockabilly al mod, anche soul e persino hard rock. Insomma l’essenza del Rocchenrolle da vere bestie all’urlo selvaggio di “fanculo le tue scale virtuosissime e velocissime di merda e le tue 4 ottave di estensione vocale del cazzo”. Dal 1990 in poi, con qualche ripresa di vecchie cariatidi, savansadir.

#garagedintorni (57)

AHAHAHAHAHAH, MICK COLLINS. DEVIAZIONE N.2
Per gli appassionati uno dei più importanti da metà anni ottanta ad oggi. The Gories e Dirtbombs?! Troppo semplice con le sue creature “famose”.
Il NeGro è una macchina garage-punk-lofi, con l’adorazione della Black Music… un mics spesso fuori categoria, savansadir
Con altri tre ZOZZONI - mai nome fu più appropriato - un unico album datato 1997. Non lesinate col volume, questo spacca tutto. “Un orgia di birre, ragazzine e cocaina”… e sembra anche un tranquillo a guardarlo il NeGro…
 
Zbigniew Preisner - Van den Budenmayer – Funeral music (winds)

A trent’anni dalla sua realizzazione, Lucky Red riporta in sala la trilogia di Krzysztof Kieślowski: Film Blu, Film Bianco, Film Rosso.

@[RamirezAlHassar]
 
Lauren Auder - atoms (Visualizer)
GRAN PEZZO E GRANDE INTERPRETAZIONE
 
E' tutto sempre, un grande, enorme, falso problema. E' un problema ridursi al "ritiro" sociale (riprendo il post di @[IlConte] ) perché alienati (de facto) dalla realtà delle cose, riducendo, a sua volta, ciò che sta fuori di noi al livello di un'ideologia confusa e per niente rappresentante la realtà (vedi "destra e "sinistra" nei termini intesi dalla Democrazia Rappresentativa Borghese). Sono un problema gli ambigui che si definiscono anticapitalisti (come @[Hank Monk] ) ma che non si sa mai quanto ci siano o ci facciano, quando le sparano grosse per infine dirsi riformisti o addirittura sconfessarsi come destri, pur affermando che ogni "progressismo" è figlio del turbocapitalismo. Come se da opporre al capitalismo ci fosse la ridicola chiusura di quei """socialismi""" che finiscono sempre con l'essere puramente socialdemocratici (vedi i socialismi del XXI secolo). Quando la verità che è LE LIBERTA' SOCIALI non sono mai andate veramente per principio contro la liberazione individuale e che oggi è arrivato il momento di liberare tutti semmai, non di finire come i vecchi socialismi reali a liberare solo la "struttura" o solo una parte delle categorie sociali discriminate (come le donne, alle quali il socialismo in primis, anche quello utopistico, venne in soccorso).
"Il Danno sopra al colle resta fisso e il succo è questo":
Io sfruttato e gli altri sfruttati, un'unica cosa. Chi non lo è, sfruttato, può decidere, ma soprattutto io e gli altri sfruttati, siamo noi sfruttati, un'unica cosa, un'unica entità. Capirlo, la necessità della liberazione, anche se non la sufficienza. Organizzarsi, darsi da fare, tra di noi, nelle lotte intermedie, può essere l'inizio dell'autosufficienza di classe. Altre cose, altri discorsi non esistono e se esistono sono inutili. Non c'è nient'altro di cui discutere.

Alfredo Bandelli - La caccia alle streghe (La violenza)
 
Stanley Clarke - Journey to Love | 1975 | (Full Album)

#unochenonsiannoiavaperniente

Tentativo, quasi impossibile, di un viaggio semi-serio tra la discografia e le innumerevoli collaborazioni di Steve Gadd, in ordine quasi cronologico
1975 STANLEY CLARKE - JOURNEY TO LOVE
 
Boston - More Than A Feeling

Il brano è tamarro al punto giusto, inoltre il cantante fa un salto di ottava da paura, altro che autotune...
 
White Spirit - Fool For Gods
Pezzone fuori dal mondo per una delle primissime band hard and heavy inglesi degli 80's. Intro da far invidia agli Eloy...