Mi sono scaricato il film. E l'ho visto pure in condizioni abbastanza buone (da solo in casa, pochi rumori in strada, niente ambulanze, senza cellulare).
Film mediocre, molto meno di quello che promettevano i trailer e la promozione televisiva costruita intorno.
La lentezza estenuante è una prerogativa di questo regista partenopeo, che ha fatto una sorta di Amarcord della sua giovinezza. Fatto sta che mi sono addormentato dopo mezz'ora. Mi svegliavo qua e là al fischiettare di Toni Servillo per richiamare la moglie.
L'ho rimesso su una seconda volta ma sinceramente NON È un film che vedrei due volte. Certo che un regista napoletano che fa un film con la scusa di Maradona poteva non metterci Pino Daniele nella colonna sonora? E infatti... il Festival dell'Ovvietà, insomma. Mancavano solo le citazioni a Totó e alla pizza per fare Bingo??
Che tristezza questi registi in calo di ispirazione che ci ammorbano con sti filmetti ?????? A Sorrentì, jattinne ja...
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Altre recensioni
Di Confaloni
La realtà non mi piace più, la realtà è scadente.
Ho fatto quello che ho potuto, non credo di essere andato così male.
Di POLO
Quanta bellezza ma che dico, quanta poesia, quanta POESIA IN CHIST’ CITTA’ che quand’ guard o’ mare e rid’ pare che ma miett’ an croce!
Paolo carissimo, tengo na cos da dicere: Ammo’, ma stassi VERAMENTE BBRAVISSIMO!!!!
Di Redwolf
Il film è davvero mediocre e le lodi e i tributi che leggo qua e là sono del tutto ingiustificate.
L'unica 'grande bellezza' del film è quella di Luisa Ranieri, mentre Toni Servillo sembra aver assunto come riferimento il 'Pierino' di Alvaro Vitali.
Di joe strummer
La semplicità toccante con cui il regista racconta, rivela le miserie della sua giovinezza, e le gioie, l’eccitazione di ragazzo.
È proprio questo il pregio non comune del film: disegna un ritratto sociale e familiare pregno di dignità, senza falsificare la realtà.