La copertina la dice già lunga sul modo in cui i Pink Floyd affrontano il mercato discografico: niente titolo, niente nomi, vacche al pascolo che nulla ci azzeccano col contenuto del disco. E' il primo vero album di rock progressivo del gruppo, dopo anni di psichedelia, e il nascente genere musicale viene approcciato nella maniera più tipica, ovvero con la realizzazione di una suite che occupa l'intero lato A (parliamo ovviamente del vinile...), per di più con l'utilizzo di un'orchestra e di un grande coro lirico, elementi tipici del prog cosidetto sinfonico.
I musicisti impegnati sono David Gilmour (chitarrista), Roger Waters (bassista), Rick Wright (tastierista) e Nick Mason (batterista), del resto i 4 che hanno sempre fatto parte del gruppo, tranne che nel disco d'esordio e in quelli successivi ai contrasti fra Gilmour e Waters che hanno portato quest'ultimo ad andarsene, e qui ci sarebbe da discutere se gli album usciti senza di lui possono essere ancora considerati dei Pink Floyd.
"Atom Heart Mother", il brano, è una solenne opera, dove tutti hanno modo di mettersi in mostra, (anche se io preferisco il lavoro di Gilmour), piena di idee, laddove un altro gruppo ci camperebbe per altri 5 album almeno. I Pink Floyd non hanno certo inventato l'acqua calda, utilizzando l'orchestra, ma il connubio in questo caso è perfetto.
Girato il vinile, l'atmosfera cambia, con la dolcezza di "If", brano sul cui arpeggio acustico si sono cimentati decine di chitarristi in erba, e poi le carte in tavola vengono di nuovo mischiate con la maestosa "Summer '68", forse la miglior composizione di Rick Wright, la cui importanza nel gruppo non è mai stata sottolineata a sufficienza. "Fat Old Sun" si ascolta senza troppe emozioni, ma il disco viene chiuso alla grande, così com'era stato aperto, con quella "Alan's Psychedelic Breakfast", divisa in tre segmenti, nella quale i Pink si ricordano di essere stati alfieri della psichedelia, e così la musica si accompagna ai rumori: acqua che scorre, porte che sbattono, fornelli che si accendono, sembra proprio di essere noi che ci siamo appena svegliati e ci accingiamo a fare colazione, ma non una colazione normale, bensì una colazione alla Pink Floyd, che sicuramente è un buon modo per iniziare la giornata.
Elenco tracce e samples
01 Atom Heart Mother: a) Father’s Shout / b) Breast Milky / c) Mother Fore / d) Funky Dung / e) Mind Your Throats Please / f) Remergence (23:44)
05 Alan’s Psychedelic Breakfast: a) Rise and Shine / b) Sunny Side Up / c) Morning Glory (13:00)
Carico i commenti... con calma
Altre recensioni
Di Ummagumma72
‘Atom Earth Mother, scritta da Waters, è semplicemente maestosa; 24 minuti di orchestra e cori apocalittici ti avvolgono nella più totale trance’
‘Spero, con questa piccola recensione, di non aver tolto niente all'album, e di avere dato un aiuto a chi, un po' più giovane di me, si sta avvicinando a questa fantastica band che ha lasciato il segno nella storia del rock.’
Di FLOYDMAN
È l’immagine definitiva di una mucca: è Totalmente, Immensamente, Indescrivibilmente Mucchesca.
Qui si dà inizio alla composizione di Rick Wright, dallo stile inconfondibile, con il pianoforte prevalente e qualche accenno di ottoni e musica orchestrale.
Di Viva Lì
"Atom Heart Mother è più definibile come 'opera musicale ai limiti della liricità' piuttosto che musica pop o psichedelia sofisticata."
"Un disco, come tutti quelli dei Pink Floyd, da ascoltare attentamente senza né disturbi né rumori."
Di DaveJonGilmour
Per me è forse questo il più coerente lavoro dei Pink Floyd, e il più corale.
Son anni che lo ascolto ed allibisco davanti al Cuore Atomico di Madre.
Di Sharkste
Se l'umanità possedesse un filmato del Big Bang e per un documentario si dovesse introdurre una musica io userei il finale di Atom Heart Mother.
In definitiva dire che i Pink Floyd sono stati la più grande band che sia mai esistita non è abbastanza. Perché anche solo definirli "band" è riduttivo.