Vento che tira forte. E tu, sdraiato al sole in una spiaggia deserta. Sei l'unica anima viva nel raggio di qualche chilometro. E hai fatto incazzare qualcuno. Di brutto. Uno di questi giorni verrai tagliato a pezzetti. Ma non ora, non ora. Quindi rilassati e goditi la galoppante carica di un basso impazzito, di una chitarra tirata al massimo... il tempo è danaro. Con la paga che ti ritrovi in questo stato (quale stato?) di merda allora tu di tempo ne hai poco. Molto poco. Ma non c'è tempo per le lamentele. Sei cresciuto, sei maturo. Sei te stesso. E l'unica cosa che ti importa è vivere... viva la spensieratezza. Viva la libertà. Viva la giovinezza e viva la prima canna sotto il balcone in una notte di pioggia. Te la ricordi la prima canna?

Ti ricordi l'amore? il dolce sospiro che faceva cadere il tuo cuore sotto il diaframma?
Rimembri ancora? Questo vento che tira forte e non smette di far scivolare i capelli davanti ai tuoi occhi sembra perfetto. Una miscela per ricordare tutto. L'aria è carica di un qualcosa
di speciale. L'amore... quello lontano, quasi irraggiungibile. L'amore, e nient'altro.
E la candela muore...

Sei un vero cuore di leone. Non hai paura di niente. Il vento non smette di soffiare... si avvicina qualcosa di diverso. Lo senti. Intanto la chitarra suona senza mai cadere nella banalità. E la spiaggia è sempre vuota. Tutto sembra irreale. Pare un sogno... canti da stadio?
"You'll never walk alone..."

Houston, abbiamo un problemino, piccolino...

Ah, ecco dove sei. San Tropez... o forse no?
Comunque, il posto non centra. Basta non avere paura.
Basta sentirla questa voglia di vivere. Basta viverla questa vita, farla scorrere piano.
Sii felice di respirare aria marina... sii felice, e altro più non dimandare.

Un cane abbaia. Seamus! Ma come? Non conosci Seamus? Ignorante!
L'atmosfera non cambia per niente... "Everything is green and submarine..."

Poi, il rumoroso silenzio. Dopo, una nota. Acuta. Si ripete.
S'infila tra le costole e buca il cuore. Un tappeto sonoro (è l'asciugamano sul quale stai sdraiato mentre contempli un albatros volare verso l'orrizzonte) accompagna il tutto in maniera calma, profonda, semplice ma magica. Magica. Esatto. I vostri figli un giorno verranno a chiedervi se la magia esiste. E voi farete ascoltare loro questo eco. Non lo dimenticheranno mai.

Due voci che si incrociano, che si susseguono e s'intrecciano. Raccontano una storia.
Non pretendono niente, non si danno arie. Vogliono solo raccontare.
Due sguardi veloci s'incrociano per puro caso. La strada pullola di gente.

Alla spiaggia. Comincia la parte funky, quella sballata, quella mitica. Si, proprio quella. Nuoti nel mare, senza preoccuparti degli squali. Squali a San Tropez? Ma dai...
Poi, il vento. Il vento è ritornato. Sii felice. L'albatros canta la sua canzone. Da lontano giunge un eco... poi le voci ritornano. Finiscono la storia. Tu continui a nuotare, con un sorriso.

E il naufragar t'è dolce in questo mare.

Carico i commenti... con calma