Corteggiare una donna significa starle dietro finché lei non cade… Ma chi cazzo cade? Non lei, questo lo sai dopo tre giorni. Poi, nel 90% dei casi, sei già lì a pensare che è quella giusta e che avrai una famiglia. Immagini già di concepire un figlio e inizi a fantasticare su quanto sarà bello, intelligente, primo della classe e con tutte le ragazzine intorno.

Ma è solo una sensazione perché non hai ancora in mano nulla. E’ come prendere un gelato e fantasticare sulla sua bontà finché non lo porti verso la bocca e quello si stacca dal cono e ti casca per terra e tu gli hai dato solo una cazzo di leccata. Capisci che è solo energia potenziale. Ma se tutto fila liscio, ti trovi davanti ad un culetto rosa, con un pannolino in una mano e i fazzoletti pieni di merda nell’altra. E non hai capito ancora un cazzo di come, in quella situazione, ci sei finito.

Hai chiaro solo il punto di partenza: quel cazzo di corteggiamento e capisci, forse e finalmente, che l’inizio non ha niente a che vedere con quello che succederà dopo.

Non c’è una fessa di collegamento è come pensare al primo e al secondo volume di Ummagumma. E veramente, non sai scegliere se sia meglio il primo o il secondo. E se tutta quella sperimentazione della seconda parte sia proprio ciò che vuoi dalla vita. Probabilmente sì, l’importante è che, una volta compresa e digerita bene anche tutta quella fase sperimentale, non la si butti su uno scaffale pensando di rispolverarla chissà quando. Questo alla vita non fa bene.

Elenco tracce testi e samples

01   Astronomy Domine (08:29)

Lime and limpid green, a second scene
A fight between the blue you once knew.
Floating down, the sound resounds
Around the icy waters underground.
Jupiter and Saturn, Oberon, Miranda
And Titania, Neptune, Titan.
Stars can frighten.

Blinding signs flap,
Flicker, flicker, flicker blam. Pow, pow.
Stairway scare Dan Dare who's there?
Lime and limpid green
The sounds surrounds the icy waters underground
Lime and limpid green
The sounds surrounds the icy waters underground.

02   Careful With That Axe, Eugene (08:50)

Careful with that axe, Eugene
Ahhhhhhhhhhhhh

03   Set the Controls for the Heart of the Sun (09:12)

Little by little the night turns around
Counting the leaves which tremble at dawn
Lotuses lean on each other in yearning
Under the eaves a swallow is resting
Set the controls for the heart of the sun

Over the mountain watching the watcher
Breaking the darkness waking the grapevine
One inch of love is one inch of shadow
Love is the chateau that ripens the wine
Set the controls for the heart of the sun
The heart of the sun...

Witness the man who raves at the wall
Making the shape of his question to heaven
Whether the sun will fall in the evening
Will he remember the lesson of giving?
Set the controls for the heart of the sun
The heart of the sun...

04   A Saucerful of Secrets (12:48)

Instrumental

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Altre recensioni

Di  velvetunderground

 Ummagumma è il caos! Il disordine, il genio e sregolatezza, è un suono ubriaco, limpido che danza leggero e confuso verso una luce, verso l'infinito, verso se stesso, verso la libertà!

 Non adatto per chi crede che la musica è solo una semplice melodia da canticchiare!


Di  Torre Ste1

 La parte finale è il pezzo della svolta: il chitarrista riesce a dare al gruppo un nuovo suono che li caratterizzerà per il resto della loro carriera.

 Questa è la prima opera del dopo Barrett, in cui i membri del gruppo non rinnegano la psichedelia del loro capostipite, ma sperimentano nuovi suoni.


Di  Bubi

 “'Ummagumma' è il caos! Il disordine, il genio e sregolatezza, è un suono ubriaco, limpido che danza leggero e confuso verso una luce”

 “Sono contrario alla sperimentazione, sono contrario alla musica brutta (secondo i miei gusti ovviamente).”


Di  floydsound95

 "Ummagumma è un album che vale la pena ascoltare, nonostante non sia semplice farlo."

 "La terza parte di 'The Narrow Way' anticipa quello che sarà il Pink Floyd sound successivo."


Di  33giri

 È per me miracolistico ed inenarrabile questo vinilitico supporto, in quanto la compiutezza artistica è qui ai massimi livelli.

 Qui non c'è Syd, ma c'è il soffio vitale, la dedizione e lo zelo dell'immaginativo, chimerico maestro di Cambridge: Roger Keith Barrett.