I tre fratelli Jennings, Van e Lain Carney hanno ridisceso le montagne e da Blue Ridge Mountain, stato della Virginia, Stati Uniti d'America, sono ritornati a valle con tra le mani un nuovo disco (registrato allo A studio di loro proprietà) che è chiaramente una bomba e un lavoro imperdibile per gli appassionati di psichedelia e sonorità acide e stoner.

'Dialectic Of Ignorance' è l'ultimo e atteso LP dei Pontiak uscito lo scorso 24 marzo via Thrill Jockey Records. Si tratta di un disco particolarmente atteso dato che l'ultimo LP della band 'Innocence' era uscito praticamente tre anni fa nel lontano 2014. Ma a quanto pare i fratelli Carney in questi anni hanno avuto da fare laggiù in Virginia dove hanno lavorato all'inaugurazione della loro birreria, aperta nell'agosto 2015.

La pausa a quanto pare è servita ai tre fratelli anche per rielaborare il loro processo creativo. Van Carney a tale proposito ha anche voluto sottolineare un certo parallelismo tra la produzione di birra e la musica, definendoli entrambi come processi creativi e con un sacco di possibilità immediate. In verità a parte questo, la gestione del birrificio se da una parte ha allungato il processo che ha portato alla realizzazione del nuovo disco, dall'altra gli ha dato modo di rimuginare più a lungo su ogni pezzo: ogni mattina infatti, mentre lavoravano al birrificio, riascoltavano le registrazioni del giorno precedente e meditavano su quale correttivo apportare.

Questa è la genesi di 'Dialectic Of Ignorance', che probabilmente è un disco diverso da tutti quelli rilasciati precedentemente dai Pontiak. Rispetto al passato infatti direi che questo qui è più un disco di 'canzoni' vere e proprie (otto in totale), ma dove non mancano ovviamente quelle che sono le caratteristiche tipiche del loro sound, tipicamente riconoscibile per la potenza del suono dei bassi e della batteria e le ossessioni ipnotiche dei riff di chitarra.

Non mancano chiaramente neanche in questo occasione quelli che si possono definire come veri e propri trip acidissimi e lunghe sessioni heavy-psych ('Youth And Age', 'Dirtbags'...) oppure pezzi più 'monolitici' come 'Ignorance Makes Me High') ma tutto in questo caso, invece che costituire un continuum spazio-temporale di potentissime riverberazioni allucinate fini a se stesse, si incastra nel contesto delle singole canzoni dell'album. Non manca rispetto al passato anche la ricerca di soluzioni diverse in una certa acidità della chitarra che rievoca episodi psichedelici degli anni settanta come 'Tomorrow Is Forgetting', 'Hidden Prettiness', 'We've Fucked This Up'.

In ogni caso è un disco con cui i tre fratelli Carney decidono ancora una volta di lanciare un messaggio. Scritto in una particolare fase storica del loro paese e sotto l'influenza di letture di scrittori come Bohumil Hrabal e Leo Tolstoy, 'Dialect of Ignorance' non vuole essere esattamente un disco 'politico' ma una specie di messaggio e questo in poche parole sarebbe che l'importante è esserci, stare sul pezzo. Anche se tutto sembra essere andato in puttane, forse puoi sempre fare qualcosa di importante per te e per gli altri. Una specie di scossone di cui ogni tanto abbiamo sempre tutti quanti bisogno.

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