Voci dal profondo della notte rieccheggiano spesso nei miei pensieri, ed hanno quasi sempre lo stesso tam-tam: commerciale, commerciale, commerciale... i Queen sono commerciali, fanno schifo, ecc... bene, fanno schifo, certo, avete ragione... allora ecco che vi presento, rendendomi conto di non esserne ne degno ne capace pienamente, una delle opere rock più sottovalutate della storia, già valutata in questa comunità: Queen II, e vedremo quanto i Queen facciano schifo... Beh, descrivere con una misera recensione questo capolavoro è davvero riduttivo, ma cercherò di essere il più intenso possibile... chi odia i queen dovrebbe ascoltare quest'album. Siete pronti? Bene, ora non dovete fare altro che far partire il disco.
Traccia 1: intorno a voi si crea un'atmosfera medievale accompagnata da una semplice moneta che cammina sulle sei corde di un certo marchingegno artigianale detto "Red Special", utilizzato da un certo Brian May. Sembra quasi di assistere ad una solenne marcia di un santo... poi tutto sfuma, e ai nostri occhi si presentano nuovi orizzonti...
Traccia 2: dopo la "Procession" nelle orecchie rimomba una melodia soffice, ma all'improvviso tutto sfocia con perfetto equilibrio in una armonica quanto "pesante" schitarrata del nostro Brian May, introducendo il dolce e candido canto di Freddie Mercury, che ci porta come in "Procession" in una parabola medievale rappresentata dal rapporto "Padre-Figlio" in questa track chiamata semplicemente "Father To Son", una semplice canzone di 6 minuti che, a parte il ripetitivo finale, regala momenti di pura manna per le orecchie, fino a dissolversi nuovamente in un'atmosfera che paradossalmente è cupa, ma allo stesso tempo è bianca come una perla...
Traccia 3: nebbia si dipara nell'inconscio, un soffio di vento malinconico sfiora la nostra pelle, la "White Queen" avanza, il povero Freddie la invoca dolcemente con una tristezza nell'animo toccante, leggera... su un testo splendido firmato May, in 4 minuti si ripercorre una delle tracce più belle di questo LP, una canto d'amore lento ma inesorabile verso una purtroppo scontata e triste conclusione. Questa traccia che venne proposta incessantemente nei primi concerti ma poi fu dimenticata dopo la svolta commerciale..
Traccia 4: momento di pausa dopo il susseguirsi continuo delle prime 3 traccie. Troviamo una melodia country-blues, una song forse con una vena un po' pop, ma comunque orecchiabile e gradevole... è "Some Day One Day", primo pezzo cantato da Brian May, canzone senza troppe pretese che comunque allieta le orecchie degli ascoltatori come se avesse lo scopo di creare, insieme alla successiva "The Loser In The End", un momento di pausa dopo l'emozionante esordio per poi passare dalla "White Side" (Lato A), scritto da Brian May e una canzone da Roger Taylor, alla "Black Side", scritto interamente dal divino Freddie.
Traccia 5: subito dopo ci ritroviamo un blues un po' sottotono, con Roger Taylor alla voce, dove il ritratto della madre generosa ma "perdente" ci fa tuffare nel mondo pessimistico e (successivamente con "Drowse") rarefatto del batterista dei Queen, spesso sottovalutato come tutti gli altri membri del gruppo. Dopo un discreto assolo di May, la canzone si dissolve, e si cambia faccia, passando alla "Black Side", ed è qui che comincia il bello!
Traccia 6: una lenta esplosione incombe nella nostra testa, fino ad alterarsi in un urlo stridulo, che rieccheggia in effetto "riavvolto" della chitarra di Brian May, che ci introduce alla prima opera di Mercury in questo LP, cioè, la cossidetta "Ogre Battle", canzone dai toni Epic-Metal che conquista e sorprende per i riff taglienti e il ritmo coinvolgente. La battaglia degli orchi esplode, per entrare in un mondo diverso, non collegato ai temi di questo che definisco con arroganza e presuzione un "concept album" dove il bene ed il male si affrontano e si uniscono in un abbraccio poetico e surreale...
Traccia 7: subito entriamo in un'atmosfera che forse non è adatta allo stile Queen, cioè, in un'atmosfera "Pseudo-progressive" di stampo non tanto Genesisiano come molti critici hanno erroneamente affermato, ma di stampo Yes, con una descrizione di strampalate quanto fantastiche figure irreali che sembrano quasi messe lì a caso. Bene, non è così... in realtà in questa song, "The Fairy Teller's Master Stroke", Freddie si ispira ad un bellissimo quadro di un pittore inglese dove appaiono proprio quelle figure descritte nella canzone. La canzone è comunque bella, non un capolavoro ma certamente una delle perle di Queen II. Dopo questa breve parentesi "Progressive", eccoci ad un'altra canzone breve, ma molto, molto toccante...
Traccia 8: mai più diceva il corvo di Edgar Allan Poe, ma anche il nostro Freddie esclama questa frase, ma in un contesto diverso, quello amoroso. "Nevermore" è una canzone di appena 1 minuto circa, ma è una delle migliori canzoni per intensità e dolcezza, un vero capolavoro, il suono del piano è dolce e triste, e l'ultima nota fa da preludo al CAPOLAVORO DEI QUEEN, canzone poco conosciuta ma forse paragonabile solo alla grandissima Bohemian Rhapsody (sempre parlando in ambito Queeninano).
Traccia 9: Dimenticatevi la precedente tocata lenta di "Nevermore", quella stessa toccata si trasforma in una solenne marcia, che stavolta non è destinata ad un santo, ma ad una sua specie di opposto... la regina nera, che ha il regno nella mano sinistra e la legge nella destra, la regina della notte. Questa mini-suite di sei minuti e mezzo è divisa in quatro parti, la parte solenne iniziale, dove "La marcia della regina nera" viene introdotta nelle sue sfumature più oscure, tra cori magniloquenti e arrangiamenti taglienti e molto, molto complessi... poi la parte centrale fa da ponte tra la parte precedente e la parte successiva, ed è una sequenza più lenta, un dialogo lento e dolce tra Freddie ed il suo piano, fino a sfociare nel tripudio trionfante e oscuro della regina nera, rappresentata dai mitici riff di Brian, la voce immensa di Freddie, ed una prova incredibile di Deacon al basso, ed è rappresentata da un rock molto pèiù duro rispetto alla prima parte della song. Dopo l'emozionante tripudio, "The March of The Black Queen", si chiude con breve dialogo piano-chitarra, per poi passare ad uno strano canto strainante, che incita a dimenticare la regina nera per tornare in un mondo più ripetitivo e petulante, ma non per questo meno affascinante...
Traccia 10: "Funny How Love Is" è una canzone che si basa sui giochi d'amore ma anche su una ripetitività notevole e di un arrangiamento non proprio ortodosso... forse l'unica caduta di stile della "Black Side". La lunga sequenza ininterrotta delle canzoni è finitaper poi cominciare un'altra storia, l'ultima di quest'epico album.
Traccia 11: "Seven Seas Of Rhye" è una canzone che ripercorre il tema principale della "Black Side", ma era già nata prima di Queen II, anche se ora è stata perfezionata. I sette mari di Rhye vengono percorsi con i riff taglienti di Brian e con l'ottima batteria di Roger. La voce di Freddie è sempre magnifica, e ciò permette a questo singolo di raggiungere il 10° posto in UK.
Con il primo successo discografico dei Queen si chiude un'opera rock di tutto rispetto, opera che merita il rispolvero e la riscoperta anche da chi è stato sempre uno che ha condannato i Queen a priori senza ascoltare i primi album.
Elenco tracce testi e video
05 The Loser in the End (04:03)
Mama's got a problem
She don't know what to say
Her little baby boy
Has just left home today
She's got to be the loser in the end
She's got to be the loser in the end
Misuse her and you'll lose her as a friend
She's ma on whom you can always depend ooh
She washed and fed and clothed and cared
For nearly twenty years
And all she gets is Goodbye Ma
And the night times for her tears
She's got to be the loser in the end
She's got to be the loser in the end
Misuse her and you'll lose her as a friend
She's ma on whom you can always depend ooh
So listen mothers ev'rywhere
To just one mothers son
You'll get forgotten on the way
If you don't let them have their fun
Forget regrets and just remember
It's not so long since you were young
You're bound to be the loser in the end
You're bound to be the loser in the end
They'll chose their new shoes
That's not far to bend
You're ma on whom they can always depend ooh ooh
06 Ogre Battle (04:07)
Words and music by Freddie Mercury
Now once upon a time
An old man told me a fable
When the piper is gone
And the soup is cold on the table
And if the black crow flies
To find a new destination
That is the sign
Come tonight
Come to the ogre site
Come to the ogre battle fight
He gives a great big cry
And he can swallow up the ocean
With a mighty tongue he catches flies
And the palm of his hand incredible size
One great big eye has to focus in your direction
Now the battle is on
Yeah yeah yeah!
Come tonight
Come to the ogre site
Come to the ogre battle fight
Ah ah ah ah ah
The ogre men are still inside
The two way mirror mountain
You gotta keep down
Right out of sight
You can't see in but they can see out
Keep a look out
The ogre men are coming out
From the two way mirror mountain
They're running up behind
And they're coming all about
Can't go east 'cause you gotta go south
Ogre men are going home
The great big fight is over
Bugle blow let trumpet cry
Ogre battle lives for ever more
You can come along
You can come along
Come to ogre battle
08 Nevermore (01:26)
There's no living in my life anymore
The seas have gone dry and the rain stopped falling
Please don't you cry anymore
Can't you see?
Listen to the breeze, whisper to me please
Don't send me to the path of nevermore
Even the valleys below,
Where the rays of the sun were so warm and tender,
Now haven't anything to grow
Can't you see?
(Nevermore nevermore)
Why did you have to leave me?
(Nevermore nevermore)
Why did you deceive me?
You send me to the path of nevermore
When you say you didn't love me anymore
(Aah aah)
Nevermore, aah
Nevermore
11 Seven Seas of Rhye (02:49)
Fear me, you lords and lady preachers
I descend upon your earth from the skies
I command your very souls, you unbelievers
Bring before me what is mine
The seven seas of Rhye
Can you hear me, you peers and privy councilors
I stand before you naked to the eyes
I will destroy any man who dares abuse my trust
I swear that you'll be mine
The seven seas of Rhye
(Sister) I live and lie for you
(Mister) do and I'll die
You are mine, I possess you
Belong to you forever (Ever, ever, ahh)
Storm the master marathon I'll fly through
By flash and thunder fire I'll survive
(I'll survive, I'll survive) Then I'll defy the laws of nature
And come out alive
(Then I'll get you)
Begone with you you shod and shady senators
Give out the good, leave out the bad evil cries
I challenge the mighty Titan and his troubadours
And with a smile
I'll take you to the seven seas of Rhye
I'd like to be beside the seaside
I'd like to be beside the sea
Where the brass drums play
I'd like to be beside the seaside
I'd like to be beside the sea
Carico i commenti... con calma
Altre recensioni
Di 3poundsoflove
"Queen II è uno degli album da riscoprire e da considerare come un vero e legittimo masterpiece del rock dai toni dark e sepolcrali."
"Sempre che si sia sufficientemente openminded e pazienti da vedere, capire, e inchinarsi al passaggio della Regina Nera."
Di CRITIC-MUSIC
Freddie è stato ed è ancora il 90% del successo della band.
'The March of Black Queen' è a mio avviso la più bella della storia del rock!
Di Walterstarman1
Quando la musica si fa poesia, questo è il caso di Queen II (1974).
DANNO VITA AD UNO DEI MOMENTI PIÙ INTENSI DELLA STORIA DELLA MUSICA.
Di Starblazer
"Queen II è un disco pieno di hard rock e atmosfere barocche, surreali e fiabesche."
"The March Of The Black Queen è il capolavoro dei Queen, ancora più di 'Bohemian Rhapsody'."
Di paolofreddie
Queen II è un capolavoro ambiguo, dalle molteplici sfumature, da un’ammirabile miscela di stili.
'The March of the Black Queen' è una delle migliori composizioni dei Queen, una dichiarazione di intenti.