Questo ragazzo ha decisamente stoffa.

 Il momento dell’invasione è ancora lontano, ma Wine For My Weakness è un gioiello da scoprire.

La recensione racconta la scoperta di Pétur Ben, giovane artista islandese autore dell'album Wine For My Weakness. La varietà dei brani, dagli arrangiamenti country a pezzi rock energici e ballate dolci, viene apprezzata per la qualità e originalità. Con riferimenti a grandi come Nick Cave e Jeff Buckley, l'album si distingue per atmosfere intense e ipnotiche. Il recensore mostra entusiasmo per la musica locale, suggerendo che il talento di Pétur Ben è pronto a emergere oltre i confini islandesi. Ascolta Wine For My Weakness e immergiti nelle sonorità uniche dell'Islanda.

 Blue Öyster Cult hanno saputo superarsi nei successivi lavori, maggiormente incisivi sia in fase compositiva che esecutiva.

 She’s Beautiful as a Foot anticipa sorprendentemente i tratti dei Sonic Youth e di molta scena grunge o affine.

Il primo album omonimo dei Blue Öyster Cult, pubblicato nel 1972, è un mix innovativo di rock'n'roll anni '50, psichedelia e hard rock. Brani come 'Cities on Flame with Rock'n'Roll' e 'She’s Beautiful as a Foot' anticipano tendenze punk e grunge. L'album è raccomandato ai cultori del rock anni '70 e a chi vuole esplorare le radici di diversi generi emergenti nella scena newyorkese degli anni '70. Scopri il mitico debutto dei Blue Öyster Cult e immergiti nel rock anni '70!

 Un capolavoro perso per le lande norvegesi delle foreste di re Artù.

 Un disco che descrive il tema del satanismo, del sesso e delle godurie.

La recensione celebra 'Aske' di Burzum come un piccolo capolavoro norvegese che fonde black metal con temi di satanismo e mitologia arturiana. Nonostante l'essenzialità di sole tre tracce, l'album viene lodato per la sua intensità e profondità tematica, risultando un'opera cult del genere. Scopri subito l'album cult Burzum - Aske e immergiti nelle sue atmosfere uniche!

 Attacco ogni essere vivente che ascolta questa merda.

 Gruppi come i Maiden sono degli esseri amorfi, che si sono venduti al migliore offerente.

Questa recensione esprime una forte ostilità verso Iron Maiden e i loro fan, accusando il gruppo di essere inutile e venduto al mercato. L'autore usa un linguaggio duro e offensivo, denunciando chi apprezza il gruppo e mettendo in discussione la sincerità dei fan stessi. Il giudizio sul disco 'Killers' è fortemente negativo e polemico. Leggi la recensione completa e scopri un punto di vista controcorrente su Iron Maiden!

 Per realizzare questo album bisogna essere in cospirazione con satana, un capolavoro insomma.

 Il capolavoro dei Bathory che contiene molte perle nere del black metal ed è il primo album black della storia che influenzerà Burzum.

La recensione celebra l'album 'Bathory' come il miglior lavoro della band e un capolavoro del true norwegian black metal. Ogni traccia viene valutata con punteggi alti, sottolineando l'importanza storica e l'influenza su artisti come Burzum. L'autore definisce l'album indispensabile e pieno di 'perle nere' del genere. Scopri il leggendario album Bathory e immergiti nelle origini del black metal!

 Una delle produzioni più interessanti, meno scontate e decifrabili ascoltate di recente.

 La batteria diviene centro focale, forza centrifuga, dispensatrice di timbri e figure soliste.

Il disco d'esordio di Zaar, pubblicato dalla Cuneiform, offre un viaggio intenso tra progressive rock anni '70 e jazz contemporaneo. Le due suites principali e i brani più brevi si distinguono per strutture complesse, tecnica adottata con maestria e atmosfere ricche e innovative. La batteria di Michael Hazera spicca per precisione e dinamismo, mentre chitarra, contrabbasso e ghironda arricchiscono il panorama sonoro con varietà e suggestioni sorprendenti. Un ascolto impegnativo ma gratificante per chi ama la sperimentazione musicale. Immergiti nell'ascolto di Zaar e scopri un viaggio sonoro unico e avvincente.

 Ogni genere ha le sue pietre miliari; "In My Memory" di Tiësto pesa almeno quanto pesò, all’epoca in cui uscì, "Autobahn" dei Kraftwerk.

 "Flight 643" diventa rapidissimamente un punto di riferimento nel genere, cosí come l’andatura crescente caratteristica di "Lethal Industry" e il trip visionario di "Suburban Train".

La recensione sottolinea l'importanza storica di 'In My Memory', album che ha contribuito a definire la trance europea e a elevare DJ Tiësto a icona mondiale. Il testo evidenzia come l'album abbia influenzato profondamente la scena underground e mutato la percezione dei concerti elettronici, affermando Tiësto come uno dei più grandi DJ di tutti i tempi. Ascolta 'In My Memory' e vivi l'esperienza che ha cambiato la trance.

 Lo spazio ci chiama.

 Alex Paterson ci congeda dalla sua musica quasi palpabile e multiforme con un sorriso soddisfatto.

La recensione celebra l'album di The Orb come un’esperienza musicale coinvolgente e multisensoriale che conduce l'ascoltatore in un viaggio cosmico attraverso suoni ambient-house e suggestioni psichedeliche. Alex Paterson è descritto come la guida di questa navicella spaziale sonora, con tracce iconiche come "Little Fluffy Clouds" che accompagnano dolcemente l’ascolto. Il viaggio termina con una sensazione di stupore e desiderio di tornare a immergersi in questo mondo sonoro. Prepara le cuffie e lasciati trasportare nel viaggio sonoro di The Orb!

 Il suono è grezzo, diretto, sul palco pochi microfoni aperti, luci essenziali e il pubblico vicinissimo.

 Il pubblico ormai libero da ogni tipo di freno inibitorio invade il palco per accaparrarsi tutto il merchandising in vendita.

La recensione racconta il concerto energico e diretto di Jon Spencer con Heavy Trash ad Alberobello, enfatizzandone la presenza scenica e la potente miscela di rock e rhythm n' blues. Il pubblico coinvolto con pogo e balli ha vissuto un'atmosfera di anarchia e partecipazione. La serata si è conclusa con un'improvvisata jam session che ha unito artisti e spettatori in un evento unico. Scopri l'energia di Jon Spencer live e non perdere le prossime date!

 Un suono rugoso ed antico che si lascia penetrare da squarci psichedelici proiettati verso l’ignoto.

 Noir è uno degli album più compositi e meno scontati che ho ascoltato nel 2006.

L’album "Noir" dei Callisto è un’opera di grande impatto e profondità, capace di unire post-core, metal e post-rock in un viaggio sonoro unico. Le atmosfere scure e le progressioni lente creano un’esperienza intensa e coinvolgente. La band finnica dimostra una notevole perizia tecnica e capacità di innovare un genere spesso abusato. "Noir" emerge come un lavoro composito e ricco di sfumature, tra malinconia, psichedelia e slanci elegiaci. Immergiti nell’universo musicale di Callisto e lasciati catturare da Noir!

 Le cinque canzoni dell'EP si incastrano così bene che scorrono come la birra quando si è ubriachi, e arrivi all'ultimo secondo dell'ultima canzone urlando a squarciagola 'ANCORAAAAAA'.

 Se non l'avete capito, state attenti con questo EP. Rischia di dissanguarvi l'animo.

Day Without Dawn, ex Postman Syndrome, presenta un EP breve ma sorprendente con un sound che fonde Mars Volta e Kayo Dot. Le cinque tracce scorrono fluide e coinvolgenti, lasciando il desiderio di ascoltare altro. La traccia Inquisition è particolarmente spettacolare. L'EP promette un futuro album ricco di complessità e contrasti. Ascolta subito l’EP di Day Without Dawn e lasciati travolgere dal loro sound unico!

 Il Concerto può essere considerato anche come il Woodstock italiano.

 Beato chi si trovava tra quella moltitudine!

Il doppio album live 'Area - 1979 Il concerto' celebra Demetrio Stratos con 17 brani eseguiti da cantautori e band italiani di rilievo. Il concerto, paragonato a un Woodstock italiano, rappresenta un manifesto sonoro della musica italiana dell'epoca. Sul palco, artisti affrontano difficoltà tecniche e climatiche ma regalano una performance memorabile. Una testimonianza musicale significativa e coinvolgente. Ascolta ora il concerto storico e vivi l’energia del ’79!

 "Questo disco rimarrà nella storia come opera filosofo-musicale eccelsa."

 "’Epitaph’ è uno dei brano più belli di sempre (a mio parere)."

L'album d'esordio di King Crimson è un pilastro del progressive rock, capace di unire complessità musicale a suggestioni emotive uniche. Dalla feroce energia di "21st Century Schizoid Man" ai raffinati affreschi sonori di "Epitaph" e "Moonchild", il disco si rivela un'opera filosofica e rivoluzionaria, ancora oggi imprescindibile per gli amanti della musica d'avanguardia. Scopri la genesi del progressive rock con questo album imperdibile di King Crimson!

 Musica a precipizio, musica vasta e sconfinata come il mare, deserti di dune ondose.

 Ogni nota è gelida e perfetta come fiocchi di neve, refoli di tempesta tranquilla che si posano, lievi ed a strati, nel cuore.

La recensione esplora la potenza emotiva e la sperimentazione sonora dell'album Natura Renovatur di Giacinto Scelsi, sottolineandone la mistica microtonale e le intense interpretazioni degli archi. L'autore evoca immagini poetiche per descrivere l'atmosfera profonda e ascetica della musica, definita un viaggio sonoro che sfida l'ascoltatore e rinnova la natura del suono stesso. Scopri l'universo sonoro di Giacinto Scelsi con Natura Renovatur, un viaggio mistico da non perdere.

 Non chiedere troppo, non pretendere sempre la luna.

 Sa di primavera, frizzante e variabile, nervosetto ma divertente.

Mend di De Rosa è un album d'esordio piacevole e vario che fonde ritmiche nervose a melodie accattivanti senza cadere in clichè. Il lavoro mostra autorevolezza e freschezza nonostante le influenze evidenti. Un disco che scorre fluido e coinvolgente, ideale per chi cerca canzoni immediate ma ben costruite. Il gruppo, con base scozzese, porta originalità all'interno del panorama new wave contemporaneo. Ascolta Mend e scopri la freschezza del debutto di De Rosa!

 Samsara è una garognola di colpi spettacolari.

 Questa è musica coraggiosa... Perché, oltre che coraggiosa, è fottutamente bella.

La recensione evidenzia Samsara degli Yakuza come un album post-metal innovativo e sperimentale, caratterizzato da un uso intelligente e naturale del sassofono. La musica è descritta come pesante, spirituale e metodica, con una forte componente emotiva e tecnica. Pur essendo apprezzato dalla critica, l'album ha avuto un riscontro limitato dal pubblico, ma merita sicuramente ascolto e attenzione. Ascolta Samsara degli Yakuza e scopri il post-metal più innovativo!

 L’album è un chiaro esempio di come la semplicità sia la vera grandezza.

 Si parte da “Neon Winter”, 7 minuti e 30 ed è come se il compianto Derek Bailey incontrasse il Wyatt più allucinato e delirante.

La recensione racconta la scoperta dell’album "May" di Richard Youngs, un musicista scozzese noto per il suo folk sperimentale. L’album, pubblicato nel 2002, è descritto come accessibile, delicato e ipnotico, con influenze di grandi nomi del folk e dello sperimentalismo. Le melodie semplici e le liriche emozionanti sono esaltate come espressione di grandezza attraverso la semplicità, senza necessita di grandi arrangiamenti. L’autore invita ad apprezzare la capacità di Youngs di evocare emozioni profonde con pochi elementi. Ascolta Richard Youngs e lasciati trasportare dal suo folk sperimentale unico.

 Lui, vero cane sciolto, suonava con tutti… quello che la sua voce e la sua tromba toccavano diventava oro.

 Un incontro tra due mondi: la modernità pura del jazz e la tradizione orchestrale italiana, distante milioni di anni luce.

La recensione esplora l'album 'With Fifty Italian Strings' di Chet Baker, evidenziando il contrasto tra il talento puro del musicista e l'orchestra italiana molto orchestrata. Nonostante i limiti della partitura e del repertorio, l'album rappresenta un importante documento storico e musicale. Chet Baker, con la sua tromba e voce inconfondibili, trasforma ogni nota in un capolavoro, rendendo l'ascolto una gioia senza tempo. Il disco riflette inoltre l'atmosfera culturale italiana degli anni '50. Ascolta questo capolavoro storico e riscopri il genio indiscusso di Chet Baker con l'orchestra italiana.

 Sua saxophon-magnificentzia Messere Stefano Coleman, strumentista extraordinaire oltreché d’alto profilo.

 Sei/sette fluidissimi movimenti, quasi un continuum acustico, sapientemente scaglionato, di ferrea quanto coinvolgente ed a tratti sinceramente appassionante progressista jazz.

La recensione celebra il concerto di Steve Coleman & Five Elements a Monte Sirai, sottolineandone l'eccellenza musicale e l'affiatamento del gruppo. Nonostante qualche lieve monotonia strutturale, l'esibizione si distingue per l'innovazione e la qualità delle performance. Un evento che ha confermato la rilevanza del sassofonista nel panorama jazz internazionale moderno. Scopri il mondo innovativo di Steve Coleman e lasciati coinvolgere dal jazz d'autore!

 "Old Ways è una vendetta consumata fredda, una burla irriverente nei confronti della casa discografica."

 "Non tutto è da buttare: 'Misfits' e 'My Boy' sono perle di raro incanto in un disco altrimenti deludente."

Old Ways rappresenta una fase complessa e controversa nella carriera di Neil Young, caratterizzata da uno stile country didascalico e stereotipato. Il disco, realizzato in risposta alle pressioni della casa discografica Geffen, fu accolto con critiche dure a causa di testi banali e arrangiamenti scadenti. Nonostante ciò, alcune tracce come "Misfits" e "My Boy" conservano una certa ispirazione e valore emotivo. Questo album va quindi interpretato come un episodio irriverente e divisivo nel percorso artistico del cantautore canadese. Scopri la storia dietro Old Ways e immergiti nella carriera di Neil Young.