"Irrequietezza, alienazione, rabbia, disincanto. Questo è il rock, e pochi come i Replacements ne sono stati epitome."

 "A dare la statura del classico a 'Hootenanny' sono tre brani, tra i migliori in assoluto nel canzoniere di Paul."

Hootenanny (1983) rappresenta la maturità artistica dei The Replacements, miscelando punk grezzo, rock anni '70 e melodie evocative. L’album segna l’evoluzione da hardcore a sonorità più complesse e raffinati quadretti adolescenziali. Brani come "Color me impressed" e "Willpower" sottolineano l’importanza della band nella scena rock alternativa americana, preludio al leggendario 'Let It Be'. Ascolta 'Hootenanny' e scopri il sound autentico dei Replacements!

 "When The Sun’s Gone Down è un vero gioiello folk-punk-country che rinnova la musica tradizionale americana restando fedele alle sue radici."

 "La splendida ballata ‘I Aint Proud’ alterna linee di slide morbide a melodie incupite, con una voce sbilenca e tagliente."

Langhorne Slim, cantautore dalla Pennsylvania residente a Brooklyn, presenta con When the Sun's Gone Down un album folk-punk-country autentico e intenso. Il disco mescola ballate struggenti a brani energici che rinnovano con forza la tradizione americana, grazie a un’efficace sezione ritmica e un sound variegato. Dalla dolcezza di "Mary" alla furia di "Set Em Up", l’album è un viaggio emotivo e genuino nel moderno folk-rock. Ascolta ora l'album e lasciati travolgere dall'autenticità di Langhorne Slim!

 Non è una critica la mia... le note della 2° Partita di Bach sono trapassate fino ad intrecciarsi in una linea di rigorosa, severa continuità con l’op111 di Beethoven.

 Rivoglio il mio Zimerman. Ho bisogno di sentirmi coinvolta nell’ascolto, di vibrare, di fremere e non di ascoltare qualcosa con l’attenzione di chi legge un trattato di logica.

La recensione ripercorre l'evoluzione artistica di Krystian Zimerman, apprezzandone la tecnica e il controllo assoluto nel concerto al Parco della Musica di Roma. Tuttavia, manca quella scintilla emotiva e quel coinvolgimento che avevano caratterizzato le sue esecuzioni giovanili. L'autrice esprime nostalgia per un Zimerman più passionale e comunicativo, pur riconoscendo la razionalità e la coerenza della sua attuale interpretazione. Scopri l'arte raffinata di Zimerman e vivi la sua musica con nuovi occhi.

 "'Stagnated Existence' è un grande ritorno, non è una fossilizzazione."

 "I Disavowed hanno pubblicato due dischi Brutal che sono uguali a mille altri dischi Brutal e che quindi sono meglio di tutti gli altri."

La recensione coniuga un tono ironico e aperto alla riflessione per raccontare 'Stagnated Existence' dei Disavowed, un album brutal che conferma l'attitudine e l'identità della band. Tra riferimenti a band sorelle come Devourment e Pyaemia, viene sottolineata la coerenza e il valore di questo ritorno nella scena metal italiana. La recensione si muove tra critica, fede nel genere e spunti ironici sulla contemporaneità. Scopri l'energia brutal di Disavowed con Stagnated Existence!

 Quando da una parte la vaga e sottesa nota di perversione della voce del primo completa con un tocco di oscenità lo sconforto dell'altro, regalandogli una nuova dimensione.

 Il disco è come la sua copertina, con te che ascolti seduto sotto un cielo opprimente, in un'atmosfera scura e dolente, carica di tensione per la tempesta promessa.

Saturnalia è il primo album ufficiale di The Gutter Twins, progetto che unisce Mark Lanegan e Greg Dulli. L'album mescola le atmosfere cupe e profonde tipiche dei due artisti, alternando passaggi in cui emerge chiaramente uno o l'altro e momenti di autentica fusione creativa. Nonostante qualche eccesso produttivo, la musica trasmette tensione, dolore e un sottile senso di attesa. Scopri la fusione unica di Lanegan e Dulli con Saturnalia, un viaggio nella musica oscura e intensa.

 immane (e misconosciuto) capolavoro Prog anni 70, concepito da un gruppo unico nel suo genere

 vi esorto di cuore alla (ri)lettura

Questa recensione invita con emozione e sincerità a riscoprire 'The Machine That Cried', un capolavoro prog rock anni '70 spesso sottovalutato. L'autore esprime ammirazione per il gruppo e suggerisce di non perdere questo gioiello musicale. Nonostante la modestia espressa nel recensire, il giudizio finale è molto positivo e appassionato. Non perdere questo capolavoro prog: ascolta ora String Driven Thing!

 House portò "ordine" ove prima vi era il chaos.

 "Hall Of The Mountain Grill" si presenta sin dal primo ascolto come un album molto più "strutturato" rispetto ai suoi immediati predecessori.

La recensione analizza 'Hall of the Mountain Grill', album del 1974 degli Hawkwind, sottolineandone l'evoluzione verso un sound più strutturato e sinfonico. Dopo importanti defezioni, la band cambia assetto mantenendo una base space rock, ma più melodica e orchestrale. L'album segna un momento di transizione, tra caos e ordine, con l'arrivo del violinista Simon House. Nonostante l'assenza di Robert Calvert, l'album mantiene momenti di psichedelia e potenza ritmica. Un capitolo cruciale prima dei grandi cambiamenti futuri nella band. Scopri l'evoluzione cosmica di Hawkwind con Hall of the Mountain Grill!

 Amo alla follia la musica pop. Molti grandi compositori si ispirano al folk, io mi ispiro al pop.

 Nothing Can Stop Us può essere considerato un album positivo, che si lascia ascoltare piacevolmente senza strafare, ma anche senza passare inosservato.

Nothing Can Stop Us è una raccolta unica di Robert Wyatt che combina pop, jazz e folk con testi sociali intensi. L'album, pur fatto di b-sides e cover, mantiene una coesione notevole grazie a arrangiamenti creativi e una voce espressiva. Brani come Born Again Cretin e Strange Fruit spiccano per intensità e significato. L'opera riflette la complessità eclettica di Wyatt, offrendo un ascolto coinvolgente e mai banale. Ascolta ora Nothing Can Stop Us e immergiti nell'universo musicale unico di Robert Wyatt.

 come fa una cantante country dalla voce importante a trasformarsi in una scialba copia di Britney Spears più finta dell'originale?

 ma stiamo scherzando? Jewel Riprenditi!

La recensione esprime forte delusione per l'album 0304 di Jewel, evidenziando come la cantante country abbia perso la propria originalità tentando di adattarsi a sonorità pop troppo forzate. La voce autentica viene paragonata sfavorevolmente a una copia di Britney Spears, e la critica si conclude sottolineando il flop commerciale del disco. Scopri perché '0304' non convince i fan di Jewel!

 I Decrepit Birth sono fiki perchè spakkano.

 I Decrepit Birth del 2008 non si sono rammolliti: vedi che di metal non ne capisci un cazzo?

La recensione analizza con tono ironico e appassionato l'album 'Diminishing Between Worlds' dei Decrepit Birth, sottolineandone la tecnica superiore e l'attitudine autentica nel panorama brutal death metal. Viene evidenziata l'evoluzione della band dal 2004 al 2008 verso uno stile più personale, tecnico e melodico, rifiutando mode come lo slam. Il recensore esprime ammirazione per la capacità della band di rinnovarsi pur rimanendo fiki. Scopri l'evoluzione brutal death dei Decrepit Birth, ascolta ora 'Diminishing Between Worlds'!

 Gli Origin sono così veloci con gli sweep che non possono non essere fiki.

 Nel 2008 gli Origin hanno contribuito alla rifondazione del Brutal Arcobaleno: incredibilmente è uguale a quello del 2005.

La recensione costruisce un dialogo ironico e graffiante sul valore degli Origin, evidenziando la loro tecnica incredibile e coerenza nella scena brutal death metal. 'Antithesis' è celebrato come un disco che conferma la supremazia della band, senza stravolgere ma evolvendo il loro sound. L'autore, con tono dissacrante, riflette sulle dinamiche dei fan metal e sull'impatto della band, riconoscendone l'importanza e la qualità superiore. Ascolta 'Antithesis' degli Origin e scopri il potere del Brutal Techno!

 I Devourment non si toccano; se li tocchi non sei un metallaro.

 La merda è buona solo se sa di Devourment.

La recensione tratteggia con ironia e passione l'importanza di Devourment nel panorama slam metal, esaltandone attitudine e influenza. Pur giocando con contraddizioni e sfottò verso altre band, emerge un profondo rispetto per i texani. L'autore riflette sul proprio percorso di metallaro, celebrando la coerenza e la forza del gruppo. Il tono è irriverente ma sincero, con una buona dose di humor nero. Un'analisi personale ma significativa sul ruolo della band e del genere. Scopri perché Devourment è un'icona dello slam metal: leggi la recensione ora!

 Il buon Emmerich non riesce da tempo a tornare ai fasti di Godzilla e questo film ne è solo la prova.

 Se comunque volete spegnere il cervello e godervi un po' di buon cinema di serie C andate a vedere pure 10.000 A.C.

La recensione di BananaCrusher descrive 10.000 A.C. di Roland Emmerich come un film deludente che non riesce a replicare i successi passati del regista. La trama è raccontata con forte ironia e parodia, sottolineando situazioni assurde e personaggi improbabili. Nonostante tutto, il film può piacere a chi cerca un intrattenimento leggero e senza pretese. Il tono sarcastico evidenzia un giudizio negativo ma divertito. Scopri divertente e ironico il lato meno serio di 10.000 A.C. di Emmerich!

 È la manovella di un vagabondo che arriva un pò quando vuole, armato solo della sua voce torva come un corvo e di una bottiglia di vino buono.

 Avete premuto Play e avete aperto gli occhi su un mondo che non vi lascerà per la prossima ora, che vi renderà partecipi della sua vita particolare e folle.

La recensione celebra 'Canzoni a Manovella' di Vinicio Capossela come un'opera ricca di storie e personaggi, un vortice di musica e follia. L'ascolto è descritto come un'esperienza immersiva e viva, non superficiale, capace di evocare immagini e sentimenti intensi. L'album spazia da atmosfere di banda musicale a polka, circo e melodie greche, offrendo un percorso artistico unico e coinvolgente. Scopri l'universo unico di Vinicio Capossela, ascolta Canzoni a Manovella ora!

 Spine Of God fotografa i giovani Magnet probabilmente al massimo della loro vena creativa, lontani anni luce dai molli posers di oggi.

 Non spaventatevi se all’ascolto del piccolo capolavoro che è Nod Scene vi verrà un’insana voglia di assumere sostanze psicotrope.

La recensione definisce 'Spine of God' di Monster Magnet un capolavoro stoner psichedelico, esaltandone l’approccio musicale originale e l'eredità nel genere. L'album viene analizzato nei suoi riferimenti alle radici del rock e alla psichedelia anni '60/'70, con tracce che spaziano da riff monolitici a atmosfere lisergiche. Dave Wyndorf emerge come figura centrale, con un sound intenso e visionario. Il disco è celebrato come la massima espressione creativa della band negli anni '90. Scopri ora Spine of God, il classico imprescindibile dello stoner psichedelico!

 "È la condanna di noi musicisti. Una volta trapassati, siamo costretti a espiare le nostre colpe vagando per giornali, locandine, inserti, simposi, tavole rotonde…"

 "Il mio lavoro si spegne con la notazione musicale tedesca 'B.A.C.H.', che equivale alle note Si bemolle, La, Do, Si. È il terzo tema dell'ultima fuga."

La recensione mescola ironia e cultura musicale, ambientando la narrazione in un bar di periferia dove Bach stesso prende vita in un dialogo divertente e surreale. Viene raccontata la genesi e il significato dell'opera "Kunst der Fuge", evidenziandone la grandiosità e il destino incompiuto. Si coniuga la musica classica con un umorismo intelligente, offrendo riflessioni sulla critica musicale e sull'immortalità dell'artista. Scopri l'arte di Bach come non l'hai mai letta, leggi ora la recensione!

 Questo disco ha finalmente buttato giù dentro di me tutte le palizzate che gli altri hanno sempre eretto tra il Jazz e la Musica Classica.

 La sconfitta dei duri. Un disco prezioso, contraddistinto da una elegante, raffinata fruibilità.

L'Amico Del Vento di Stefano Cantini fonde jazz e musica classica attraverso un uso originale degli archi, abbandonando la batteria per dar spazio a suoni più raffinati. Il disco vanta la partecipazione di Rita Marcotulli e l'arrangiamento di Mauro Grossi. Le melodie sono dolci e coinvolgenti, con assoli ispirati e omaggi emozionanti, come quello dedicato a Luca Flores. Consigliato a chi apprezza un jazz etereo e melodico con profonde radici nella tradizione italiana. Immergiti in un jazz raffinato e melodico con L'Amico Del Vento di Stefano Cantini.

 Il Metal è ancora capace di sfoggiare fieramente la potenza dell’onda d’urto di un assalto vandalo.

 Siate orgogliosamente cafoni e dignitosamente lerci, siate sostanzialmente LIBERI!

La recensione celebra Liberty Or Death, l'album 2007 dei Grave Digger, come un potente tributo al concetto di libertà. La musica heavy metal si fa simbolo di ribellione e ritorno a valori primordiali. Tra chitarre asce da battaglia e growl liberatori, il disco racconta storie di lotte per la libertà e invita i metallari a sfidare il conformismo con orgoglio e autenticità. Scopri la potenza di Liberty Or Death e abbraccia la libertà metallica!

 "Potrebbe deludere alcuni fan di vecchia data ma catturarne di nuovi."

 "L'album è abbastanza scarso d'ispirazione ma ricco dal punto di vista musicale (e menomale)."

La recensione di Coito Ergo Sum dei Prophilax evidenzia una forte qualità musicale, ma una significativa perdita di mordente comico e originalità rispetto ai lavori precedenti. Alcuni pezzi spiccano per energia e ironia, mentre altri risultano piatti e poco coinvolgenti. L'album può incuriosire nuovi fan ma lascia perplessi i seguaci storici. Nel complesso un lavoro tecnico di alto livello, ma carente nello spirito provocatorio tipico della band. Scopri l'evoluzione dei Prophilax con la nostra recensione dettagliata!

 "Mi ricordo ancora quando c'era 'Basket Case' alla radio... se ci penso mi cade una lacrimuccia... non hai idea di quanto spaccava quel 'Dookie' del '94"

 "A me fa pensare a qualcos'altro di marrone... senti che piagnucolii... lo sfondo musicale non è all'altezza del passato... è una ballata ad effetto lassativo"

La recensione si presenta come un dialogo ironico tra padre e figlio che discutono dell'album 'American Idiot' dei Green Day. Il padre, fan della vecchia scuola punk, critica duramente il nuovo lavoro definendolo fiacco e troppo orientato alla politica, mentre il figlio, entusiasta, prova a difenderlo. Il tono è pungente e sarcastico, evidenziando una netta delusione verso l'evoluzione della band. Scopri il dibattito tra vecchia e nuova scuola punk ascoltando American Idiot!