Racconta Bernardo Lanzetti che, durante una tournèe londinese, si trovò in un bar di fronte al suo cantante prediletto, sua fonte primaria d'ispirazione. Fu così emozionato dalla sorprendente apparizione che, mentre stava avvicinandosi a parlargli, tradito dall'emozione gli rovesciò il bicchiere addosso, rovinando così l'idillio.

Allora: chi era il cantante in questione? Il cantante innaffiato?

Riguardo "Chocolate Kings" sono state dette e scritt tante cose errate, tra cui quella che la fonte di ispirazione di Lanzetti fosse Peter Gabriel. Il cantante innaffiato dallo champagne era Roger Chapman dei Family; un ascolto serio di "Chocolate Kings" lo rivela all'istante. Ma, come per tante altre cose, i critici non capiscono mai un cazzo.

Così come non hanno mai capito questo album, uscito nel 1975 per la Numero1 e trionfatore negli Stati Uniti e soprattutto in Gran Bretagna (secondo quanto ricordo e credo di ricordare bene, arrivò dodicesimo nella classifica UK). A mio parere si tratta del miglior risultato del gruppo milanese, l'opera più ambiziosa e matura, decisamente superiore a tutta la loro produzione precedente e purtroppo anche l'ultimo grande disco prima del declino, a volte onorevole, altre volte ripugnante.

Il suono della metà degli anni settanta è, secondo me, il suono migliore della Premiata: l'avvicinamento al jazz-rock della Mahavishnu Orchestra, dei Mark-Almond, unite al vigore compositivo in stile Family e Gentle Giant creano una fusione timbrica cristallina e caldissima. In particolare le tastiere di Flavio Premoli, che innerva le composizioni con robuste dosi di Rhodes e Hammond, determinano la temperatura sonora del disco. Per chi non conosce l'edizione in vinile dell'epoca, all'interno della celebre copertina, che presenta una Marylin grassa e sfatta respirare ampie boccate di sigaretta (negli U.S.A. uscì con un disegno di una stecca di cioccolato avvolta nella stagnola colorata con la bandiera americana), si trovava un poster con la stessa immagine ingrandita e le liriche, scritte dalla PFM con la collaborazione di Marva Marrow, moglie di Peter Sinfield, già con la Premiata per le liriche della bizzarra "Is my face on straight", presente nell'album "L'isola di niente" e momento migliore di un disco sopravvalutato.

"Chocolate Kings"; i re della cioccolata. Ovvero le truppe di liberazione americana che, emancipando l'Italia dal fascismo, hanno regalato al Paese il loro dominio. Così nel testo della title track, forse l'unico brano con reminiscenze della Premiata della prima ora, con la sua ritmica terminata, a tarantella.

Il disco presenta momenti grandiosi come il brano di apertura, "From under", un pezzo "cinematografico" e caleidoscopico, ricco di immagini riguardanti la fauna di freaks e di spacciatori, ricchi e emarginati di cui gli states sono ripieni tutt'ora. Il finale kingcrimsoniano conclude questa vera e propria minisuite. "Harlequin" è un languido valzer sui cani sciolti di piazza, la faccia alternativa e junkie di un paese spietato. "Out on the roundabout" è l'apice del disco, brano fatato aperto dalla chitarra acustica di Mussida sottoposta a iniezioni di chorus e dal Rhodes di Premoli, alla Kerry Minnear. Struttura molto complessa con repentini cambi di tono e un ottimo solo di Hammond. Storie di cambiamenti di stagioni, climatici ed esistenziali, costruita con parallelismi e analogie di immagini vivide e stralunate. La chiusura dolorosa di "Paper Charms", racconti di eroina, di fughe e di vittime, chiude con una nota riflessiva e via via solenne questo notevole album.

Cncordo col precedente recensore di questo disco, antoniomimmo. "Chocolate Kings" è il capolavoro della PFM, l'album più ambizioso e meglio costruito, resoconto dell'esperienza americana di una band sopravvalutata e a volte antipatica ma che in questo lavoro raggiunge vertici impensabili per il progressive italiano e non solo.

Dopo "Chocolate kings", Mauro Pagani lascia la band per incompatibilità di scelte musicali ed è il declino.

http://it.youtube.com/watch?v=esHEPt41Sjc: 1974... video per la rai che dimostra il livello di qualità raggiunto dai nostri milanesi. Mancava appunto un cantante...

Elenco tracce testi samples e video

01   From Under (07:35)

02   Harlequin (07:53)

03   Chocolate Kings (04:43)

when i was born they came to free us
to heal our battle wounds
with photographs of big fat mama
the chocolate kings arrived
to feed us full of good intentions
and fatten us with pride
stars and canybars!

shirly temple dipped her dimples
in favorite nurcery rhymes
big mamas love was pure and simple
and gentle dollar signs
sang out lullabies

so sorry
her superman is losing fans
and i am so sorry
so sorry
they've packed her bags
they've stacked her flags
and we are so sorry

her supermarket kingdom is falling
her war machines on sale
no one left to worship the heroes
her tv gods have failed
hope she takes a look in the mirror
while she is on her way home ...

her supermarket kingdom is falling
her war machines on sale
no one left to worship the heroes
her tv gods have failed
so sorry

her superman is losing fans
and i am so sorry
so sorry
they've packed her bags
they've stacked her flags
and we are so sorry

new you and i know big fat mama
she took us for a ride
but musclemen are out of business
the chocolate kings are dying
you don't wanna waste your life for chocolate heaven
you like to stay alive
like to stay alive

04   Out of the Roundabout (07:55)

1.
got a skin of sun
i'm breathing ceeophane
got a fadin' tan
to offer to the rain
who's the refere
when winter plays the ball?
runnin out of time
to celebrate the fall
out of the roundabout
out of the roundabout

got a cotton hat
to wear all year round
got a time disease
that keeps me upsidedown
and the willow trees
are spittin' out some green
i would give a look
but springtime looks a scream
out of the roundabout
out of the roundabout

now all the seasons run together
and the middle days are gone
without our weather repetitions
i can't shake my dice
can't skip a line no no no no no ...

2.
had my bicycle risin'
fast wheelin' and climbin'
the equinox hurdles
over gates of heat

even numbers to bring out
and courses to follow
in search of the days
before i missed their beat

I ran into a black cat
good taste for all timing
his ivory shaker
couldn't pour out rain

I've been truckin' and trackin'
still missin' the rhythm
of changes that used to
make me feel all right ...

I met birds on a cable
a dark feathered station
time flown for migration
but they wouldn't fly

askin' cherries and peaches
to work on their accents
a natural compass
but they fooled me good

I've been joggin' and jugglin'
still missin' the rhythm
of changes that used to
make me feel all right ...

05   Paper Charms (08:32)


  • manliuzzo
    24 giu 07
    Recensione: Opera:
    Allora la telepatia esiste! Stavo seriamente pensando di farla io su questo disco, mi hai preceduto. Pero' forse non l'avrei fatta perchè quella che c'è è molto buona. Tu hai saputo sfornarne un'altra ottima, bravo. Chocolate kings è il disco secondo me più tecnico e intelligente della PFM. Credo che il capolavoro sia Storia di un minuto, ma questo è un'ottimo disco e lo preferisco a Per un amico, L'isola di niente e Photos of ghosts, che non è altro una commercializzazione (inglesizzazione) dei primi due album. Voto Rece 9 Album 8+
  • Lord
    24 giu 07
    Recensione: Opera:
    Signori miei, se questo non è un capolavoro... E' vero la voce di Lanzetti, è più simile a Chapman che a Gabriel, ma uno che non se ne intende, e che non ha mai sentito i Family, non può che accostarla a Peter Gabriel
  • Cristo
    24 giu 07
    Recensione: Opera:
    grant disco. lo ascoltavo giusto l' altro ieri per andare al lavoro. al pari dei primi tre, non riesco a dire che uno di essi è superiore, anche se sono diversi
  • kissarmy
    24 giu 07
    Recensione: Opera:
    il disco lo devo sentire meglio ma per me la pfm si ferma a l'isola di niente...Storia di un minuto è stato l'apice...cmq bella rece bravo
  • MAUROProg
    24 giu 07
    Recensione: Opera:
    non me lo ricordo, lo devo risentire, da un botto che non lo sento... poi vi farò sapereeeeeee.ciao
  • Recensione: Opera:
    Bravo
  • GiovanniNatoli
    24 giu 07
    Recensione: Opera:
    grazie a tutti, anche se la recensione sarebbe da 3 e mezzo massimo ;-) metto dei sample?
  • OleEinar
    24 giu 07
    Recensione: Opera:
    Non conosco questo disco e in effetti non conosco Chapman. Però ascoltando Lanzetti negli Acqua Fragile non si può non pensare a Gabriel. Bella rece in cui argomenti bene una tesi che non sono in molti a sostenere. Mi riferisco al fatto che questa sia la fase migliore della PFM. A dire il vero quel poco che conosco di questo gruppo non mi ha mai fatto impazzire (a partire dalle liriche di Impressioni di Settembre)
  • ArnoldLayne
    24 giu 07
    Recensione: Opera:
    Nulla da aggiungere
  • CJBS
    24 giu 07
    Recensione: Opera:
    stupendo! Dopo leggo la rece. Anche se sarei tentato di dare 5 sulla fiducia.
  • CJBS
    24 giu 07
    Recensione: Opera:
    ECCO!
  • CJBS
    24 giu 07
    Recensione: Opera:
    IL 5 AL DISCO!
  • Bubi
    25 giu 07
    Recensione: Opera:
    Buona recensione, quasi come Raffaella.
  • Bubi
    25 giu 07
    Recensione: Opera:
    Ho sbagliato, volevo dire Michela.
  • Darksoul
    25 giu 07
    Recensione: Opera:
    "in questo lavoro raggiunge vertici impensabili per il progressive italiano e non solo"
    Esterofilia a tutti i costi quindi...Se abbiamo avuto un grande movimento musicale, TALE DA INFLUENZARE ANCHE LA RESTANTE SCENA EUROPEA (Inghliterra esclusa per ovvi motivi) è proprio il progressive di quegli anni! Di vertici impensabili sono stati raggiunti molti, direi invece che in quegli anni abbiamo scalato montagne!!
  • Darksoul
    25 giu 07
    Recensione: Opera:
    ah, dimenticavo di votare
  • mauro60
    26 giu 07
    Recensione: Opera:
    Questo album è tra quelli che mi piacciono di più della PFM, anche se Storia di un Minuto resta per me il migliore. Potrei dare 5 se il sito trattasse solo gruppi italiani. Secondo me la PFM doveva continuare a cantare in italiano! Non so se è stato veramente così, ma allora si pensò che cantavano in inglese per superare quel complesso di inferiorità del rock italiano rispetto al rock inglese. E anche per aumentare il bacino di vendite. Io la penso ancora così. La lingua italiana, lo so, meno si presta a queste musiche, ma la PFM con quel disco perse del tutto la sua identità. E' comunque sempre un piacere ascoltarlo.
  • mauro60
    26 giu 07
    Recensione: Opera:
    Potrei dare 5 se il sito trattasse solo gruppi italiani. Secondo me la PFM doveva continuare a cantare in italiano! Non so se è stato veramente così, ma allora si pensò che cantavano in inglese per superare quel complesso di inferiorità del rock italiano rispetto al rock inglese. E anche per aumentare il bacino di vendite. Io la penso ancora così. La lingua italiana, lo so, meno si presta a queste musiche, ma la PFM con quel disco perse del tutto la sua identità. E' comunque sempre un piacere ascoltarlo.
  • mauro60
    26 giu 07
    Recensione: Opera:
    ops, l'avevo già inviato :-!
  • happypippo
    27 giu 07
    Recensione: Opera:
    @darksoul: sono un po' d'accordo ma lo scintillio di quest'album non lo ritrovo in tanti altri dischi dell'epoca@muro60: la tua obiiezione fa meditare. C'è da dire che in quegli anni tanti gruppi avevano provato a sfondare le porte del mercato anglosassone con repliche dei dischi precedenti in lingua inglese (anche la pfm, ricordo il Banco-mediocre- le Orme- peggio ancora). Ma questo è un album ORIGINALE, nato da un'esperienza negli U.S.A.. Ciò detto non confuta le tue osservazioni (storia di un minuto è un bell'esordio ma con molti debiti verso i modelli, non mi dite che Impressioni di Settembre non ha niente da spartire con Epitaph)ma non inficia la riuscita di questo very underrated album
  • antoniomimmo
    27 giu 07
    Recensione: Opera:
    Gran bella recensione Giovanni. Come già scritto nella mia, confermo che con questo "disco" la P.F.M. raggiunge l'apice della sua carriera discografica sia per quanto riguarda le musiche che, soprattutto, per i testi, mai così impegnati e significativi. Per happypippo. "Forse" fai un pò di confusione quando dici che "Impressioni di settembre non ha niente da spartire con Epitaph"( ti riferisci ai King Crimson no?). Volevi forse riferirti a Lucky man degli E.L.&P.? Sicuramente è così. Comunque a parte questo, per me Chocolate King rimane il miglior album in assoluto della Premiata anche se nel primo, "Storia di un minuto", sono racchiusi classici quali E' Festa, Impressioni di settembre, La Carrozza di Hans, Dove..Quando.. p.II. Dimenticavo....Noi Italiani all'epoca eravamo molto esterofili ed accettavamo tutto quello che arrivava dall'estero senza capire, io mi escludo, scusate eh,che la Premiata nulla ha avuto da invidiare ai gruppi stranieri che andavano per la maggiore. Nella loro lunga storia hanno fatto un GROSSO SBAGLIO: tornare in Italia invece di rimanere almeno un altro anno in America all'epoca del "Live in USA".
  • manliuzzo
    27 giu 07
    Recensione: Opera:
    Raga, secondo me l'italiano come lingua ci sta meglio dell'inglese: e più poetica e forse un po'troppo prolissa, ma fa più intellettuale :-) Che ne pensate?
  • happypippo
    28 giu 07
    Recensione: Opera:
    ehem antoniomimmo: giovanni natoli e happypippo son sempre mì...scusami. No io penso a come è costruita impressioni di settembre e penso davvero a epitaph...sì dovevano restare là, hai ragione...all'epoca stare negli usa era la mossa vincente
  • ArnoldLayne
    28 giu 07
    Recensione: Opera:
    pippo mi spieghi meglio sto fatto di Epitaph?
  • manliuzzo
    28 giu 07
    Recensione: Opera:
    Io impressioni di settembre la associo spesso a lucky man, sia per l'armonia fra le chitarre acustiche e il moog sia per come è strutturata
  • MAUROProg
    29 giu 07
    Recensione: Opera:
    mamma mia, fantastico... non me lo ricordavo così... sembrano i genesis...
  • MAUROProg
    29 giu 07
    Recensione: Opera:
    perchè non li fanno SACD questi cd come stanno facendo i genesis(magari anche dts5.1)!!!! sarebbero una bomba!!!!!!!!
  • Mr. Money87
    7 dic 11
    Recensione: Opera:
    Mà lo riascoltavo ieri e per me non è per niente da 5 stelle. Arriva a malapena a 4 e perchè sono buono. Sembrano i Genesis, il che non è un male di per se intendiamoci, però da un gruppo come la PFM e con i trascorsi che aveva la PFM mi aspetterei qualcosa di molto diverso e più originale. Gli preferisco di gran lunga i precedenti.
  • Francobot
    1 giu 14
    Recensione: Opera:
    Riascoltare questo disco dopo 39 anni dalla pubblicazione è una sensazione strana, riaffiorano i ricordi di quell'epoca dei grandi gruppi e dei loro concerti, quel tour con quella formazione rimane per me il migliore, questo disco è per me un capolavoro, e andando controcorrente, anche passpartù lo è.
  • silvietto
    13 gen 17
    Recensione: Opera:
    Per favore smettiamola di alimentare e dar credito alla favola musicale che se la PFM fosse rimasta negli States dopo la pubblicazione di quest'album il suo destino sarebbe stato assai diverso ed avrebbe potuto toccare vette non immaginabili, la realtà fu ben diversa. Lo sbarco oltreoceano fu ben "preparato" dall'ottimo "Photos of Ghosts" che raccoglie il meglio dei primi due album capolavoro, la cui accoglienza (primo album ad entrare nella classifica americana) incoraggiò l'avventura che tuttavia fu mal organizzata e portata avanti peggio, avendo come risultato il mancato completamento del tour d'esordio e la produzione dell'album live ("Cook" per il mercato anglosassone e "in Usa" per quello italiano) registrato tanto modestamente da lasciare perplessi sulla stessa qualità della produzione artistica. A questo punto si tentò il salto di qualità con la pubblicazione di quest'album solo in inglese con l'allargamento dell'organico alla voce titolare di Lanzetti, snaturando di fatto la sostanza del gruppo. L'effetto fu che in patria PFM scontentò assai il pubblico amico, negli States l'album fu un flop epico ed anche qui le favole raccontano che la causa fu l'infelice copertina...... meglio andò oltre Manica dove invece furono apprezzate le qualità sonore di un'opera difficile, ma di certo non priva di qualità. Insomma la PFM e per dirla col titolo del live alla fine del '75 era già "cook" negli States, Pagani per causa od effetto lascio il gruppo al suo inevitabile declino accelerato anche dall'ormai prossimo cambiamento nei gusti musicali della gioventù dell'epoca.
    • mrbluesky
      13 gen 17
      silvietto nel mentre che scorri questi dischi ne approfitto per mettere 5 come se piovesse,ok
    • silvietto
      14 gen 17
      A parte che ahimè ancora non avevo finito l'intervento..... il 5 è per l'opera?
    • mrbluesky
      14 gen 17
      ovvio,là un altro
    • silvietto
      15 gen 17
      Troppe!
  • silvietto
    14 gen 17
    Recensione: Opera:
    In merito alla recensione entusiastica, anche negli esiti: "trionfatore negli States"? Quando, mai? Fu un flop assoluto! Mi chiedo cosa significhi: "raggiunge vertici impensabili per il prog. italiano e non solo"...... accostato al fatto che già si parte col povero Lanzetti in veste di cattivo imitatore (come tale non poteva essere diversamente) di Gabriel o Chapman. Insomma in soldoni "Chocolate Kings" fu una sorta di miracolo musicale in cui un gruppo di serie B proveniente da un paese di serie B riuscì a fare un album eccezionale. A me non risulta le cose stessero così: la PFM era un gruppo maturo e di serie A con un passato ed anche un presente di alto livello, in grado "pure" di produrre in lingua inglese, cosa magari non condivisibile, un egregio prodotto, cosa che per assurdo gli stessi Genesis mai avrebbero potuto fare...... Circa il "provincialismo" nazionale sulla Musica sarebbe ora di finirla, in Italia c'erano fior fior di gruppi, ma con mezzi assai limitati e certamente tali da non incoraggiarne il consolidamento, viceversa oltre oceano/Manica; la Musica mica è nata la, ma qua e quando nel '200 i nostri canti sacri raggiungevano livelli notevoli quelli ancora tiravano le frecce........
    L'album in esame rappresenta un passo avanti come complessità rispetto per esempio a "Storia di un Minuto", ciò nel bene e nel male, è evidentemente influenzato dai Genesis al tempo all'apice del successo planetario, basta ascoltare l'esordio di "Paper Charms" per rendersene conto, ma con tipiche e prevalenti sonorità ed accordi PFM.
  • Pseudodionigi
    22 nov 19
    Recensione: Opera:
    Lanzetti mi convince solo in parte: è un bravissimo cantante, certo, ma non adatto alla musica della Premiata( comunque sono impressioni mie: molti considerano il suo arrivo alla PFM come una benedizione e probabilmente hanno ragione). La recensione è molto buona, complimenti
  • Marcorock
    8 nov 22
    Recensione: Opera:
    uno dei loro dischi migliori

Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!

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Altre recensioni

Di  AR (Anonima Recensori)

 Credo che in nessun album mai ascoltato da me (...) si possa ascoltare musica suonata a questi livelli.

 Un consiglio veramente spassionato: ASCOLTATELO, ne vale veramente la pena.


Di  antoniomimmo

 Questo tassello va a completare in maniera incredibile l'organico della band e con Bernardo incidono Chocolate Kings, secondo il mio modesto parere, il massimo concentrato di musica creato dalla Premiata.

 Un grandissimo disco. A tutti coloro i quali piace la musica suonata alla grande, questo disco non può assolutamente mancare nella discografia personale.


Di  mauro60

 "Chocolate Kings per certi versi supera il glorioso loro primo album perché qui c'è la maturità nelle performance individuali e corali."

 "Era il 1975 e un gruppo italiano onorava la creatività italiana e si ergeva a baluardo, lodevole strascico progressive ricco di individualità."