Nel lontano 1973 in un party psichedelico, Robert Wyatt cadde da una finestra, 4 piano, miracolosamente restò vivo, però perse per sempre l'utilizzo delle gambe, dopo essersi rotto la spina dorsale, quindi da quel maledetto giorno in poi Wyatt non potè fare a meno della sedia a rotelle.

Sicuramente musica non per tutti, ma per quei pochi, soprattutto sensibili stimatori e amanti della buona musica con la M maiuscola.
La prima regola per chi si vuole avvicinare a questo artista, penso che sia indispensabile conoscere i primi tre album dei Soft Machine (vol. I,II e Third) E dico assolutamente indispensabile! Nei Soft Machine vediamo Wyatt nei panni di batterista/cantante e leader indiscusso!

Ma andiamo all'album. Ascoltando quest'album ci si sente come in una foresta oscura e sperduta, piena di tante fate che in parte sono buone, e in parte ti rincorrono per svegliarti dall'incubo. Note psichedeliche, sentono le mie orecchie, perseguitate dal canto inimitabile di Wyatt, che gioca con la melodia della musica e della sua stessa voce.
La morbida tastiera iniziale che apre "Sea Song", all'apparenza tranquilla e beata, trascina l'ascoltatore nell'inquietudine più assoluta, con il coro della tastiera finale a suon di organo a dir poco fantastico, come se ci fossero delle sirene in fondo al mare a innalzare una litania spettrale di benvenuto.
Stavolta è Hugh Hopper ad iniziare "A Last Straw" con un bel giro di basso molto simile a "Slightly All The Time" di Third dei Soft Machine, o almeno le prime quattro note. Qui Wyatt si diverte a saltellare con la sua voce da un'ottava all'altra, mentre il basso sempre presente scivola a dirotto a sostenere il pezzo assieme ad una tastiera intrecciata con una malinconica chitarra, davvero splendida, entrambi suonati dallo stesso Wyatt: il ritornello vi conquisterà. "Little Red Riding Hood Hit The Road" si apre con squilli di tromba, disegnati da una tastiera, e dalle percussioni, mentre Mr.Wyatt emette dei richiami vocali, per poi scivolare in una voce filtrata inarrestabile, dietro un basso saltellante, ossessivo, eccentrico. In "Alifib" quando l'ascoltatore è entrato nel più profondo delirio, possiamo salpare l'ancora e abbandonare il porto che ci ha maledettamente curato e arricchito il panorama pieno di visioni. Si apre "Alife", il sonno vien turbato, Wyatt sembra essersi trasformato in un maniaco, un disperato, i folletti danzano e sogghignano, impossibile fuggire, le sirene ti tengono stretto, le acque sembrano essere limpide, ma è solo un'illusione, la tua vista impazzisce così come la tua mente, la tua coscienza è solamente una visione confusa e impaurita.

Ebbene si.
Tutto poi sembra svanire nella marcetta finale di "Little Red Robin Hood Hit The Road", il mare si agita come se volesse esplodere, un Dies Irae Wyattiano molto originale, danzano i folletti, le sirene ruotano incredibilmente come fossero impazzite, ed ecco la salita verso la luce nel profondo del mare... un incubo o un sogno?
Hope For Happiness ragazzi, Hope For Happiness Robert!

Elenco tracce testi e samples

01   Sea Song (06:31)

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02   Last Straw (05:46)

03   Little Red Riding Hood Hit the Road (07:40)

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04   Alifib (06:55)

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''Alife, Alife, Alife, Alife...''
''(repeated continuously)''

No nit not.
Nit no not.
Nit nit folly bololey.
Alife my larder,
Alife my larder.

I can't forsake you,
or forsqueak you,
Alife my larder,
Alife my larder.
Confiscate,
or make you late you, you
Alife my larder,
Alife my larder.

Not nit not.
Nit no not.
Nit nit folly bololey.

Burlybunch, the water mole
Hellyplop and fingerhole
Not a wossit, bundy, see.
For jangle and bojangle
trip trip pip pippy pippy pip pip landerim.
Alife my larder,
Alife my larder.

05   Alifie (06:31)

Not nit not, nit no not, nit nit folly bololy
Alife my larder, Alife my larder
I can't forsake you, or forsqueak you
Alife my larder, Alifie my larder
Confiscate or make you late, you, you
Alife my larder, Alife my larder
Not nit not, nit no not, nit nit folly bololy
Burly bunch the water mole
Heli plop and finger hole
Not a-was it bundy, see?
For jangle and bojangle
Trip trip pipipipi tip-pit landerim
Alife my larder, Alife my larder

06   Little Red Robin Hood Hit the Road (06:08)

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  • Kurz
    18 feb 05
    Recensione: Opera:
    già c'era
  • Airone
    18 feb 05
    Recensione: Opera:
    Non mi è piaciuta. LEggendo le altr rece, noto che sei più portato verso il metal, i Katatonia li hai centrati meglio, a parte il voto, che non è a livelli di questo capolavoro assoluto. Non è psichedelia, almeno non solo quella, questo disco è tantissime cose, supera ogni genere. Ed è musica pre tutti, cazzo lo deve essere, se fossi ministro della cultura spedirei una copia di questo diso a casa di ogni italiano. E' un inno alla vita. Non mi è piaciuta.
  • Recensione: Opera:
    Ma per fortuna non lo sei...by
  • Recensione: Opera:
    ...Il ministro della cultura...
  • Recensione: Opera:
    Quando ho detto che non è musica per tutti, vuol dire che non è un genere commerciale e conosciuto dal grande pubblico...a me sembri uno stupidotto maniaco...e non ti offendere :)
  • Airone
    18 feb 05
    Recensione: Opera:
    Non mi offendo. A me sembra che tu sottovaluti la portata "universale" che ha questo disco. E' un capolavoro riconosciuto. Se ti avvicini alla musica "bella" è difficile che non l'incontri. Tu come ministro della cultura manderesti i Katatonia? Non ti offendere, ma la recensione che c'era prima era scritta molto meglio.
  • Recensione: Opera:
    infatti l'ho detto che è un capolavoro...
    i katatonia?
    non è un problema che mi riguarda!
    li ascolto e basta...comunque ognuno ha i suoi gusti...se non ti piace la recensione...pazienza, vuol dire che dovrò imparare qualcosa in più...dopotutto.ciao
  • Recensione: Opera:
    si, ma gia' c'era....
  • Recensione: Opera:
    :)
  • janis
    18 feb 05
    Recensione: Opera:
    hope for happiness! io la devo smettere di ascoltare prima di entrare a scuola che poi non ci entro mai:), se fossi il ministro della cultura (e fotunatamente non lo sono) spedirei anche i soft machine a tutti, ma proprio a tutti. Quanto alla rece complimenti per la scelta, per me resta cmq uno di quei dischi impossibile da recensire: va troppo oltre, uno stato mentale...
  • benzo24
    19 feb 05
    Recensione: Opera:
    Bella recensione! Però il leader dei primi Soft Machine non era certo Wyatt...il leader indiscusso era Ayers!
  • Hal
    21 feb 05
    Recensione: Opera:
    Fascino anche nella splendida copertina (meravigliosa anche quella di Shleep), un po' mi ritrovo nelle parole di Janis perchè non è facile per me scrivere parlare di questi dischi, mi sembra sempre di non aver mai tradotto bene ciò che la musica comunica. La recensione c'era già, ma non fa male vederne un'altra versione.
  • Kurz
    22 feb 05
    Recensione: Opera:
    scusate, mi serviva autenticarmi...
  • StefanoHab
    4 apr 05
    Recensione: Opera:
    Airo, ma ce l'hai proprio con i Katatonia eh!!!
  • AMALTEO
    17 mar 06
    Recensione: Opera:
    Ripeto quanto ho scritto per Dondestan. Le recensioni che si soffermano sui singoli pezzi , dandone qualche chiave di ascolto sono preziose. Non ho questo disco, ma lo aggiungerò agli altri. grazie
  • DaveJonGilmour
    31 gen 07
    Recensione: Opera:
    lo sto ascoltando ora per l'ennesima volta...e ogni volta ci trovo nuovi meandri da esplorare, come se fosse qualcosa su più dimensioni...uno dei pochi dischi indescrivibili...
  • Blackdog
    1 giu 07
    Recensione: Opera:
    One of the greatest album ever. Stop.
  • psychobonco
    22 nov 07
    Recensione: Opera:
    bravo, la rece è veramente sentita e non come le altre recensioni scritte a stampo serioso e noiose. quello che interessa sono le opinioni personali. bello il disco, bello il primo dei soft machine
  • Recensione: Opera:
    uhm, sì sì
  • hjhhjij
    23 feb 12
    Recensione: Opera:
    IL capolavoro.
  • piro
    21 dic 14
    Recensione: Opera:
    E' da un pò di giorni che continuo ad ascoltarlo e non riesco a smettere...

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Di  Saint Huck

 Rock Bottom è un'immersione nell'anima, una discesa negli abissi della nostra coscienza.

 La musica contenuta in Rock Bottom è una delle dimostrazioni più palesi che certi album vanno vissuti prima di essere ascoltati.


Di  g.unreal

 Sea song... 'your skin shining softly in moonlight' che luce viene a galla da questa canzone... se guardi qualcuno negli occhi, mentre 'sea song' va, ti potresti innamorare.

 È alla fine che rimani inchiodato alla sedia, alla poltrona, a te stesso... perché in 'little red riding hood hit the road' c’è una corsa, una corsa folle, disperata, velocissima... senza gambe...


Di  nick the piper

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 "...E la divinità si mosse. Il suo essere infinito decise di eclissarsi per qualche momento di pura follia amorosa..."


Di  fuggitivo

 È il fulcro inevitabile della storia del rock e ogni giudizio su ciò che c'era prima e ciò che è venuto poi va in un modo o nell'altro ricondotto a questo disco.

 Concludo ringraziando Robert Wyatt, il quale mi ha reso una persona 'felice' e non più sola.


Di  tonysoprano

 "Wyatt ci insegna tante cose, ma la più importante è: NON RINUNCIATE MAI ALLA VITA."

 "Non è facile da definire, ma è la massima rappresentazione dell'uomo in una dimensione interiore."

Vedi anche
Robert Wyatt

Different Every Time

King Crimson

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