L'anno è il 1986, la casa discografica è la Def jam di un certo Rick Rubin, gia in passato produttore dei più importanti gruppi metal e non (Beastie Boys), l'album in questione non poteva che essere "Reign In Blood", degli Slayer, puro concentrato di thrash/speed metal, e capolavoro indiscusso della storia di questo genere.

Dopo albums, quali "Show No Mercy" o "Hell awaits", penalizzati da un suono cacofonico ed impastato , Tom Araya (basso e voce), Kerry King (chitarra), Jeff Hanneman (chitarra) e the drum master Dave Lombardo (batteria), in mezz'oretta scarsa registrano dieci traccie di velocissimo thrash metal suonato a velocità folli, come nessun gruppo in precedenza aveva mai fatto. Le vocals di Tom Araya declamano rabbia, grinta, e potenza diventando un vero e proprio marchio di fabbrica in quasi tutti gli album, cosi' come gli assoli apparentemente sgangherati e folli dei due chitarristi su tutti i brani.

"Piece by piece", "Necrophobic", o Jesus Saves", sono pezzi di una violenza sonora unica, sostenuti dalla doppia cassa continua e martellante di Dave. "Raining Blood" con il suo intro diventerà un vero e proprio cavallo di battaglia del gruppo durante le esibizioni live, e possiamo considerarla come l'esempio del tipico modo di comporre Slayeriano che ha contraddistinto quasi tutte le songs migliori. Certo dopo quasi oltre 20 anni di carriera è chiaro che il sound generale del gruppo possa in alcuni casi soffrire del cosiddetto "gia'" sentito, ma i fan della band vogliono proprio questo dal gruppo.

Nb: "Angel of death" è un pezzo che si sofferma sulle atrocità compiute durante il regime nazista, canzone che allora creo' parecchi problemi ed accuse di nazismo, seccamente smentite dalla band, anche se la simbologia usata dal gruppo soprattutto in sede live (Aquile/doppia S) appare poco chiara.

Capolavoro!!!

Carico i commenti... con calma