Non un capolavoro , come gli album pre-anni 2000 , ma un buon lavoro su cui , secondo me mio modestissimo parere , spiccano tra le altre la title track ,hate Worldwide e psychopaty red . Notevolissima la parte tecnica , Dave Lombardo rimane un mostro nel drumming.
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Altre recensioni
Di olifs89
Se continueranno su questa strada, ormai ai limiti della creatività finiranno per infangarsi.
In un disco di undici brani se ne salvano cinque o sei, chiaro segno che la band portatrice dello stendardo del Metal è prossima alla pensione.
Di emandelli1
Il disco è un assalto sonoro che inizia sin dalla prima canzone.
Undici pezzi di potenza devastante.
Di lanardistkrieg
Quando si ha di fronte un disco degli Slayer probabilmente ci si immagina già prima dell'ascolto cosa vi è scritto nei suoi solchi, perché quello degli Slayer è un marchio di fabbrica.
Non si può non apprezzare una genuina furia cieca che scaturisce dalle menti di quattro persone che, nonostante fama mondiale ed influenza, hanno sempre qualcosa da dire.
Di Francis Araya
Ma che thrash è? I riff sembrano inventati da un ragazzino al primo demo.
La produzione penalizza in maniera massiccia quello che forse avrebbe potuto essere un album salvabile a metà.
Di March Horses
getto subito la maschera: questa è una (non) recensione di un fanatico dedicata ai fanatici.
Psycopathy Red e la conclusiva Not Of This God ricordano il motivo per i quali questo gruppo è ricordato: percuotere le corde istintive dell’ascoltatore.