Nel 2006 "Christ Illusion" aveva creato grande aspettativa in tutti noi, reunion con Dave Lombardo, nuovo disco dopo cinque anni da "God Hates Us All", che per me rappresenta il culmine degli Slayer nel nuovo millennio, dando un immagine morderna, più macabra di loro stessi. "Christ Illusion" si discostò molto dal suo predecessore, ed alla fine si è rivelato una sintesi di quello che è lo stile Slayer.

Ora nel 2009 ci troviamo davanti "World Painted Blood", album che onestamente non sappiamo come accogliere, e forse era un album non assolutamente necessario. Ma tutto sommato si tratta degli Slayer, uno dei gruppi il cui nome è sinonimo di Metal, quindi deve uscirne per forza qualcosa di bello, col loro marchio... oppure no?

Sono sempre stato un forte sostenitore dei brani di Jeff Hanneman, che, nelle ultime opere, ha sempre conferito una certa originalità ai suoi brani, a differenza di Kerry King, che nonostante in passato abbia scritto ottimi brani, negli ultimi anni si rivela spesso troppo monotematico ed a corto di idee. A parte qualche eccezione, questo album sembra confermare la mia idea.

Il disco in sé non apporta nessuna grandiosa novità, anche se degli undici brani presenti sul disco, pochi trovano la loro originalità, altri evocano in parte opere passate, mentre il resto sono scialbi riempitivi

I brani che hanno una loro originalità ne troviamo ben pochi, tra cui "Human Strain" e "Playing With Dolls" che presentano un carattere tutto loro. Mentre altri possono essere brani interessanti di stampo Slayer come "World Painted Blood" "Beauty Through Order" e "Hate Worldwide" anche se spesso e volentieri, cadono nella banalità e nella ripetitività. Altri pezzi che ci erano già noti come "Psychopathy Red" e "Americon" che essenzialmente sanno di riempitivo, ma forse solo più orecchiabili di altri pezzi presenti sul disco. Quasi tutti gli altri sono riempitivi dai riff monotematici, alcuni più o meno vari.

Il disco può presentarsi appetitoso per i fan più accaniti, ma il fatto che in un disco di undici brani se ne salvano cinque o sei è chiaro segno che la band portatrice dello stendardo del Metal è prossima alla pensione. Hanno avuto una carriera dignitosa, ma probabilmente se continueranno su questa strada, ormai ai limiti della creatività finiranno per infangarsi.  

Elenco tracce e video

01   World Painted Blood (05:53)

02   Unit 731 (02:40)

03   Snuff (03:42)

04   Beauty Through Order (04:37)

05   Hate Worldwide (02:52)

06   Public Display of Dismemberment (02:35)

07   Human Strain (03:09)

08   Americon (03:23)

09   Psychopathy Red (02:26)

10   Playing With Dolls (04:14)

11   Not of This God (04:20)

12   Psychopathy Red (Explicit live version) ()

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Altre recensioni

Di  emandelli1

 Il disco è un assalto sonoro che inizia sin dalla prima canzone.

 Undici pezzi di potenza devastante.


Di  lanardistkrieg

 Quando si ha di fronte un disco degli Slayer probabilmente ci si immagina già prima dell'ascolto cosa vi è scritto nei suoi solchi, perché quello degli Slayer è un marchio di fabbrica.

 Non si può non apprezzare una genuina furia cieca che scaturisce dalle menti di quattro persone che, nonostante fama mondiale ed influenza, hanno sempre qualcosa da dire.


Di  Francis Araya

 Ma che thrash è? I riff sembrano inventati da un ragazzino al primo demo.

 La produzione penalizza in maniera massiccia quello che forse avrebbe potuto essere un album salvabile a metà.


Di  March Horses

 getto subito la maschera: questa è una (non) recensione di un fanatico dedicata ai fanatici.

 Psycopathy Red e la conclusiva Not Of This God ricordano il motivo per i quali questo gruppo è ricordato: percuotere le corde istintive dell’ascoltatore.


Di  massimosh

 Non un capolavoro, come gli album pre-anni 2000, ma un buon lavoro.

 Dave Lombardo rimane un mostro nel drumming.