Con "Zeit" i Tangerine Dream concepirono una mitica epopea spaziale stile "2001: Odissea nello Spazio" dedicata al concetto filosofico di tempo: "Zeit" appunto. E' questo il disco in cui portano a compimento e definiscono le intuizioni che avevano iniziato ad esplorare in "Alpha Centauri" ovvero lunghe "suite" elettroniche cosmiche per sintetizzatori. La differenza è che "Zeit" è un autentico "trip" elettronico senza melodia molto minimale che ipnotizza per tutta la sua durata e da cui non ci si vorrebbe più staccare: forse gli stessi Tangerine avrebbero voluto continuare a suonare questo "mantra" elettronico senza sosta! L'atmosfera è dark-cosmica ed è fin troppo semplice immaginare che tutta la successiva musica "ambient" in tutte le sue diramazioni ed evoluzioni derivi da questo incubo planetario. Il disco usci' in un doppio e già l'oscura copertina faceva presagire viaggi interplanetari senza fine che erano la colonna sonora ideale per accompaganre la lettura di un libro come "Incontro con Rama" di Arthur Clarke o il ciclo della Fondazione di Isaac Asimov.
L'album è diviso in quattro movimenti ed inizia con "The Birth of Liquid Plejades": il suono dei violoncelli ti fa alzare subito da terra per 7 minuti, qui si sente l'influenza di Ligeti e delle sue composizioni per quartetto d'archi, poi entra in scena il Moog suonato dall'illustre ospite Florian Fricke e la mente inizia piano piano ad effettuare un "viaggio" all'interno dello spazio interiore aiutata anche da un organo minimale e trascendente finchè il brano finisce improvvisamente lasciando una sensazione di risveglio da un incubo magmatico ed ipnotico.
Il viaggio è però solo all'inizio e prosegue con la cupa "Neboulous Dawn", sorta di rappresentazione del sorgere di un'alba nebulosa su qualche pianeta che non appartiene alla nostra galassia: in questo senso i riverberi dei synth VCS3 da Franke e Baumann e del generatore di Froese raggiungono l'obiettivo entrando lentamente nella psiche dell'ascoltatore.
"Origin of Supernatural Probabilities" è il terzo movimento che apre la seconda facciata e comincia quieta con gli accordi della chitarra di Froese proseguendo in un viaggio allucinante con pulzazioni sintetiche e rumori del cosmo riprodotti sempre dal generatore di Froese: un brano degno di una saga-dark di SF fra galassie e mondi inesplorati. La title-track "Zeit" chiude questa epopea fantascientifica in un'atmosfera drammatica, sembra la colonna sonora di un disastro astrale.Si tratta del brano più minimale e dark-cosmico del disco che potrebbe continuare all'infinito se non giungesse purtroppo la fine a risvegliarci da questo viaggio catartico ed illuminante.
Pochi dischi come "Zeit" hanno segnato una svolta nella storia dlla musica elettronica del '900 stabilendo nuovi parametri : è qui che tutta la musica elettronica successiva, dall'ambient fino all'industrial hanno preso spunto.Si tratta di un album epocale che non dovrebbe mancare in nessuna collezione.
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Altre recensioni
Di extro91
Sembra di entrare nei meandri più profondi del cosmo ma nello stesso tempo anche in quelli della mente.
Credo sia il capolavoro assoluto dei Tangerine Dream.
Di Cimbarello132
"Il tempo non conta qui; c'è solamente l'ascoltatore, la musica... Eterno."
"Zeit rappresenta la vetta più oscura dei Tangerine Dream, capace di far sbalzare tutti i vostri cinque sensi su Marte."
Di Rocky Marciano
Circuiti elettronici generano forme d'onda di frequenza, il campo tensoriale elettromagnetico e il fenomeno ondulatorio sprigionano energia tradotta in suoni.
L'umanizzazione delle macchine, la meccanizzazione dell'essere umano.
Di CosmicJocker
Cosmologia dell’essere umano in quattro movimenti; brodo primordiale; lapilli di violoncello sferzano gelidi sintetizzatori.
Eppure l’Universo spera ancora, almeno quanto me... Persino credere nel Quarto Movimento.
Di Eliodoro
Zeit è un doppio LP che ci proietta immediatamente verso i suoni delle galassie, nei vuoti dello spazio infinito.
Musica oscura e non facile ma dal fascino immenso, momenti eterei che sprigionano l’impalpabilità.