Il sodalizio/connubio Black Eyed Peas/David Guetta pare essere non solo riconfermato, ma addirittura rinvigorito. Galeotte saranno le vendite strabilianti del precedente The E.N.D. e della carrellata di singoli da esso estratto, sarà che il trend della Dance Elettronica sia risultato più che positivo e deciso a prevalere sugli altri sounds, sta di fatto che i BEP, ispirati dal Funk/Hip Hop/ R&B di Where Is The Love e My Humps , hanno subito una graduale metamorfosi verso le "truzzate" discotecare. Truzzate che peraltro vanno alla grande: gli Stati Uniti hanno confermato al 100% il loro amore verso la band, l'Europa segue di pari passo tale voga. 

Eh, si. Guetta e i suoi amichetti Dj (Ammo in primis) hanno decisamente "montato la testa" ai Peas, i quali, non sazi dei planetari consensi ricevuti, intendono riproporre in modalità corretta e aggiornata sounds elettronici/Dance, tralasciando ancora per il momento le loro meno tamarre radici musicali. The Beginning può essere riassunto come segue: un mix di brani iper-mega danzerecci, frivoli, contraddistinto da repentini cambi di sounds all'interno delle singole tracce. Fino a qui le differenze con The E.N.D. risultano minime o quasi nulle. Ciò che permette una abbastanza marcata separazione con quest'ultimo è insito nei numerosi scopiazzamenti e/o riproposizioni della tradizione Disco anni '70 e '80 all'interno di alcuni brani, l'utilizzo pervasivo dell'auto-tune atto a distorcere le tonalità vocali, la palese prevalenza di will.i.am e della bella Fergie sui restanti membri della band (apl.de.ap e Taboo), qui performers secondari, infine, in alcune canzoni, la virata verso beat elettronici meno "pesanti".

La prima carrellata di brani è decisamente orientata ad un elogio/tributo nei confronti della Disco Dance '70/ '80, la stessa che sposa questi sounds con l'attuale Elettronica: Love You Long Time ne rappresenta l'esempio più lungimirante, brano che scopiazza palesemente i ritmi discotecari di 25-30 anni fa riadattati modernamente con l'ausilio dell'auto-tune che quasi completamente distorce le voci di will.i.am e Fergie. Someday è una ballabilissa traccia alla Bob Sinclar, Whenever unisce il mood tranquillo, spensierato frivolo ed estivo di una chitarra a sottofondo dell'innocente Fergie, con un sound club guettiano. Ma veniamo ai sample Disco Dance utilizzati dai BEP: il primo estratto The Time (Dirty Bit) include in una simpatica truzzata Elettro-Dance, già impazzante nei club, la celeberrima (I've Had) The Time Of My Life, performata da Bill Medley e Jennifer Warnes per Dirty Dancing; la pulsante e coinvolgente Fashion Beats include in un contesto da Saturday Night Fever la hit dei Chic My Forbidden Lover. Insomma, un'ottima (oppure pessima) sorpresa per i nostalgici dei pantaloni a zampa bianchi alla John Travolta.

Successivamente a queste tracce, si ritorna repentinamente all'atmosfera di The E.N.D, ultra clubbesca e coinvolgente. Do It Like This è una Imma Be più elettronica e distorta, la quale verso il terzo minuto, anticipata da una pesantissima scarica elettronica, vira verso un Hip Hop iper dancereccio, lo stesso che rappresenta il perfetto background di Don't Stop The Party e The Coming. Mentre The Situation si fa più rockeggiante, con una Fergie graffiante e incazzosa, Own It vede l'assopimento momentaneo dei beat house a favore di un Hip Hop "militaresco". La particolare Just Can't Get Enough alterna un Hip/Hop - R&B tradizionale e melodico con un finale decisamente elettronico da club. Il citato mix Elettro-Dance/ Hip Hop/R&B è menzionabile anche a riguardo di The Best One Yet (The Boy).

The Beginning, scontato ribadirlo, è concepito come il seguito ideale del precedente The E.N.D. (pure i titoli suggeriscono una antitetica prosecuzione tra i due lavori in studio). Gli attributi affermabili all'uopo dell'ultimo lavoro riguardano sicuramente un contesto iper-discotecaro, elettronico, indirizzato alle "new generations" conclamate dai stessi BEP. E fin qui, nulla di biasimevole. La qualità generale è tuttavia, seppur mediamente, compromessa dall'onnipervasività dell'auto-tune, della predominanza vocale will.i.am - Fergie, a sfavore dei restanti due membri, dell'inserimento, seppur simpatico, di grandi successi della Disco Dance in contesti truzzi e tamarri. Occorre, poi, da parte degli stessi Peas un recupero della tradizione Hip-Hop, Funk e R&B, meno clubbesca, ma più coerente alla loro immagine, la stessa che vede oggi il gruppo abbigliato extra-stravagante, quasi "robotico". Per chi ama la pista da ballo, i lustrini, le feste modaiole, il mondo dei club, questo è comunque l'album ideale per la sua playlist.

The Black Eyed Peas, The Beginning (Deluxe Edition)

The Time (Dirty Bit)

Light Up The Night

Love You Long Time

XOXOXO

Someday

Whenever

Fashion Beats

Don't Stop The Party

Do It Like This

The Situation

The Coming

Own It

The Best One Yet (The Boy)

Just Can't Get Enough

Play It Loud

 

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