I Residents sono un gruppo di freaks intellettualoidi che nella prima metà degli anni '70 propone una versione distorta e fondamentalmente "SBAGLIATA" di tutto ciò che amano (dal krautrock dei Faust alle melodie di Beatles e Rolling Stones all'approcio avantgarde di Stockhausen, e così via...) con poca tecnica, zero mezzi, molti acidi e "la teoria dell'oscurità" (ovvero il non rivelare le loro identità mai, e nascondendosi sotto migliaia di pseudonimi) come loro arma.

Arma che si rivela vincente, dato che il loro culto e la loro etichetta (la Ralph Records), diventano un cult per tutto il mondo, e la band acquisisce soldi, strumentazione all'avanguardia, sicurezza compositiva ed un'immagine chiaramente riconoscibile (quattro bulbi oculari in tuxedo) che entra a far parte della pop culture made in USA. Ciò che hanno sempre però é la sfrontatezza, la voglia di sperimentare, di fare deragliare un treno pieno di bicchieri in pila l'uno sull'altro per vedere poi che succede.

Comprano in diverse radio degli spazi pubblicitari, e durante la pubblicità, vengono passate alcune canzoni di strani prodotti... musica stralunata, agitata e piena di malessere (uno strano imprinting per "un gruppo che scherza", da questo seminale 1980, é quello di creare melodie tristi, sconclusionate, ma sempre di fattura malinconica) con liriche che parlano di una "Eastern Woman", di un "Picnic Boy"... strane pubblicità... strani prodotti, che in giro non si trovano... eppure, la durata é quella di uno spot...

Il 1980 si apre così, lanciando in maniera insolente ed inattesa uno dei loro capolavori, ovverosia il "Commercial Album".

40 songs di un minuto o poco più all'una, nelle quali vengono sviscerati temi come malessere mentale, di coppia, fisico, l'aldilà, il soprannaturale, ed in cui la musica segue pedissequamente uno schema studiato dai Residents della struttura di una canzone che deve venire usata negli spot commerciali.

I quattro bulbi americani scatenano un inferno domestico fatto di synth freddi, voci stralunate, percussioni di vario genere, chitarre elettriche nervose e lanciandoci un ghigno che mai come in questo caso risulta cinico e beffardo.

Personalmente uno dei loro migliori output, troveremo ancora dischi inquieti come questo "Commercial Album" più in avanti (basti pensare a "Gingerbread Man" ad esempio, altro caso di concept per nulla allegro nonostante le animazioni o l'ominom del pan di zenzero...) - ma da questo disco i Residents cominciano davvero a smettere di far deragliare treni ed osservare senza far nulla, hanno preso abbastanza appunti fino ad ora in proposito, e da qui li faranno fruttare.

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