Mica facile, ragas, essere gli U2.

Provate a pensarci... In fondo essere personaggi di culto, o piccoli musicisti che campano facendo altro (come il sottoscritto) non è male. Non devi rendere conto a nessuno se non ai tuoi "4 ascoltatori", perdipiù affezionati e per nulla severi. Poi si sa che la nicchia affeziona ed il grande palco innervosisce, soprattutto chi il grande palco odia a priori (e spesso il muro dell'odio nasconde un blob insopportabile d'invidia).

Ma, essere gli U2... dico...: provate a pensarci?

Svegliarsi alla mattina e vedere nello specchio non il solito scrondo fagiolone puzzone e scollinante, ma nientepopodimeno che Bono Vox?

Insomma: c'è da gasarsi, no?

E pensare che di dischi ne hai già venduti milioni, e che potresti trascorrere il resto della tua splendida vita in una bella spiaggiona assolata a fare una sega dal mattino alla sera, magari spendendo energie a diventare un grande intenditore di whisky, o di gnocca. O meglio di tutt'e due.

E invece no: ti ostini a scrivere canzoni, a registrarle, ed a illuderti che, in qualche modo, la musica possa anche cambiare il mondo in meglio.

Gli amici musici sono quelli di sempre, i produttori pure.

Perché poi cambiare?

Il modo di scrivere, quello, è ovviamente sempre lo stesso, ma le tue canzoni, com'è come non è, bucano. Passano. Entrano nella testa.

E gli stadi li riempi sempre. Perché tu sei Bono Vox. E gli altri non sono un cazzo. Anche se tu, che sei Bono e buono, probabilmente non la pensi come il Marchese del Grillo.

E, dicevamo, ti ostini a prendere una penna, un foglio e una chitarra, e a far nascere dal nulla quella piccola perfezione, quel piccolo miracolo da tre minuti che è la Canzone.

Qualunque cosa farai, ormai, per alcuni sarà aprioristicamente un capolavoro, mentre per altri sarà, altrettanto aprioristicamente, una cazzata. Così come ai concerti per molti sarai sempre lo stesso, magari anche meglio, mentre per molti altri, inevitabilmente, non sarai più quello di una volta.

E così ti lanci, perché no?, in un nuovo disco, confezionato benissimo, scritto e suonato benissimo, ed in un tour mondiale che sarà senz'altro splendido.

Perché, volenti o nolenti, la musica degli U2 ormai è musica classica.

Oppure farai il solito disco ed il solito tour, perché, innegabile, la musica degli U2 ora è pura routine.

Carte in tavola e fuori dal gioco: questo disco regala qualcosa e non toglie nulla, anzi, ci si potrebbe permettere qualche generosità persino in più. È, per essere l'ultima (per ora) opera di una band dal successo trentennale innegabile, è un disco di specchiata onestà. Un lavoro dall'innegabile qualità compositivo-interpretativa, tutto con uno standard alto pur senza vette di assoluta perfezione. Ma il disco "gira" benissimo, si lascia ascoltare e amare in crescendo. Tutto è al posto giusto, complice anche una regia di post-produzione assolutamente perfetta, che ha il compito, comunque, di "giocare" con materiale non certo di scarto.

E Bono ha inoltre recuperato parecchia voce (col difficile compito di confermarla dal vivo).

Insomma: un capitolo importante, destinato a piacere e spiacere aprioristicamente, secondo gli schemi (i maledetti muri) che abbiamo tutti in testa.

Disco già stravenduto ovunque, e biglietti già esauriti, per questi ragazzi che vivono da sempre un successo enorme, e, piaccia o no, grandemente meritato.

Elenco tracce testi samples e video

01   No Line on the Horizon (04:12)

02   Magnificent (05:24)

03   Moment of Surrender (07:24)

04   Unknown Caller (06:02)

05   I'll Go Crazy If I Don't Go Crazy Tonight (04:13)

06   Get On Your Boots (03:25)

The future needs a big kiss
Winds blows with a twist
Never seen a moon like this
Can you see it too?

Night is falling everywhere
Rockets at the fun fair
Satan loves a bomb scare
But he won’t scare you

Hey, sexy boots
Get on your boots, yeah

You free me from the dark dream
Candy floss ice cream
All our kids are screaming
But the ghosts aren’t real

Here’s where we gotta be
Love and community
Laughter is eternity
If joy is real

You don’t know how beautiful
You don’t know how beautiful you are
You don’t know, and you don’t get it, do you?
You don’t know how beautiful you are

That’s someone’s stuff they’re blowing up
We’re into growing up
Women of the future
Hold the big revelations

I got a submarine
You got gasoline
I don’t want to talk about wars between nations

Not right now

Hey sexy boots
Get on your boots, yeah
Not right now
Bossy boots

You don’t know how beautiful
You don’t know how beautiful you are
You don’t know, and you don’t get it, do you?
You don’t know how beautiful you are

Hey sexy boots
I don’t want to talk about the wars between the nations
Sexy boots, yeah

Let me in the sound
Let me in the sound
Let me in the sound, sound
Let me in the sound, sound
Meet me in the sound

Let me in the sound
Let me in the sound, now
God, I’m going down
I don’t wanna drown now
Meet me in the sound

Let me in the sound
Let me in the sound
Let me in the sound, sound
Let me in the sound, sound
Meet me in the sound

Get on your boots
Get on your boots
Get on your boots
Yeah hey hey

07   Stand Up Comedy (03:49)

08   Fez - Being Born (05:16)

09   White as Snow (04:41)

10   Breathe (05:00)

16th of June, nine 0-five, door bell rings
Man at the door says if I want to stay alive a bit longer
There’s a few things I need you to know.
Three coming from a long line of travelling sales people on my mother’s side
I wasn’t gonna buy just anyone’s cockatoo
So why would I invite a complete stranger into my home
Would you?
These days are better than that
These days are better than that
Every day I die again, and again I’m reborn
Every day I have to find the courage
To walk out into the street
With arms out
Got a love you can’t defeat
Neither down or out
There’s nothing you have that I need
I can breathe
Breathe now

16th of June, Chinese stocks are going up
And I’m coming down with some new Asian virus
Ju Ju man, Ju Ju man
Doc says you’re fine, or dying
Please
Nine 0-nine, St John Divine, on the line, my pulse is fine
But I’m running down the road like loose electricity
While the band in my head plays a striptease
The roar that lies on the other side of silence
The forest fire that is fear so deny it
Walk out into the street
Sing your heart out
The people we meet
Will not be drowned out
There’s nothing you have that I need
I can breathe
Breathe now
Yeah, yeah

We are people borne of sound
The songs are in our eyes
Gonna wear them like a crown
Walk out, into the sunburst street
Sing your heart out, sing my heart out
I’ve found grace inside a sound
I found grace, it’s all that I found
And I can breathe
Breathe now

11   Cedars of Lebanon (04:16)

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Altre recensioni

Di  il giustiziere

 Il disco c’è e la sufficienza è meritata.

 Le sperimentazioni e alcune trovate di Eno sono riuscite e la band è in forma.


Di  jude79

 Il Fuoco Indimenticabile non si è ancora spento ... è ritornato ad ardere maestoso come da anni ormai non accadeva.

 Unica nota stonata il primo singolo, 'Get On Your Boots', che non riflette la qualità e l’atmosfera del resto del disco.


Di  Lesto BANG

 Un album di Gran Mestiere e di leccamento di suoni, ma senza quei particolari picchi di genialità o energia.

 Mai titolo è stato azzeccato, che tradotto sommariamente suona come: 'Niente di nuovo all’orizzonte'.


Di  GrantNicholas

 Probabilmente siamo di fronte al miglior materiale di studio della band dai tempi di 'Pop'.

 Il pezzo 'Fez - Being Born' è una perla con sound studiato alla perfezione e melodia sapientemente plasmata sulla vocalità di un Bono ovviamente non più ventenne.


Di  Jokerman

 "La titletrack è uno dei più bei motivi che il gruppo irlandese abbia mai scritto."

 "'Cedars Of Lebanon', dove una leggera melodia si unisce alle bellissime parole del testo in cui Bono si immedesima in un cronista di guerra."