Già al primo ascolto si capisce che il Fuoco Indimenticabile non si è ancora spento ... e anzi è ritornato ad ardere maestoso come da anni ormai non accadeva.
Questo nuovo lavoro dei 4 ragazzi di Dublino segna una doppia svolta: sia a livello di sound che compositivo. L'atmosfera di questo disco è quella di luoghi estremi e remoti sia nel tempo che nello spazio, i cui confini sono labili e indefiniti ... spesso hanno le tonalità della chitarra di un Edge più ispirato che mai, come un pittore impressionista, si diverte a effondere dalle sue corde pennellate di note che arrivano all'anima e affascinano per la loro bellezza, talvolta si fondono con lo sfondo come nella title track insieme ai tappeti vellutati di tastiere che Lanois e Eno riescono a tessere come solo loro sanno fare.
L'inizio ("No Line on the Horizon") ha il ritmo e la tensione di una corsa come una ricerca spasmodica, un incalzare atipico che ci da la misura del cambiamento sonoro e che qualche nota di synth nel finale riesce solo a stemperare, con i segni del tempo che la voce di Bono rivela arrampicandosi pericolosamente sulle note più alte (Fez-Being Born) e allo stesso tempo disegnandoci e raccontandoci a voce bassa, immagini stupende come in "White as Snow" e "Cedars of Lebanon", quest'ultima una vera perla che ci riporta alla magia di pazzi come "If You Wear that velvet dress" insomma un'epica chiusura di album.
Pezzi come "Moment of Surrender" quasi un gospel con tappeti di tastiere e synth che ci astraggono da qualsiasi dimensione spaziale fin quasi a fluttuare come puro spirito, con un respiro sempre più ampio che il coro del ritornello enfatizza, una tensione emotiva che si ritrova anche in "Fez-Being Born" pezzo con un groove percussivo di primo ordine e quasi 2 minuti di intro solo musica... insomma la musica e la melodia è ritornata finalmente in primo piano e di questo disco più che i refrain affascinano proprio queste atmosfere. Anche l'orecchiabilità di pezzi più in stile U2 come "Magnificent", "I'll Go Crazy If I Don't Go Crazy Tonight" oppure la bellissima "Unknow Caller" è impreziosita da una ricerca sonora e da arrangiamenti che riescono ad arricchire i pezzi di nuove suggestioni senza mai appensantirli. Di questo nuovo vigore se ne avvantaggia anche il lato Rock della musica U2 pezzi come "Stand Up Comedy" e la potente "Breathe" suonano più freschi e autentici ovvero qualcosa di molto lontano da roba come "Vertigo" e "Elevation".
Unica nota stonata il primo singolo. In tutta franchezza la scelta di "Get On Your Boots" come primo singolo è, in ultima analisi, da interpretare come un'atto di fede cui la band ha voluto sottoporre i suoi fans (e non solo), aggiungo inoltre che questa canzone c'entra molto poco con il resto del disco e non solo come atmosfera ma anche a livello di qualità pura e semplice, in poche parole si è deciso di far uscire come primo singolo un pezzo che non solo è il più brutto del disco ma che non è neppure degno di farvi parte ... Mistero della fede!
In definitiva il miglior disco degli U2 dai tempi di "Pop" e forse anche oltre.
Elenco tracce testi samples e video
06 Get On Your Boots (03:25)
The future needs a big kiss
Winds blows with a twist
Never seen a moon like this
Can you see it too?
Night is falling everywhere
Rockets at the fun fair
Satan loves a bomb scare
But he won’t scare you
Hey, sexy boots
Get on your boots, yeah
You free me from the dark dream
Candy floss ice cream
All our kids are screaming
But the ghosts aren’t real
Here’s where we gotta be
Love and community
Laughter is eternity
If joy is real
You don’t know how beautiful
You don’t know how beautiful you are
You don’t know, and you don’t get it, do you?
You don’t know how beautiful you are
That’s someone’s stuff they’re blowing up
We’re into growing up
Women of the future
Hold the big revelations
I got a submarine
You got gasoline
I don’t want to talk about wars between nations
Not right now
Hey sexy boots
Get on your boots, yeah
Not right now
Bossy boots
You don’t know how beautiful
You don’t know how beautiful you are
You don’t know, and you don’t get it, do you?
You don’t know how beautiful you are
Hey sexy boots
I don’t want to talk about the wars between the nations
Sexy boots, yeah
Let me in the sound
Let me in the sound
Let me in the sound, sound
Let me in the sound, sound
Meet me in the sound
Let me in the sound
Let me in the sound, now
God, I’m going down
I don’t wanna drown now
Meet me in the sound
Let me in the sound
Let me in the sound
Let me in the sound, sound
Let me in the sound, sound
Meet me in the sound
Get on your boots
Get on your boots
Get on your boots
Yeah hey hey
10 Breathe (05:00)
16th of June, nine 0-five, door bell rings
Man at the door says if I want to stay alive a bit longer
There’s a few things I need you to know.
Three coming from a long line of travelling sales people on my mother’s side
I wasn’t gonna buy just anyone’s cockatoo
So why would I invite a complete stranger into my home
Would you?
These days are better than that
These days are better than that
Every day I die again, and again I’m reborn
Every day I have to find the courage
To walk out into the street
With arms out
Got a love you can’t defeat
Neither down or out
There’s nothing you have that I need
I can breathe
Breathe now
16th of June, Chinese stocks are going up
And I’m coming down with some new Asian virus
Ju Ju man, Ju Ju man
Doc says you’re fine, or dying
Please
Nine 0-nine, St John Divine, on the line, my pulse is fine
But I’m running down the road like loose electricity
While the band in my head plays a striptease
The roar that lies on the other side of silence
The forest fire that is fear so deny it
Walk out into the street
Sing your heart out
The people we meet
Will not be drowned out
There’s nothing you have that I need
I can breathe
Breathe now
Yeah, yeah
We are people borne of sound
The songs are in our eyes
Gonna wear them like a crown
Walk out, into the sunburst street
Sing your heart out, sing my heart out
I’ve found grace inside a sound
I found grace, it’s all that I found
And I can breathe
Breathe now
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Altre recensioni
Di il giustiziere
Il disco c’è e la sufficienza è meritata.
Le sperimentazioni e alcune trovate di Eno sono riuscite e la band è in forma.
Di Lesto BANG
Un album di Gran Mestiere e di leccamento di suoni, ma senza quei particolari picchi di genialità o energia.
Mai titolo è stato azzeccato, che tradotto sommariamente suona come: 'Niente di nuovo all’orizzonte'.
Di GrantNicholas
Probabilmente siamo di fronte al miglior materiale di studio della band dai tempi di 'Pop'.
Il pezzo 'Fez - Being Born' è una perla con sound studiato alla perfezione e melodia sapientemente plasmata sulla vocalità di un Bono ovviamente non più ventenne.
Di primiballi
Perché, volenti o nolenti, la musica degli U2 ormai è musica classica.
Un disco di specchiata onestà, tutto con uno standard alto pur senza vette di assoluta perfezione.
Di Jokerman
"La titletrack è uno dei più bei motivi che il gruppo irlandese abbia mai scritto."
"'Cedars Of Lebanon', dove una leggera melodia si unisce alle bellissime parole del testo in cui Bono si immedesima in un cronista di guerra."