AA. VV. (autori vari, various artists ecc.) è l'etichetta dietro cui si raggruppa qualsiasi disco, libro, raccolta o evento che coinvolga più nomi, generi, scene e follie assortite. Non è un artista ma una sigla che racchiude il caos organizzato delle antologie culturali, musicali, letterarie e non solo.

AA. VV. è l'abbreviazione di 'Autori Vari', usata per identificare compilation, raccolte, antologie, colonne sonore e progetti collettivi nelle pubblicazioni musicali, librarie e artistiche. Sotto questa sigla compaiono lavori dai generi e provenienze più disparati.

Sotto il nome AA. VV. si accumula di tutto: dischi cult come 'Freedom Of Choice', festival storici, antologie di scena, raccolte benefiche, colonne sonore, libri e raccolte incredibili. Si passa dal punk neozelandese alle raccolte post-hardcore italiane, dal city pop giapponese alla geopolitica, dal grindcore al folklore peruviano e oltre. Le recensioni su DeBaser raccontano storie, deliri, nostalgia, ironia, resoconti di eventi, esaltazione ed esperienze personali.

Per: Appassionati di musica e cultura pop, digger di compilation, amanti dei festival, recensori seriali e chi vuole scoprire di tutto un po' (o dare un senso alla parola 'antologia').

 Il disco è prodotto dalla neonata label tedesca City Slang per una nobile causa, ed infatti i proventi delle vendite sono destinati alle associazioni che negli Stati Uniti si battono per il diritto delle donne alla libera scelta in materia di aborto; da qui il titolo della raccolta, che è poi un brano dei Devo.

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 Il risultato alla fine è una specie di improbabile bignamino vergato da amanuensi piuttosto febbricitanti. Con una linea spezzata che ... porta da un punto A di sola ruvidezza a un punto B di scombiccherata avanguardia. Insomma quelli erano i tempi...

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Tu e AA. VV.
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