Quattro svedesi guidati dal leader Rikard Sjöblom; recensori DeBaser li descrivono come una band prog tecnica, eclettica e spesso ispirata al prog anni '70.

Dalle recensioni emergono influenze di Genesis, Yes, Gentle Giant, Camel e Zappa; musica caratterizzata da virtuosismo tecnico, suite lunghe, ecletticismo (country, blues, classica), uso occasionale di sax e momenti con growl.

Le recensioni DeBaser lodano l'abilità tecnica e l'ecletticità dei Beardfish, con forti riferimenti al prog anni '70. Sleeping in Traffic (entrambe le parti), Mammoth e The Void sono frequentemente citati come punti chiave. Alcuni recensori segnalano eccessi di virtuosismo che talvolta compromettono l'immediatezza emotiva. Complessivamente il giudizio è favorevole, con punte di entusiasmo per composizioni lunghe e suite.

Per: appassionati di progressive rock e lettori di DeBaser

 Insomma, detto tout court, siate pronti a tutto.

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 Lo so. Il nome ridicolo non aiuta (non lo è anche “La barba di Spock”, dopotutto?) ma il pesce-barba è davvero un animale notevole: lo sfoggio di tecnica non va a discapito del divertimento che sa procurare.

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 Le atmosfere zappiane sono andate, ma quelle in fondo si erano fermate al secondo "Sleeping in Traffic".

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