Claude Chabrol (24 giugno 1930 – 12 settembre 2010) è stato un regista francese associato alla Nouvelle Vague, noto per i suoi film di analisi psicologica e critica della borghesia.

Dalle recensioni emergono temi ricorrenti: l'attenzione alla psicologia dei personaggi (in particolare delle donne), la critica al mondo borghese, ossessioni come gelosia e vendetta, e l'uso di adattamenti letterari (es. A Judgement in Stone di Ruth Rendell per Il buio nella mente). Recensori citano interpreti ricorrenti come Michel Serrault, Isabelle Huppert, Sandrine Bonnaire, François Cluzet e Emmanuelle Bear.

Le recensioni analizzano Chabrol come regista attento alla psicologia dei personaggi, alla nausea della borghesia e a dinamiche ossessive come gelosia e vendetta. Stile sobrio, indagine fredda dei fatti, frequenti adattamenti letterari. Recensioni miste: apprezzamento per capacità analitica e per le interpreti, critiche a cali di coinvolgimento in alcuni lavori.

Per: appassionati di cinema d'autore, studenti di cinema, lettori interessati a noir psicologico e critica sociale

 E la salvazione passa per il bruciarsi i peli anali, non col fuoco dell'inferno, ma con una luce paradisiaca che non risparmia conati di vomito nelle concitate benedizioni.

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 C'è spesso qualcosa di indicibile, nelle donne del cinema di Chabrol, uno scarto, una marginalità rispetto alla scena, la presenza di un'estraneità radicale rispetto alla normalità della vita.

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 Il tremendo supplizio che Paul infliggerà a Nelly sembra allo spettatore la naturale conseguenza di quanto accaduto, senza vittima nè carnefice.

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