SydBarrett96

DeRango : 4,32 • DeEtà™ : 5115 giorni

Sempre se vogliamo considerarlo come un disco da "cantautore" canonico. Vabbé, opera splendida a cui sono infinitamente legato e per me indefinibile da parte del figlioccio italiano di Tim Buckley.
Il mio primo amore, l'emblema della verbosità Gucciniana. Forse il disco italiano cantautorale più completo di sempre, e poi c'è "Incontro".
De André ringrazia Pagani per le musiche. Il resto è storia.

4

Claudio Lolli • Ho visto anche degli zingari felici

Una suite progressive-jazz ispiratissima, commovente ed unica. Un capolavoro sottovalutato, ma imprescindibile. Musiche eccelse e testi favolosi.
Ci sono infinitamente legato. Title-track, Pezzi di Vetro, Pablo e Le Storie di Ieri dentro di me per sempre.
Realismo magico, come in un libro di Garcia Marquez.
Il disco più "sperimentale" del suo periodo d'oro, quello più Buckleyiano. Un album con due palle quadrate.
Il miglior Faber "cantautore", scritto quasi del tutto a quattro mani con Principe ispiratissimo.
Poesia, misticismo, filosofia e world music.
Disco impregnato di Cohen e, perché no, anche Drake. "Bene" è un tonfo al cuore, un capolavoro assoluto.
Una torbida nuvola beat-psichedelica.

12

Fabrizio De André • Non al denaro non all'amore né al cielo

Sentimentalismo favolistico. Lo adoro.
"Per quanto voi vi crediate assolti, siete sempre coinvolti".
L'apice del teatro Canzone. Doppio gigantesco.
Avanti anni Luce.
Una parte di vita, le Stanze.
Ermetico ed agro-dolce. Title-track, "Le Strade di Lei" e "Saigon".
Intenso, angosciante, riflessivo, puro. Monumento.
L'ultimo suo vero grande capolavoro world-music, scritto con un Fossati ispiratissimo.
"Vanno e vengono, ogni tanto si fermano."

21

Alan Sorrenti • Come un vecchio incensiere all'alba di un villaggio deserto

Di poco inferiore ad "Aria", ma ci suona anche David Jackson. Serenesse!
Tremendamente laica nella sua religiosità.
Chiude la splendida trilogia 72'-76', con "Radici" e le Stanze. Un perno fondamentale nel canzoniere italiano.
Il De Gregori più maturo ed "accattivante". Fighissimo.
Uno dei dischi italiani migliori di sempre, basta.
Il mio preferito dopo "Come è profondo il mare". "Futura" e "Cara" poesie.
Il più maturo dell'opaca ed ostica trilogia Roversiana. Il Motore del 2000.

28

Claudio Lolli • Disoccupate le strade dai sogni

Di pochissimo inferiore agli Zingari Felici, di cui ne fa la controparte disillusa. "Da Zero e Dintorni".
Quando è moda, è moda, anche se "La Festa" mi fa piangere.
Il più bello insieme al successivo. Rock n' Roll, armonica ed incazzatura.
Il miglior Battiato della trilogia 72'-73'. Viaggetto lisergico-psichedelico.
Incandescentemente moderno.
x1 = a*sen (ωt) x2 = a*sen (ωt + γ)
Un po' più commercialotto, ma bellissimo lo stesso.
L'ultimo del Bennato veramente pulcioso ed incazzato. "Siete o non siete i padroni della Terra?"
Più curato, più "imborghesito" musicalmente, però cazzo quanto è bello.
"Ma la voglia di vivere, che è già nostalgia, si entra in un'altra galleria." Crudo e meno raffinato, ispirato ai canti popolari, è il terzo capitolo prima della rinascita.
Folk oriental-psichedelico.
"Una settimana, un giorno", "Campi Flegrei" e "Rinnegato".
L'assolo di Radius su "Questo inferno Rosa".

41

Francesco Guccini • D'amore di morte e di altre sciocchezze

Il Guccio della maturità. "Vorrei" e "Cirano" bastano nel loro splendore.
Un disco cocente, il più sentito della sua discografia. La fine delle illusioni dopo il processo al Palalido.
Nuova aggiunta. Disco splendido, "Irene", "Canzonenonzac", "Alighieri" e soprattutto "Pesci nelle orecchie" brani favolosi. Con il tempo salirà sicuro.
Capolavoro sul viaggio. Bellissimo. Arthur Rimbaud.
L'ultimo spettacolo. Punto.
L'apice. Uno dei dischi italiani più belli degli anni 80'.
Per me il più bello insieme a "Nero a Metà".
Estremamente legato ancora alla tradizione popolare, ma ispiratissimo. Stupendo.
Funge da apripista alla per me intoccabile trilogia Battistiana. Title-Track, "L'Aquila", "La luce dell'Est" e "Vorrei, non vorrei, ma se vuoi."
Dico solo "Lo Stambecco Ferito", nove minuti di Hammilliana inquietudine pianistica.
L'Auto Targata TO.
Che Groove, porca puttana! Neapolitan Power a livelli altissimi.
Johnson e Shorter dai Weather Report.
Il Principe made in 80' che preferisco.
Rosso rubino, come una scatola di cioccolatini.
Disco Pop perfetto. Brillano su tutte "Gli Uccelli" e "Sentimento Nuevo".
"Il carretto passava e quell'uomo gridava gelati..."
Bellino parecchio dai, ce lo piazzo. Almeno per la figata della Title-Track (al Sax Enzo Avitabile) e "L'Isola che non c'è".
Una parabola sull'alienazione e sulla solitudine dell'uomo italiano medio, da parte dell'anarchico folletto della musica italiana.
Jazz, dilatato e fumoso.
"Ricoprir di terra una piantina verde sperando possa nascere un giorno una rosa rossa."
Un Principe Rock, ma allo stesso tempo molto impegnato. "Bellamore, bellamore..."
"Carmen Colon", "Tu parlavi una lingua meravigliosa" e "Merlino e l'ombra", ohibò.
Figo, figo ed ancora figo.
Scarno e crudo, registrato solo con un pianoforte ed un sintetizzatore. "Le tue Mani su di Me".
Forse l'unico un po' sottotono, però ugualmente intenso.
Secondo me 'sto disco non se lo caga più nessuno, nemmeno lui. Peccato.
Il Rock italiano (parte 2).
"Lugano Addio" basta credo.
"Campo de' Fiori" e "Piazzale degli Eroi", soprattutto.
La Title-Track è proto-Punk italiano.
Il miglior Rino finisce qui. Poi ci saranno Sanremo, Gianna e compagnia bella.
Atmosfere ingenue, sfumate e tenuemente jazzate. Un gioiellino.
Il tuo commento alla classifica

I commenti a questa classifica
  • SydBarrett96
    11 ott 14
    I primi 10 sono già in ordine, devo riordinare i titoli dalla posizione 11 in giù.
     
  • madcat
    11 ott 14
    Bella, ci starebbe bene un Paoli
     
    • SydBarrett96
      11 ott 14
      Grazie Mad. :) Di Paoli conosco poco e niente, soltanto alcune delle sue (notissime) canzoni.
    • madcat
      11 ott 14
      figurati Syd :) ti consiglio di recuperare qualche disco allora, merita, anni 70 direi il mio mestiere (tosto da trovare però) anni 80 l'ufficio delle cose perdute, anni 90 king kong i miei preferiti, ma ne ha fatti tanti altri ottimi
    • SydBarrett96
      12 ott 14
      Mad, "L'ufficio delle cose perdute" credo di averlo in vinile. :)
    • madcat
      12 ott 14
      ..! E cosa aspetti ad ascoltarlo Syd?! :D
    • SydBarrett96
      13 ott 14
      Le metto tra i miei prossimi ascolti italici.
    • madcat
      13 ott 14
      A giudicare dalla tua lista dovrebbe piacerti molto, davvero 9 grandi pezzi sia dal punto di vista musicale che testuale (per me lui è uno dei grandi poeti in musica italiani), forse è il mio preferito in assoluto di Paoli
      se ti va di andare a dare un'occhiata, ci scrissi pure una rece L'Ufficio Delle Cose Perdute - Gino Paoli - Recensione di madcat
  • hjhhjij
    12 ott 14
    Assolutamente Paolo Conte Syd :) Per il resto, e per quello che conosco, escluso Vendemmietti è ovviamente molto molto molto vicina ai miei gusti. Giusto una stronzata: "L'ultimo suo vero grande capolavoro world-music" riferito ad "Anime Salve" be, è il suo ultimo capolavoro e-basta, purtroppo, anzi è proprio l'ultimo disco (in studio). E poi dico che dovremmo entrambi approfondire la conoscenza di quell'intrigante cantautore che è Fossati, per l'appunto.
     
    • SydBarrett96
      12 ott 14
      " "Anime Salve" be, è il suo ultimo capolavoro e-basta, purtroppo, anzi è proprio l'ultimo disco (in studio)." Vabbé si, io intendevo quello comunque. :) Fossati è da ascoltare si, ma più volte mi sono stati consigliati anche i primi dischi di Finardi, con gli arrangiamenti degli Area.
    • hjhhjij
      12 ott 14
      Pure lui, è vero, anche se personalmente mi stuzzica di più il primo.
    • madcat
      14 ott 14
      beh però secondo me ci sta quel sottolineare "anime salve ultimo suo capolavoro world music" visto che raggiunge delle vette pari a quelle raggiunte con l'altro suo capolavoro world music creuza de ma
    • hjhhjij
      14 ott 14
      Si ma allora metti "capolavoro world-music" o "ultimo capolavoro" altrimenti sembra che dopo ci siano stati altri dischi in altri stili e comunque niente stavo solo cagando un po' il cazzo gratuitamente a Syd :D
    • SydBarrett96
      14 ott 14
      Grazie HJ, quando si tratta di cagature di cazzo, so sempre che sei molto generoso. :P XD
    • hjhhjij
      14 ott 14
      Ahahahahahhahahhahahaha :)
  • hjhhjij
    12 ott 14
    Ah e un'altra cosa, visto che la classifica non si limita ai cantautori veri e propri ma in generale ai "solisti" italiani (il De André da "Creuza" in poi, Battisti, il Dalla pre 1977, il teatro canzone di Gaber) io suggerirei, tanto per infilare qualche donzella e per uscire un po' di più dagli anni '70, qualcosa di Alice e Giuni Russo che meritano tantissimo.
     
    • SydBarrett96
      12 ott 14
      Alice è la figlioccia di Battiato. :D Si magari in futuro le ascolterò, perché no.
    • hjhhjij
      12 ott 14
      Si ma credo che a te piacerà molto di più nel periodo più personale/intimista, il dopo Battiato, dal 1986 in poi. Ah prova a guardare chi suona nei suoi dischi da "Park Hotel" in poi; provaci, butta un occhio a titolo informativo e poi sappimi dire :D
    • SydBarrett96
      12 ott 14
      Sapevo di uno, un certo Peter Hammill, non so. Così mi pare di aver sentito.
      Ah, comunque tra le mie priorità italiche cantautorali ci sono anche i primi dischi di Vecchioni. Però, ora come ora, sto solo ascoltando Progressive Rock italiano, New Trolls in primis.
    • hjhhjij
      12 ott 14
      Appunto, quello ne "Il Sole nella pioggia" (dove c'è una forte collaborazione anche con Juri Camisasca, un grande) ha scritto per lei e duettato con lei in "Now and Forever". Poi vabè ha suonato con 3/4 degli ex Japan (nei dischi con Richard Barbieri e Steve Jansen, dal vivo anche con Mick Karn) in "Park Hotel" ci sono Marotta e Levin e Phil Manzanera alla chitarra,,, Insomma cose così.
      Il suo autore, collaboratore e compagno fisso comunque in questi dischi era soprattutto Francesco (mi pare) Messina, oltre appunto a Camisasca ne "Il sole nella pioggia", già autore del pezzo "Nomadi" (coverizzato dal primo vecchio maestro, tra l'altro). Senza dimenticare anche Finardi, che ha scritto "Laura degli specchi" interpretata da per prima da Alice nel suo terzo disco e poi c'è la cover de "Le ragazze di Osaka". Infine la chicca, ossia una bella versione di "Blue Melody" di Tim Buckley :)
    • SydBarrett96
      12 ott 14
      "Infine la chicca, ossia una bella versione di "Blue Melody" di Tim Buckley :)" Questa dopo me la vado a sentire su youtube, giuro.
    • hjhhjij
      12 ott 14
      Basta chiedere
      Che poi per carità, questa resta sempre lassù però lo sforzo e secondo me anche la riuscita, sono da apprezzare.
  • hjhhjij
    12 ott 14
    E giuro che Lolli è tra i primi della lista :D
     
    • SydBarrett96
      12 ott 14
      Ho messo gli Zingari al quarto posto, ed anche primi non avrebbero sfigurato. :)
  • hjhhjij
    12 ott 14
    E, cosa più importante e principale, a mio avviso questi dischi sono splendidi perché tutti 'sti nomi che ci suonano, ci suonano bene e su pezzi notevoli. Questo riguarda sempre Alice, lo scrivo qui perché su non me lo fa mettere.
     
  • dosankos
    14 ott 14
    Bella, peccato manchi tutto il progr (72-75), Fortis, Jannacci, Capossela, Endrigo, Graziani e altri che hj e Mad hanno sottolineato. Come direbbe Lucio: "Comunque bella" :)
     
    • SydBarrett96
      15 ott 14
      Dos, il progressive l'ho omesso volutamente. :)
    • dosankos
      15 ott 14
      motivo?
    • SydBarrett96
      15 ott 14
      Perché avrei voluto rimanere nell'ambito "cantautori-artisti singoli", dato che ho la mezza idea di fare proprio una classifica a parte per il Progressive Rock italiano. :)
  • TheJargonKing
    19 nov 14
    Dai, tutta quella bella produzione vendittiana e neppure un Ivan Graziani. Comunque mi rimane un dubbio in merito al 96 del tuo nickname: se è l'anno di nascita come cazzo è compatibile con la tua approfondita conoscenza cantautorale. Diciamo che per essere "legati" a dischi come Rimmel, bisogna averlo vissuto in un certo periodo storico, nevvero?
     
    • SydBarrett96
      21 nov 14
      Jargon, sinceramente trovo quel Venditti pure superiore a Graziani eh. :) Non che Ivan non sia un grande, ovvio. "Rimmel" ci sono infinitamente legato perché è un disco che mi ha fortemente segnato in un periodo della mia vita.
  • hjhhjij
    19 nov 14
    "Diciamo che per essere "legati" a dischi come Rimmel, bisogna averlo vissuto in un certo periodo storico, nevvero?" O cielo, ma perché mai Jargon ? Questo secondo me sta diventando un luogo comune, comunissimo.
     
  • bluesboy94
    21 nov 14
    Un autentico manuale del cantautorato italiano.Bravo!
     
    • bluesboy94
      21 nov 14
      Ah e ti consiglio di dare un ascolto a personaggi come Paolo Conte, Piero Ciampi e Ivano Fossati, credimi meritano di esserci in questo bellissimo "elenco".
    • SydBarrett96
      22 nov 14
      Nonostante tutto, la classifica è ancora parecchio incompleta. Mi mancano ancora, oltre a quelli che hai citato tu, Graziani, Branduardi e Finardi.
  • Zimmy
    10 set 15
    Toh che bella classifica, Syd! Bellissima veramente. Certo, a costo di risultare ripetitivo (se non proprio un rompicoglioni) direi che a mio parere si nota tanto l'assenza - da colmare! - di un certo Ivano Fossati... :) E se posso fare un altro appunto mi stona un po' la presenza dei dischi del primo Battiato sperimentali: bellissimi sì, ma con la "canzone" (intesa proprio come forma-canzone) trovo c'entrino ben poco. Io avrei messo al loro posto, magari, qualche lavoro più recente tipo "L'imboscata": lo conosci? E' forse il suo album più squisitamente "cantautorale" e poi è quello che contiene "La cura" e solo per quello meriterebbe un posto in classifica! Manca pure il mio preferito di Giorgio Gaber che è "Anni affollati" (quello di "Io se fossi Dio", serve altro?!) ma anche quelli che hai inserito sono grandi dischi. Che altro? Beh, con anche l'aggiunta di qualche Vecchioni post-'70 e un pizzico di Paolo Conte sarebbe veramente la classifica perfetta! :)
     
    • SydBarrett96
      11 set 15
      Di Conte ho dimenticato di aggiungere il bellissimo omonimo del 1984. Dopo lo aggiungo. :)
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