Voto:
hjhhjij, Mi mi permetto di darti qualche dritta sui due chitarristi, Mike Bloomfield, (il mio preferito) una raccolta o live adventures... oppure the lost concert tapes... di stills senza dubbio manassas, poi ne cito altri che mi sembrano imperdibili, johnny winter il primo, vale la pena solo per be careful with a fool - Gov't Mule, Live... with a little help... - Allman Brothers, live Fillmore East - Paul Butterfield, east west, - George Thorogood, uno dei primi - Rory Gallagher, irish tour - Eric Clapton e John Mayall, bluesbreakers - Fleetwood Mac, live in Boston... questi bastano per farti un'idea...
Voto:
Per la serie i classici della storia del rock. Preferisco la prima parte del disco, con un Bloomfield ai massimi livelli, Albert’s Shuffle su tutte. Pure la seconda con Stills è buona, ma lo preferisco come autore. La recensione è scritta bene, forse un pò troppo didattica.
Voto:
ho visto di recente un'intervista a Pete Townshend che terminava con l'affermazione che probabilmente non si rendeva neanche conto di quello che stava facendo (delle grandi cose che). Lo considero uno dei più ispirati autori di sempre. Potrei ascoltare all'infinito, Behind Blue Eyes, I Can See For Miles... e altre.
Voto:
sicuramente uno dei più grandi musicisti che conosco.
Voto:
leggere la tua recensione m'ha fatto venire voglia di riascoltarli. Negli anni 70 mi piacevano abbastanza, oggi meno. Mi fanno lo stesso effetto anche i Blackfoot e Molly Hatchet. Invece i Lynyrd Skynyrd (Street Survivors) continuano a piacermi.
Voto:
m'è piaciuto il finale. Il libro non lo conosco, ma credo che Dick sia uno scrittore che adesso riceve i giusti riconoscimenti.
Gal Costa Gal
27 set 14
Voto:
la conosco perchè mi piace Caetano Veloso, non ero arrivato a questo disco, ma a canzoni come "Coracao Vagabundo" che è tra le più conosciute. Allora me lo sono andato ad ascoltare, una volta sola per ora... "Tuareg" è come dici, una fusione di bossa nova e musica araba, pare di vedere una carovana di cammelli. La psichedelia si sente in brani come "The Empty Boat" e "Meu Nome E' Gal" stravolte da arrangiamenti spiritati e frenetici vocalizzi. "Paìs tropical" si riconosce pur essendo molto manipolata anch'essa. Al primo ascolto mi pare interessante, da consigliare a chi piace la disarmonia ed il contrasto.
Voto:
conosco solo Right Down The Line, Baker Street e City to City, già può bastare per giudicarlo un bel disco. Direi che su Rafferty hai scritto quello che penso anch'io.
Voto:
era un periodo che leggevo poeti e scrittori della beat generation, "sulla strada" "jukebox all'idrogeno"... qualcuno mi consigliò Bukowski, quindi lessi Storie di ordinaria follia. Il libro mi deluse, non mi piace la sua prosa, non mi piacciono neanche le storie (con un paio d'eccezioni). Per me è sopravvalutato, ho guardato su wikipedia a quale corrente letteraria appartenesse, perchè di certo non era della beat generation. C'è scritto realismo sporco, corrente influenzata da J. D. Salinger e che annovera pure Raymond Carver. Detto che tra questi due e Bukowski non c'è paragone, per me rimane un mistero il fatto che abbia avuto successo.
Voto:
recensione troppo lunga per i miei gusti, The Kingdom non l'ho visto, ma Von Trier non m'ha mai convinto.
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