telespallabob

DeRango : 11,31 • DeEtà™ : 6310 giorni

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Secondo me dobbiamo fare una piccola specifica. Bartle ha quasi centrato il punto, ci è andato vicino. Un libro scorrevole non deve per forza essere un libro con vocaboli semplici, dipende da molto altro (a cominciare da una "piccola" cosuccia che si chiama punteggiatura). Bisogna sapere tenere vivo il lettore, saper usarla quando serve perché (almeno la penso così) è assolutamente inutile costruire un libro dove i punti sono ogni tre secondi e per finirlo ci si impiega un quarto d'ora. Così non ha senso, deve concedere che il libro venga letto in un certo modo. Non è leggere in sé, ci deve essere un minimo di lettura impostata. L'utenza che legge Dan Brown, almeno lo vedo in biblioteca, non legge poi cose molto diverse. Riscontri che hanno tutta una serie di autori condivisi. Vorrei che vengano sfatate le due peggiori leggende della lettura: la prima è che un romanzo con determinati argomenti è pesante, la seconda (che è la più grave) è che un libro scorrevole dev'essere per forza piccolino. Signori, ci sono tantissimi bravi scrittori che tirano giù le loro 900-1000 pagine ma riescono a tenerti lì e a fartelo apprezzare il libro! Quando al lavoro arrivano e mi dicono "non troppo grande, la prego" mi vien voglia di strozzarli! Anche perché poi ti capita che dicano: <<l'unico libro grosso che ho letto è "I Pilastri della Terra" di Ken Follett>>. Lì è tanto se non volano le testate
Wavves Wavvves
31 mag 10
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E se lo sapevi perché me lo hai chiesto :D (Che poi si arrabbia, a ben donde. E' una festa del cazzo, se mi avessero detto: "Mercoledì lavoriamo" non mi sarei affatto lamentato) PROT!
Wavves Wavvves
31 mag 10
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2 Giugno, festa della Repubblica Italiana (insomma, qualche "Viva la patria". Qualche corteo con tricolori e saluti romani annessi)
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E allora bisogna scoprire chi alla RAI ha comunicato l'esistenza dei libri di Don Luisito! La professionalità non è certo di questo servizio pubblico (almeno a livello televisivo, come radio già andiamo meglio)
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Serve un pizzico di volontà per capirlo e gli italiani (di residenza) non sono molto bravi in questo. Sull'aver letto il libro c'è da dire che mentre andavamo da Viboldone alla Libreria fu proprio Don Luisito a spezzare una lancia in favore di Augias. Disse che non era materialmente possibile che leggesse i libri di tutti quelli che intervista o recensisce anche perché si occupa di troppe cose.
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Sai dov'è la Rinascita? Se vuoi domani chiamo e te ne faccio tenere una copia da parte, a nome tuo (e se non la tengono te la fanno arrivare)
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@Kosmo, ancora non si capisce? Ieri c'era Report che provava a spiegarlo ma mi sono perso la puntata. Magari loro ci sono riusciti (anche se è meglio non spiegarlo l'inghippo!). Mi spiace per l'allergia, non c'è problema. @Sfascia, Messere. Cosa vuole che le dica? Si guardi l'intervista, Kosmo ha delineato bene cosa accade. E comunque aggiungo una postilla, dopo Augias è stato ospite di Fahrenheit. Don Luisito mi raccontava che lì è andata meglio visto che è stato un incontro decisamente più discorsivo e con ritmi diversi. Sarà anche perché chi lo ha intervistato lo ha anche letto il libro!
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L'Auerbach era roba di altissimo livello, un disco veramente favoloso. Di contro questo non mi convince troppo, concordo appieno con il commento Numero 1. Nulla di che, comunque.
Wavves Wavvves
31 mag 10
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Non conosco ma la recensione mi piace e m'ispira, prendo amichevolmente nota. Il disco dei Melvins una merda? La butto lì: forse è un buon segno. Non bisogna preoccuparsene per forza, come quegli altri signori che citi (la locina e Corgan). Lascialo fottere a Dio, magari manco esiste!
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Lui è un grande, cazzo! Quest'uomo merita stima (e va visto in concerto, merita di brutto), non a caso è amico di un altro tizio che se non sbaglio ha le iniziali di nome e cognome F.F. Aspetto il sür Cimmino, più competente in tema. P.S. I cosiddetti "nuovi cantautori" da uno come Chimenti devono solo prendere appunti