telespallabob

@Iside, penso proprio di no. Deciderò all'ultimo ma non credo di andarci

Due chiacchiere? Giuro che ad un certo punto sembravi sbronzo! Signori, dovevate vederlo sotto il palco come urlava, onore a lustro a lui. Comunque Live sono impressionanti, assolutamente da vedere e da conoscere. Visto che si sono rivelati anche molto simpatici

Disco evitabile? Non credo proprio. Controverso sì. Zawinul era l'uomo di carisma del gruppo, comandava lui. C'è poco da fare e gli altri o si adeguavano o se ne andavano. Ha tentato una strada diversa e ha ottenuto questo, un disco che ascolto poco e non mi è mai piaciuto appieno. Dischi fondamentali dei Weather Report? Magari ce ne fosse uno, magari ce ne fossero. Dopo ci saranno "Night Passage" ma soprattutto "8:30", soprattutto

Ringrazio gli intervenuti. @Alia, non ti devi scusare. Anzi, i vostri interventi su quello che accade a Bergamo sono molto utili perché possono fare raffronti e approfondire il discorso che ho trattato nella recensione. @Mocampo, dovrebbe essere Luca Sapio il ragazzo al quale ti riferisci. @Iside, son buono io. Ci sono andato leggero, nella tua ironia ci sono cannonate ben più violente. @Nosebleed, cazzarola! Potevi dirmelo che ci stavi anche tu, peccato. Comunque mi fa piacere che hai aderito alla raccolta firme. P.S. Piccola annotazione di servizio: questa recensione non rientra nella rubrica "I Live di Telespalla" la quale riprenderà a breve

Il disco è molto buono, parliamo di un gruppo di tutto rispetto. La recensione è discreta ma poteva essere fatta meglio

Non è puzza di delusione: è constatazione dell'aver toccato la merda. E' un film che fa schifo, pochi cazzi

Circense... leggendo la tua recensione mi ha colpito questa parola. E' evidente la valenza positiva che tu vuoi dare, a Tom Waits, alla sua opera e al suo modo di porsi sul palco però hai utilizzato la parola sbagliata. Avresti dovuto utilizzare una terminologia teatrale, probabilmente. Tutto il resto è scritto bene, con gli elementi giusti e sintetizzato alla perfezione.

E' un lavoro che segna un cambiamento evidente rispetto alla roba precedente (la copertina è il primo indizio, ascoltandolo se ne ha la conferma). Cosa dire? Per ora una delusione

A mio parere il disco migliore del C.S.I., prima di tutto per una capacità di mira verso certe ipocrisie della società che non era mai riuscita nei CCCP e per delle musiche oniriche, quasi apocalittiche e densissime di pathos. Disco immenso e recensione notevole (anche se l'ennesima, indubbiamente parlare di un album del genere non è per niente facile)

Siamo sullo Psychobilly, leggendo le poche righe della recensione (estremi per uno ZOT!). Vedrò di ascoltarlo, visto che potrei gradirlo parecchio