dosankos

Visto lunedì al cinema. 3 ore di eccessi fuori le righe infarciti di "cazzo!", "scopare!", "pompino!", "vaffanculo!"... Al di là delle volgarità gratuite, che servono comunque a rendere un'idea di ciò che abbiamo di fronte, film secondo me eccessivamente cinico, senza un briciolo di lezione di etica. Belfort da l'idea di uno che rifarebbe tutto, non ha pentimenti, non tentenna. Sputtana il mondo, il suo mondo per pararsi il culo. "Figlio di puttana", nel finale, è il giusto appellativo che il presentatore delle "lezioni di vendita", gli appioppa.

"1983" era lo spartiacque ideale posta tra il "vecchio" e il "nuovo" Dalla. Malavasi da "Viaggi Organizzati", operando in ambito anche elettronico, portò nel repertorio di Lucio innovazioni al passo con i tempi, non sempre "accettate" dagli ascoltatori. Io resto saldamente ancorato al Dalla più classico post "1983", Non esiste un album di quel periodo che mi reca noia o smarronamento nell'ascoltarlo. Il "nuovo" Dalla, mi lascia in diversi episodi l'amaro in bocca, "Bugie" e "1999", forse il dischi meno riusciti. In altre situazioni dischi che non travolgono (il cui presente "Viaggi Organizzati", "Cambio" o "Henna"), ma lasciano sparse alcune gemme scintillanti da te citate nell'ultimo paragrafo o la stessa "Washington". Dalla, come Battisti, Battiato e pochi altri erano musicalmente avanti un lustro rispetto ad altri artisti, quella loro voglia di sperimentare, che fa levare il cappello, ma non sempre consente a tutti noi, vuoi per questioni di gusti, vuoi per sensazioni, di recepirne il valore. Comunque ottima recensione e complimenti per aver menzionato la chicca "Angeli" con il troppo spesso (sigh) dimenticato Lauzi.

Ho molta roba in vinile anch'io di Eugenio. I primi lavori al limite dell'eccelso, in collaborazione con gli Area, e con degli arrangiamenti sublimi. L'ho un po' perso di vista. Rimedierò.

Sorrentino non è andato più in là de "La Dolce Vita". L'ha semplicemente adattata ai giorni nostri, sviscerata e messa su un piatto. Ed è quella la vera merda colata sopra quel piatto: la dolce vita fittizia degli anni duemila.

Chapeau per il ripescaggio. Disco e artista incastonati ora e per sempre nella bacheca dei migliori trofei.

Stanno tanto sui coglioni ma i giovani e vecchi congedanti iscritti alle Associazioni Nazionali sono tra i primi volontari civili (e sottolineo "TRA" non "gli unici" ad esser presenti, attenzione, so per certo anch'io che partecipano molte altre associazioni di volontariato) che accorrono durante terremoti, alluvioni e quant'altro senza beccare una lira. Io sono alpino in congedo, orgoglioso di aver prestato servizio (tenendo conto che scelsi di fare il carrista), quando posso vado alle adunate nazionali e mi diverto anch'io a cantare e bere, ma soprattutto a conoscere una nuova città (che ogni anno viene selezionata). 5 a te e ai gloriosi canti degli alpini!

Lodato sia il vostro fancazzismo...

Riba hai scritto recensioni straordinarie. Cippiace le tue recensioni, qui non si tratta di snobbismo, ma hai affrontato un pilastro della letteratura del 900, in modo troppo confidenziale e sciolto, come se stessi dando con una mano, una pacca sulla spalla al bisnonno novantottenne, con conseguente lussazione della clavicola e con l'altra una palpata di culo al Dalai Lama.

E' da parecchio che vedo qua e là codesti cofanetti. Ero personalmente attratto da quello della stagione 1975-76 alla Bussola di Viareggio, accompagnato in tournée, se non erro, dai New Trolls, ma non l'ho ancora reperito. Questo non ho capito se è una riedizione del doppio "1991 concerti" già pubblicato appunto nel 1991 e biologicamente partorito dal tour dell'album "Le Nuvole", oppure è un capitolo a se... Ma credo si tratti proprio di quello. Quindi 5!