Voto:
si si, per me cantante va bene, ma qualcosa non va? Ti trema la voce, ma hai la fronte imperlata? Ti sento spaventato, timoroso. Di che hai paura snes?
Tranquillo,
"stasera ho trovato il giusto tono...
...sono buono"
Voto:
non sono daccordo con chi dice che Battisti fosse un interprete e non un cantautore (snes). Interprete è chi interpreta canzoni altrui, sposando temporaneamente un repertorio altrui. Battisti cantava canzoni che erano sue, nonostante il fatto che i testi li scrivesse un paroliere (prima Mogol, poi la moglie, poi Panella). I parolieri erano "al suo servizio" e gli sottoponevano testi che lui faceva propri a tal punto da divenirne quasi un "secondo autore". Acqua azzurra acqua chiara o non è francesca sono in tutto e per tutto canzoni di Battisti, e il fatto che i testi fossero scritti da altri, in questo caso, è del tutto accessorio. Insomma, era un cantautore con la particolarità che i testi erano scritti da altri. Il cantautore cammina sul proprio territorio artistico, l'interprete percorre per un tratto un territorio altrui, poi ne esce e ritorna a casa sua. In questo senso, interprete per eccellenza potrebbe essere una Mina, che cantava i Beatles o le canzoni napoletane. Non esistono dischi come Battisti canta i Beatles o Battisti canta Brasil. E non riusciamo neanche a immaginarceli, e questo esattamente perché non era un interprete.
Quando l'interprete Mina ha cantato Battisti, ha cantato canzoni scritte da Mogol. Ma era sempre Mina che interpretava Battisti.
Una disamina accurata e appassionata. La trovo ben fatta. Bravo.
Voto:
una cosa bella di Debaser è che a 54 anni, con una collezione di oltre 6000 dischi, qui dentro ancora riesco a trovare angoli di musica inesplorati.
La prima parte del percorso di Eddie Rosner, fuggito dal nazismo e finito nelle grinfie dei comunisti di Stalin, riabilitato dopo qualche anno di Siberia, è simile alla storia di molti nati nel posto sbagliato al momento sbagliato.
La seconda parte invece è più particolare. Molto sfortunato direi. La fine in solitudine in una stamberga di Berlino è veramente triste.
Lector, mi piace pensare a te come ad un amico, anche se non ci conosciamo veramente. Sai raccontare tante cose interessanti, e lo fai bene. Tra l'altro sei uno dei pochi in grado di scrivere bene senza pavoneggiarti dei cazzi tuoi come fanno molte delle "migliori penne di Debaser" (le virgolette stanno a conferire un risvolto ironico). Di questi tempi, oltre al covid pare imperversi una pandemia di egocentrismo senza precedenti. Chissà poi perchè.
Complimenti, da te ho molto da imparare.
Voto:
il poliedrico bassista, il Re Cremisi, l'apripista... JonnyORiley87, hai scritto una recensione tradizionale che più tradizionale non si può.
Per me, che amo Robert Fripp da 35 anni, questo disco non è il massimo, ma lo standard di Fripp è talmente alto che anche un disco modesto dei King Crimson è comunque qualcosa degno di massimo rispetto.
Disco da 3 stelle e mezzo, recensione da quasi 4 stelle, insomma, mi associo ai voti di dsalva, 4 e 4 e non se ne parla più.
Voto:
mi ricordo che Illinoise mi era piaciuto parecchio.
Mi viene in mente una frase che Raffaele Cutolo disse parlando di un suo collaboratore pluriassassino sanguinario (soprannominato "O Animale"): "...lui è fatto così, è un ragazzo sfortunato, ma se tu vai sulla sua strada, lo trovi".
Sufjan Stevens fa da sempre quella roba lì, e ai tempi di Illinoise la faceva anche bene, ora non saprei.
Se vai sulla sua strada, Stevens lo trovi. Ma mica sei obbligato.
Se te le vai a cercare, poi non lamentarti dei testicoli sfracellati.
Voto:
bella pagina intrigante. Il periodo sperimentale di Patti. Devo approfondirla questa cosa.
Queen Innuendo
22 mar 20
Voto:
ammetto che sono confuso. Prima l'ho preso sul serio, poi mi sono convinto che è un fake. Ora vedo che sta cercando di correggere le mancanze.
Certo che se è un appassionato giovanissimo e non un fake merita incoraggiamento (e non commenti come quelli che io stesso gli ho riservato. Se non è un fake mi dispiace sul serio).
Per ora sono un pò confuso. Lo spazio di possibile miglioramento è immenso e sarebbe bello se Debaser fosse, per questo giovine, una palestra dove esercitarsi a scrivere bene di musica e altre cose che ama. Per noi sarebbe un onore e un nuovo senso a questo posto (cosa che non guasta, visto il covo di "gatti acidi" - per citare G - a cui assomiglia sempre di più). Non sono ancora del tutto convinto, però vediamo come procede.
Voto:
grande Steve Hackett. E' lui e il suo stile inconfondibile che mi hanno fatto amare i Genesis. La sua dipartita è stato un duro colpo per il gruppo.
Comunque, col tempo è molto cambiato. In ogni caso mi piace molto anche adesso.
Ottima recensione.
Voto:
stasera noterai una certa allegria a casa, con mammà e tua sorella tutte contente
Voto:
Game Over
t'hanno sgamato, povero fesso
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