Voto:
Errata corrige: "*non* siano i posti ideali"
Voto:
@MissBlinky: se cerchi le composizioni strutturate è naturale che il grindcore, e tantomeno il noisecore siano i posti ideali dove trovarle.
In ogni caso, sì, il fatto che sia arduo anche solo rintracciare un riff memorabile in alcuni loro lavori non è necessariamente un pregio, ma il succo della faccenda non sta di sicuro in questo aspetto.
Voto:
Che figata i Melt Banana! Sono unici, e un gruppo per pochi davvero. Questo lo ricordo poco, ho apprezzato di più i loro lavori più "maturi", ma la recensione non mi sembra male, nonostante condivida poco le considerazioni generale sulla band. Non è certamente roba seria, ma mi ha lasciato qualcosa eccome.
Voto:
Recensione niente male, esaustiva e ben scritta, a parte qualche periodo un po' forzato. Dal disco mi aspettavo molto di più, specialmente in virtù della presenza di un peso massimo della musica estrema come Derek Roddy, invece molto è riproposto di quanto già appariva negli ultimi lavori, in maniera non sempre ispiratissima e a tratti esagerata; sarebbe un 3,5 tendente al 4. L'impatto sonoro di Temple Of The Morning Star, coeso pur nella sua schizofrenia, è lontano.
Voto:
"Ma quello che è peggio e che i chitarristi hanno una creatività pari allo zero, addirittura i riff di due canzoni inserite nel disco, "Going away to college" e "Mutt" (colonna sonora del primo American Pie) hanno due riff identici o quasi, davvero penoso. Provate ad ascoltare l'inizio delle due canzoni e vedrete."
Mai sentito parlare di punk-rock? Prova un po' a ripescare i Ramones e vedi quante modulazioni e armonie a 4 voci facevano..citi poi gruppi che di creativo e/o vario hanno ben poco. Consiglio maggiore obbiettività e toni meno drastici.
Voto:
Ottima recensione che mi vede però dissenziente su alcuni punti fondamentali: non credo che si tratti di un capolavoro imprescindibile, semplicemente di un gran disco che ha influenzato molto, si protrae meravigliosamente nota dopo nota ma non possiede certo il dono della sintesi, e può senza dubbio stancare. Ciononostante, il mio è un 4 tendente al 5 su entrambi i fronti.
Voto:
Sì, pur trattandosi di avanguardia e underground che più non si possa, rimane inequivocabilmente attitudine punk la loro, sono decisamente meritevoli di stima, oltre che di ascolto. Ho apprezzato la digressione sulla fenomenologia del grindcore e la distinzione con il resto della musica estrema, ma l'ho trovata un po' fuori posto in una semplice recensione come questa. Inoltre personalmente non amo toni troppo entusiastici e/o troppi parallelismi con l'esperienza personale e riferimenti alla medesima, dopotutto una critica dovrebbe perlomeno aspirara ad essere più oggettiva possibile. Dave Witte, se è quello che mi ricordo, è un benemerito dell'attuale scena underground oltre che musicista eccezionale (oltre ai già citati, menzionerei il suo contributo ai Melt Banana).
Voto:
Mi associo alla pioggia di 1.
Voto:
La rece non sarebbe male, ma: ci sono degli errori ortografici, per quanto al recensore poco importi, influenzano la lettura, e si tratta di uno dei pochi criteri semi-oggettivi per valutare uno scritto, quindi perchè non tenerne conto? Inoltre sembra sia stata scritta ponendo più attenzione all'effetto estetico che ai contenuti..evito di mettere voti per via della mia scarsa competenza in materia pasoliniana.
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