POETA BELVIO (Gastone Lomazzi)

Che vuol dire oggi, essere un poeta bèlvio?
Forse che siamo tutti insolzati?

Un'ala sbrilluccica. Voli di libellule solcano la grippia.
Astagalo tibetano? O piuttosto la fonci?
Laggiù, il dolce strubire dell'Aurora.
E decani di arzette involute sull'onda dell'olce.

Ricorda la frase dei padri:
le frasi che insubero oddora.
A buon lostumbo, non t'arraccare.
A poeta bèlvio, doppia garzana.


STELLA FILANTE
(Gastone Lomazzi)
(Per S.)

Putrella tu,
dolce fiore zòmpico
velastre balugini
nella terra di miedo.

Nei tuoi occhi la fùlpia
di stagioni parsate
I capelli rispendono
una musica svarsa.

Vàgasi il nibbio e l'altana,
vàgasi i lurchi e la sombra
Oh! Rabidi nustri, occhiata di tònfola!
Berresti un simpio con le malli valtate?
Purresti una senzia?
Quante volte, il dùmbilo?

Sebbene flòrimi,
tompi.
Con vaste fùlcili,
essìa.

Comunque grazie,
della dolce verbezza.


GRANZEVOLA (Elia Manzacchi)

Granzevola
guscio rosa, carni tiepide
dolceamaro nello stomaco
Eppur sei tu, Granzevola

Granzevola
una vita quasi màdida
quante cose ci accomunano
Eppur sei tu, Granzevola

Granzevola
questa pasta non ti merita
queste chele non mi garbano
Eppur sei tu, Granzevola

Granzevola
digerirti è quasi lùdico
una storia molto fragile
Eppur sei tu, Granzevola

Granzevola
poco burro, molto sedano
accoglienza molto tiepida
per me e per te, Granzevola.


PAURA SULLE VENTITRE (Gastone Lomazzi)

Esprimere Svagati Impèrvuri Di Caccia Ottana Con Bolse Fràngiple.
La Folza, Calcata In Trèbice, Suppa Si Pone Verso Colde Màdide.
Vengano Doppie Grazane, Pulesse Tiepide, La Bischia In Pòndulo!
Venga La Bissa Che Frongia, Venga Il Posillo Più Complice, Ecco La Purvia!
Ribidàn Ribidàm, Non Si Scappella Un Ostrico, Rifondere A Quattro Evvìa.
E Tu? Cùgliati Il Bisolzo, Federino Spàrrulo! Non Vedi Più La Biccia?
Asinbobato, Un Poco Frèmpulo, Doppie Risonde Irte Di Pùrruli.
Pega La Cuperna, Via! Salta La Sombra, Recita Lo Spalmo, E Struffati!


MATTINA (Bustaffa)

Ho visto
cose buone
in una tazza
ricamate
di belle speranze
sopra il vaso
dentro il viso
eppure rose
tabula rasa
sogni resi
al legittimo proprietario.


VITA (Bustaffa)

Guardo la luce
e la luce non mi guarda.
Guardo i colori
e colori vanno via.
Guardo le donne
e le donne, forse.
Guardo mio figlio
e mio figlio è ormai mio padre.
Come passa il tempo
quando ci si diverte.
Chi l'avrebbe mai detto?
E' già ora di morire.


DUBBI (Bustaffa)

Sono perfettamente conscio
Mi rendo perfettamente conto
E' assolutamente evidente
Non c'è ombra di dubbio
Che qui non ci piove!

Peccato, però.


ORDINE E DISCIPLINA (Bustaffa)

Sotto i miei piedi ci sta il tappeto
Sotto il tappeto ci sta il pavimento
Sotto il pavimento ci sta la terra
Sotto la terra ci stanno i morti
E sotto i morti, ci stanno i vivi.


IO FLAMPO (E.Manzacchi - G.Lomazzi)

La spazzatura fresca del mattino
l'odore che si spande piano piano
il water che non scarica
mio figlio non comunica
ha in mente solo Monica, quella maiala...

Un vecchio che s'arruffia su un bambino
la palta che ho pestato stamattina
la bella che sorriderà
la balla che non passera
la bolla che poi scoppierà
per questo e quello che verrà...

Io flampo
i piedi in tasca e flampo
le carie in bocca e flampo

Per chi mi struffa, flampo
baguette in testa e flampo
mi sparo in panza e flampo

per chi mi strufferà...
Voglio struffare, sempre struffare...

Il sole che nel cielo spunta fuori
gli stronzi del tuo cane in mezzo ai fiori
e siamo solo a martedì
ma più sfigati di così
quest'anno pure in serie B, di male in peggio...

Un gatto morto steso sul poggiolo
un pirla che cammina tutto solo
il sole che tramonterà
la notte che si insinuerà
mi sento come la Carrà
per questo e quello che verrà...

Io flampo
orecchie in bocca e flampo
la pelvi duole e flampo

Per chi mi struffa, flampo
la biacca in volto e flampo
il ciccio in tasca e flampo

Per chi mi strufferà...
Voglio struffare, sempre struffare...


MUSICA BELVIA NEL CIELO
(zaireeka)

Le note fartano l'inviolino
come la sviolante antarcica
le ultime fole dei miei sogni.
Tutto armonizza il cielo.
La nuvola a forma di cuore
il cuore a forma di sole.
Commossa nel giorno che sventola.


LA PAURA
(Bustaffa)

La paura
molto dura
è la cura
più sicura.
La paura
è cultura.
Spesso è pura.
Sei insicura?
Ma la cura
più sicura
alla paura
è la paura.


CONSECUTIO TEMPORUM (Bustaffa)

Vediamo quello che si può fare.
Facciamo quello che si può vedere.
Viviamo ciò che si può supporre.
Supponiamo ciò che si può piangere.
Amiamo ciò che si può vivere.
Moriamo ciò che si può amare.



















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I saluti che quest'utente ha voluto ricevere
  • Eneathedevil
    13 lug 20
    Poeta, che fine ha fatto? Non è che a furia di insistere, è finito anche lei a struffarsi?
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