Ben sintonizzati su #radiocapish

Quest'oggi vi proponiamo alcuni dei primi lavori del DJ di Sapporo Kuniyuki Takahashi, ristampati in due raccolte da Music from Memory nel 2018 col titolo "Early Tape Works (1986 - 1993)".

Buon ascolto!

youtube.com/watch?v=ZOBAQkH2Wuk
Kuniyuki Takahashi - Day Dreams
Kuniyuki Takahashi - You Should Believe
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Quest'oggi vi proponiamo un classico: il "Live '75", unico prodotto musicale dell'effimero collettivo "Telaio Magnetico", composto da Juri Camisasca, Terra Di Benedetto, Franco Battiato, Mino Di Martino, Lino Capra Vaccina, Roberto Mazza e Vincenzo Zitello.

Buon ascolto.

TELAIO MAGNETICO - LIVE 1975
Il 25 marzo a Pietroburgo accadde un avvenimento molto strano. Il barbiere Ivàn Jakovlèvič, abitante sulla Prospettiva Voznesènskij (il suo cognome è andato perduto e nient'altro risulta dalla sua insegna, dov'è raffigurato un signore con una guancia insaponata e c'è la scritta: «Si cava anche sangue»), il barbiere Ivàn Jakovlèvič dunque si svegliò abbastanza presto e sentì odore di panini caldi. Sollevandosi un poco sul letto, vide che sua moglie, una signora abbastanza rispettabile cui piaceva molto bere caffè, sfornava dei panini appena cotti.

«Oggi, Praskòvija Osìpovna, io non prendo il caffè,» disse Ivàn Jakovlèvič, «vorrei invece mangiare del pane caldo con la cipolla.»

(Ossia, Ivàn Jakovlèvič, avrebbe voluto l'uno e l'altro, ma sapeva che era assolutamente impossibile esigere due cose alle volta, perchè Praskòvija Osìpovna non amava per nulla simili capricci.)

«Che questo scemo mangi pure il pane; per me è meglio,» pensò fra sé la consorte, «così resterà una porzione in più di caffè.»

E gettò un panino sul tavolo.

Per decenza Ivàn Jakovlèvič si mise il frac sopra la camicia e, sedutosi a tavola, prese del sale, preparò due teste di cipolla, impugnò il coltello e, assunta un'espressione ispirata, si accinse a tagliare il pane. Tagliato il pane a metà, gettò un'occhiata nel mezzo e, con suo stupore, vide qualcosa che biancheggiava. Ivàn Jakovlèvič la sfrugacchiò cautamente con il coltello e la tastò con un dito:

«Solido?» disse fra sé, «cosa può essere?»

Ficcò dentro le dita e tirò fuori un naso...

(trad. it. di Pietro Zveteremich, pubblicata per Garzanti)

Per farmi perdonare della scelta, @[odradek], ti allego questo: Teoria e prassi in Landolfi traduttore dal russo - Tommaso Landolfi
Oggi va di moda dedicare cose a @[IlConte], quindi mi accodo.
Duran Duran - Hungry like the Wolf (Official Music Video)
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Il quale mondo bislacco Cat Stevens e i Can possono andare mano nella mano? Il uno dei film più belli degli anni '70: "Deep End" (tradotto magnificamente come "La ragazza del bagno pubblico") del polacco Jerzy Skolimowski, il quale vede appunto, nella colonna sonora, "But I Might Die Tonight" di Cat Stevens e "Mother Sky" dei Can.
Per chi fosse curioso, in un altro film molto bello di Skolimowski, "Le Départ" (1967), con un giovane e stronzo Jean-Pierre Léaud, la colonna sonora originale, composta da Krzysztof Komeda, era suonata, fra gli altri, da Gato Barbieri e Don Cherry. Già che ci sono, vi metto anche questa.

Buon ascolto.

But I Might Die Tonight
Mother Sky
Le Depart (OST by Krzysztof Komeda)
Casa Di Legno - Bachi Da Pietra
Ofelia

Stamattina mi sono svegliato così. Male.
Buongiorno
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Come appendice, spero gradita, della nostra rubrichetta estiva sul Jazz nel cinema Noir, vi proponiamo, quest'oggi, la colonna sonora suonata da Quincey Jones & Orchestra (n. 1933) del film di Sidney Lumet (1924 – 2011) del 1964 "L'uomo del banco dei pegni" (The Pawnbroker).

Buon ascolto!

Main Title: The Pawnbroker
Harlem Drive
The Naked Truth
Death Scene
Franco Battiato - Voglio vederti danzare

- Cosa sei venuto a fare?
- A fermare la latinizzazione della lingua araba.
- (annuendo): Grazie.
Qui piove, forse anche in Antartide.

Penguin Cafe ∴ Cornelius - Umbrella EP
Questione capziosa ed oziosa, ovverosia questione da capish, che, spero, non mancherà di interessare gli spaccatori indefessi di capelli.
Le periodizzazioni storiche, tanto nel dettaglio quanto nel generale, sono convenzionali, si sa. Ma accade talvolta che un fatto storicamente riscontrabile sia, a torto o a ragione, considerato come uno spartiacque.
Ora, vorrei portare alla vostra attenzione un fatto, apparentemente insignificante, che però, a ben vedere può esser considerato un vero e proprio spartiacque nella produzione musicale di Battiato: la collaborazione con Sgalambro, iniziata nel fatidico 1995 e terminata soltanto per sopravvenuta morte di quest'ultimo.
Sebbene, certo, le opere interessanti del periodo Sgalambro non manchino (Gommalacca e Dieci stratagemmi su tutti), mi sembra di poter sostenere, non senza ragione, che collaborare con Sgalambro sia stata, per il buon Francuzzo, un naufragio.

Attendo vostri graditissimi pronunciamenti in merito alla tendenziosa questione,
Cari saluti a tutti.