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DeRango : 1,60 • DeEtà™ : 6892 giorni

 De Palma è il più dotato sul piano prettamente tecnico - grazie a una assoluta padronanza della fotografia, del montaggio e dell'uso della macchina da presa.

 Vestito per uccidere rappresenta un'opera equilibrata e avanguardistica sotto il profilo formale, ed al contempo pienamente godibile dallo spettatore.

La recensione esalta Vestito per Uccidere di Brian De Palma come un thriller tecnico e avanguardistico, con una regia impeccabile e una narrazione coinvolgente nonostante una trama semplice. Il film fonde abilmente elementi noir e psicologici, supportati da una fotografia raffinata e dal cast di qualità. Le scene chiave, come il piano sequenza nel museo e l’inseguimento nella metropolitana, offrono tensione e atmosfera unica. Un'opera equilibrata, emblema dello stile di De Palma negli anni '70-'80. Scopri il fascino tecnico e narrativo di Vestito per Uccidere, un thriller cult che non delude.

 "Cane di paglia di Sam Peckinpah ci invita a riflettere sul crinale che separa cultura e natura, ragione da violenza, autocontrollo da sfogo distruttivo."

 "A distanza di quasi quarant'anni dal suo uscita, 'Cane di paglia' può essere visto come film reazionario, fascista e antifemminista, oppure come crudo e disperato realismo."

La recensione analizza profondamente 'Cane di paglia' di Sam Peckinpah, sottolineando il conflitto tra cultura e natura, ragione e istinto, che culmina in una violenza disperata. Viene esplorata la complessità psicologica del protagonista e il ruolo ambiguo della violenza sessuale che scatena la trasformazione personale. Il film viene visto sia come un crudo realismo sia come soggetto a critiche reazionarie, mantenendo vivo il suo fascino storico e drammatico. Scopri il lato più oscuro e complesso di Cane di paglia con questa recensione approfondita.

 E' un film di autentico svago con qualche riflessione filosofica, che ti viene in mente qualche giorno dopo.

 Alla fine l'ho visto tutto: quando è finito, non mi sentivo né migliore né peggiore di prima, né più intelligente o colto. Ma più rilassato sì.

La recensione descrive 'I Fantastici 4' di Tim Story come un film di supereroi senza grandi pretese, ma divertente e capace di offrire qualche spunto di riflessione. Non raggiunge la profondità o la qualità di altri film del genere, ma resta un efficace intrattenimento con un cast modesto e massiccio uso di effetti speciali. Il cattivo di turno, Dr. Doom, è delineato in modo stereotipato ma funzionale alla trama. In definitiva, il film rilassa senza cambiare significativamente lo spettatore. Guarda 'I Fantastici 4' per un intrattenimento leggero con qualche spunto di riflessione.

 «Zodiac parla in ultima analisi della eterna ricerca della verità e di come essa sconvolga, ma anche stimoli, le nostre esistenze.»

 «Il terrore non viene imposto dal dettaglio truculento, ma dal volto dei malcapitati, con un effetto angosciante mai provato da anni.»

La recensione mette in luce Zodiac come un thriller che va oltre il genere, focalizzandosi sull'impatto psicologico della ricerca della verità da parte degli investigatori. Fincher ricostruisce fedelmente le indagini del serial killer Zodiac nella San Francisco degli anni '70, restituendo un’atmosfera realistica e coinvolgente. Nonostante alcune lentezze, il film mantiene alta la tensione e offre scene agghiaccianti senza eccessi di violenza grafica. Un'opera imperdibile per appassionati di mistero e cinema di qualità. Scopri il thriller cult che svela il lato oscuro della verità con Zodiac di David Fincher!

 Questo brutto ed inguardabile film... è espressione di un duplice mistero, mistero che tocca le esistenze del suo regista e della sua protagonista.

 Ecco come un mero esercizio di stile, vacuo o privo di contenuto... può diventare... l’occasione per uno sguardo più profondo sul mondo e su noi stessi.

La recensione condanna 'Così fan tutte' di Tinto Brass come un film brutto e senza valore artistico. Tuttavia, propone una lettura più profonda, interpretando il film come un riflesso del dualismo tra sensualità e spiritualità, tra istinto e razionalità. Viene evidenziato il contrasto tra il regista provocatore e l'attrice Claudia Koll, la quale poi ha abbracciato una dimensione più spirituale. Nonostante la qualità scarsa, il film stimola una riflessione sul senso dell'esistenza e delle relazioni. Scopri una recensione critica e profonda su 'Così fan tutte' di Tinto Brass.

 Il film non è affatto invecchiato, ed appare, semplicemente, ed ineffabilmente, bello.

 The Goonies celebra l’incosciente spirito d’avventura degli adolescenti, la loro inventiva e la capacità di essere gruppo.

La recensione celebra The Goonies come un classico intramontabile, capace di trasportare spettatori di tutte le età in un'avventura emozionante. Il film, diretto da Richard Donner e prodotto da Steven Spielberg, racconta la storia di un gruppo di ragazzini alla ricerca di un tesoro nascosto. La trama avvincente, l'ottima scenografia e un cast di giovani attori ben scelti ne fanno un film ancora attuale e coinvolgente. Un mix di tensione e comicità che rilassa e affascina senza lasciare spazio alla nostalgia fine a sé stessa. Riscopri l'avventura senza tempo di The Goonies, un classico per tutte le età!

 Antonioni è il poeta dell’incomunicabilità, il cantore dell’impossibilità dell’individuo di dare un senso compiuto alla realtà.

 Che me ne frega del fotografo di 'Blow Up' che non capisce cosa ha visto in una fotografia...

La recensione presenta un dialogo ironico tra due personaggi con visioni opposte su Blow Up di Antonioni: uno esalta la profondità artistica e la complessità del film, l'altro lo trova noioso e distante dalle esigenze di semplice intrattenimento. Emergono temi come l'incomunicabilità, la percezione della realtà e il contesto culturale degli anni '60. Il voto finale è sospeso, riflettendo la natura ambivalente dell'opera. Scopri l'ambiguità di Blow Up e confronta le tue impressioni con questa recensione.

 Le scene dei delitti sono, a mio avviso, fra le più belle e tese di tutta la carriera del nostro.

 Il film merita non tanto di rivalutazione, quanto di uno sguardo maggiormente approfondito sui suoi pregi, oltre che sui suoi difetti.

Il Gatto a Nove Code è il secondo film della trilogia argentiana degli animali, un thriller urbano caratterizzato da un intreccio complesso e scene delitto memorabili. Nonostante sia stato spesso sottovalutato, il film merita attenzione per la sua costruzione razionale e l'ambientazione torinese. Il cast è efficace e l'atmosfera oscura è ben resa. Alcune criticità emergono nella frammentarietà della trama e nella minore presenza del fascino irrazionale tipico di Argento. Complessivamente un'opera valida, da riscoprire. Scopri il thriller torinese di Argento e rivivi un giallo cult da riscoprire!

 Inferno sarebbe il manifesto programmatico di una estetica della violenza senza necessità di raccontare una storia.

 Inferno non debba essere apprezzato tanto come film di genere, ma come film autoriale, una riflessione sulla paura e sulla violenza.

Inferno di Dario Argento è il secondo capitolo della trilogia delle Tre Madri, noto per il suo stile visivo espressionista e la trama frammentata. Film sperimentale e discusso, presenta un abbandono delle narrative convenzionali a favore di un'estetica della violenza e del mistero. Sebbene non abbia avuto successo commerciale, resta un'opera unica nel panorama horror italiano, apprezzata soprattutto dagli appassionati del genere e del regista. La recensione invita a vederlo come un film autoriale più che come un semplice thriller. Scopri il visionario Inferno di Argento, un cult imperdibile per gli amanti dell'horror d'autore!

 Ferreri era una specie di protestante senza Dio, di apostata senza religioni alternative.

 La nostra società come un Titanic che viaggia speditamente verso l’iceberg, senza ancore di salvataggio.

La recensione rende omaggio a Marco Ferreri, regista anticonformista e sottovalutato, attraverso il suo film Non Toccare La Donna Bianca. Questo western atipico e satirico ambienta una Parigi surreale trasformata in una moderna Little Big Horn. Con un cast eccellente, il film esprime una critica feroce e ironica alla società contemporanea, accompagnata da un umorismo nero e una recitazione volutamente sopra le righe. Scopri il cinema provocatorio di Marco Ferreri con questo cult imperdibile!

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