mementomori

DeRango : 6,96 • DeEtà™ : 6880 giorni

 La bellissima title-track, una struggente “doom-ballad” che si candida fra le cose migliori mai prodotte dalla band.

 Di Donato non è certo un virtuoso delle sei corde, ma è abile nel cambiare repentinamente atmosfera e strisciare con la grazia di un elefante lungo le lande estese di una musica paesaggistica e dal forte impatto visivo.

La recensione analizza 'Golgotha', sesto album di The Black, progetto di Mario Di Donato. L'opera unisce doom metal, atmosfere sacre e un forte legame con l'arte pittorica dell'artista. Nonostante alcune discontinuità, il disco risulta coeso e rappresenta uno dei migliori lavori della band, con testi in italiano e latin, brani originali e cover. L'album si distingue per la sua intensa carica progressiva e la capacità di evocare sentimenti apocalittici e profondi. Ascolta Golgotha e immergiti nell’oscurità artistica di The Black!

 Nighttime Nightrhymes è in fin dei conti un buon album di folk apocalittico, onesto, sentito, appassionato.

 Un'intima passeggiata nei boschi, una manciata di ballate rischiarate dalla sola luce della luna e riscaldate dal crepitante falò.

Nighttime Nightrhymes è il debutto del progetto folk apocalittico di Kim Larsen, caratterizzato da profonde ispirazioni nordiche e atmosfere intime. L'album mescola melodie acustiche con un cantato sussurrato, raccontando la fine di una tradizione scandinava. Pur senza brillare per originalità, si distingue per convinzione e cura esecutiva. Un lavoro ideale per appassionati di folk riflessivo e mitologie antiche. Scopri le atmosfere intime e mitologiche di Nighttime Nightrhymes, emozionante esordio folk.

 "Questo lavoro sa cogliere e riorganizzare gli elementi che nel tempo hanno caratterizzato le varie uscite discografiche."

 "Gravitoni è un album celebrale, freddo, ostico, che lascia ben poco spazio all’orecchiabilità."

La recensione mette in luce 'Gravitoni', album del duo finlandese Pan Sonic, come un'espressione estrema e raffinata di minimalismo elettronico. Tra pulsazioni oscure e stratificazioni sonore claustrofobiche, Vainio e Vaisanen confermano la loro leadership nel panorama dell'elettronica sperimentale. Il lavoro è freddo e cerebrale, ma capace di coinvolgere gli appassionati più esperti, culminando nel potente brano 'Pan Finale'. Immergiti nell'universo sonoro oscuro e minimal di Gravitoni, ascolta ora Pan Sonic!

 Jerome Reuter resiste alla grande, assestando l'ennesimo colpo vincente della sua carriera.

 Nos Chants Perdus è l'album del buio: il buio di una notte calda, avvolgente, che custodisce i segreti più reconditi dell'anima.

L'album Nos Chants Perdus di Rome rappresenta un trionfo di maturità artistica per Jerome Reuter, segnando un passaggio verso un sound personale e profondo. Con la produzione attenta di Patrick Damiani, l'opera si distingue per atmosfere notturne e intime ballate che abbandonano le influenze precedenti. La recensione evidenzia l'evoluzione del progetto, la solidità compositiva e la capacità di emozionare attraverso testi e musiche coinvolgenti. Questo disco è considerato il capolavoro di Reuter e un must per gli amanti del cantautorato d'autore. Scopri l'aristocrazia emotiva di Nos Chants Perdus e immergiti nell'anima di Rome.

 L’Arte, per quanto decadente, è Vita. E Vita fu per me la musica dei Void of Silence.

 Prendetevi quindi le ferie e gettatevi nel suo ascolto!

La recensione racconta il potente impatto emotivo del nuovo album dei Void of Silence, The Grave of Civilization, pur riconoscendo una lieve inferiorità rispetto al leggendario Human Antithesis. L'opera si presenta come un lento, inquietante viaggio nel doom metal apocalittico, caratterizzato da atmosfere dark-ambient e composizioni lunghe e dense. La voce di Brooke Johnson appare meno incisiva rispetto al passato ma non compromette la magia dell'album. Un lavoro che richiede tempo e dedizione per essere apprezzato appieno. Immergiti nell’oscurità sonora di The Grave of Civilization e scopri un nuovo viaggio metal unico!

 Tibet non si discute. Mai.

 Un delirio che si fregia delle estranianti incursioni vocali delle due bambine.

L'album Baalstorm, Sing Omega conferma la maestria di David Tibet e dei Current 93 nella creazione di un folk acustico carico di intensità emotiva e spiritualità. Anche se meno rivoluzionario e più breve rispetto ai precedenti lavori, l'album emoziona con la sua progressione musicale, le liriche visionarie e la raffinata strumentazione. Tra tracce delicate e momenti più turbolenti, emerge una dimensione mistica che riflette il genio creativo di Tibet. Ascolta Baalstorm, Sing Omega per un viaggio musicale tra visioni e spiritualità.

 Steven Wilson ha letteralmente fatto piazza pulita attorno a sé!

 La magia vera e propria irrompe sul palco con l’accoppiata “Hate Song” e “Russian on Ice”, gioie per le mie orecchie.

La recensione racconta l'emozionante concerto di Porcupine Tree e Anathema al Pistoia Blues 2010, evidenziando l'atmosfera suggestiva e i momenti salienti delle performance. Sebbene Anathema abbia mostrato qualche dubbio legato alla scaletta e all'esecuzione, è stata la presenza di Steven Wilson e dei Porcupine Tree a dominare la scena con energia e maestria. Un'esperienza apprezzata dal recensore, che sottolinea l'importanza dell'imprevedibilità live e la qualità delle nuove e vecchie composizioni. Scopri l'intensità del live di Porcupine Tree e Anathema, leggi la recensione completa!

 Questo 'The Pleasures Received in Pain' finisce per recitare la parte del fratellino scemo.

 Julius sarà anche un bravo violinista, ma lo preferiamo di gran lunga dietro ai suoi nastri, ai suoi vinili e ai suoi laptop.

La recensione evidenzia come 'The Pleasures Received in Pain' rappresenti il punto debole nella carriera di Der Blutharsch, segnando un momento di crisi creativa. Sebbene presenti momenti interessanti, l'album soffre di scelte sonore discutibili e di una performance vocale poco convincente. Viene sottolineata una perdita di compattezza e potenza rispetto ai lavori precedenti, anticipando un declino artistico per Albin Julius. Scopri l'album e approfondisci la carriera di Der Blutharsch con la nostra recensione completa.

 «Un capolavoro nel capolavoro nel capolavoro.»

 «L’arte dei Coil è un flusso in continuo divenire: ogni opera costituisce un passo fondamentale nell’evoluzione artistica di Jhon Balance e Peter Christopherson.»

La recensione analizza Moon's Milk (In Four Phases) come un’opera fondamentale nell’evoluzione artistica di Coil. Composto da quattro EP ispirati ai solstizi ed equinozi, il disco mette in mostra una fusione di musica industriale, rituale e cosmica, anticipando le sonorità di Musick to Play in the Dark. L’interazione tra Balance e Christopherson, arricchita dal contributo di William Breeze e Rose McDowall, crea un’esperienza sonora intensa e originale. Il lavoro è descritto come un capolavoro che unisce diversi stili e riflette un percorso spirituale e musicale profondo. Ascolta Moon's Milk e immergiti nell'ipnotica evoluzione dei Coil.

 …cattura la magia, l’atmosfera, l’afflato spirituale, oserei dire religioso, che sono palpabili durante quella sorta di riti collettivi che sono le performance dal vivo dei Current 93.

 I brani si susseguono come in un orgasmo multiplo e continuativo, dal quale svettano in tutta la loro bellezza classici del calibro di 'Song for Douglas After He’s Dead' e 'The Death of the Corn'.

La recensione celebra il doppio live ‘All Dolled Up Like Christ’ dei Current 93 come uno dei migliori lavori della band, catturando la magia e l’atmosfera spirituale dei loro concerti. L’album documenta due serate storiche del 1996 a New York, offrendo un perfetto excursus di un periodo folgorante della loro carriera folk. Nonostante qualche imperfezione tecnica, la performance è intensa e coinvolgente, presentando brani classici in versioni evocative e acustiche. Un’opera consigliata sia ai fan di lunga data che ai nuovi ascoltatori. Scopri la magia dal vivo di Current 93 con 'All Dolled Up Like Christ' e lasciati conquistare dal folk spirituale.