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DeRango : 6,96 • DeEtà™ : 6879 giorni

 Atrium Carceri passa in rassegna i luoghi della reclusione, procedendo progressivamente dal cemento alla mente.

 Ptahil, la mia mente è altrove, ma ben salda agli oggetti che mi circondano, uno squallido tavolino, un divano disfatto, le ciabatte di merda che ospitano pietosamente i miei piedi.

La recensione esplora Ptahil di Atrium Carceri come un'immersione profonda e claustrofobica nell'oscurità del dark ambient. Con atmosfere minacciose e suoni industriali, Simon Heath costruisce muri sonori che isolano e al contempo stimolano una fuga immaginativa. Un lavoro rigoroso e sofisticato, capace di trasportare l'ascoltatore in un viaggio mentale unico e coinvolgente. Anche nella durezza del quotidiano, la musica offre momenti di fragile speranza. Scopri il mondo oscuro di Ptahil e immergiti nell'esperienza sonora di Atrium Carceri.

 L'opener 'Spring Summer Railway' lascia a bocca aperta con voce e chitarra che richiamano il Cave dell'era 'The Good Son'.

 'Silent Life' è calorosamente consigliato a tutti gli amanti del rock acido e decadente e a chi ama il folk apocalittico senza compromessi.

La recensione analizza l'album Silent Life dei Naevus, duo inglese noto per il folk apocalittico. L'album del 2007 mostra forti influenze di rock anni '70 e dark wave, impreziosito da ospiti illustri. Pur non originale, l'opera è apprezzabile per la coerenza e il sound elettrico che amplifica la dimensione acustica primaria del duo. Consigliato agli appassionati di rock decadente e atmosfere cupe. Scopri l'atmosfera unica di 'Silent Life' e immergiti nel folk apocalittico dei Naevus!

 "Una spossatezza priva di colore e dolore e rabbia e disperazione, ma volta a sostenere su un piedistallo di fango e polvere una rassegnazione vuota di speranza e di contenuti."

 "Due elementi che si sorreggono e sopportano a vicenda, un cantautorato esistenziale su un tappeto sonoro oscuro e meticolosamente congegnato."

Il secondo album di Neronoia, "Il Rumore delle Cose", supera il debutto per compattezza e profondità, immergendosi in un mix oscuro di ambient, doom e post-rock. Le liriche minimali in italiano accompagnano un'atmosfera di rassegnazione esistenziale, sorretta da una musica curata e suggestiva. Un progetto originale nel panorama italiano della musica oscura, capace di evocare sensazioni profonde e affascinanti. Ascolta ora il viaggio oscuro di Neronoia e lasciati avvolgere dalle sue atmosfere uniche.

 "The Rule of Thirds è un album sincero, irresponsabile, egoista, coraggioso nella sua incuranza."

 "Compratelo se vi sentite vecchi in questo paese che per vecchi non è ed avete bisogno di una voce amica."

La recensione analizza 'The Rule of Thirds', il ritorno solista di Douglas P. con Death In June, un album sincero e coraggioso che mescola folk minimalista con una forte atmosfera di isolamento e decadenza. Nonostante le aspettative negative, il disco sorprende con momenti di genuina intensità e una vena di dolce malinconia, seppur soffrendo di alcune lunghezze e cadute nella coesione. Un lavoro per fan maturi, che apprezzano l'intransigenza artistica e la poetica amara di Pearce. Scopri l’intensa poesia sonora di Douglas P. in The Rule of Thirds, un ascolto per animi maturi e curiosi.

 Quando ascolto 'The Funeral of Being' chiudo gli occhi e mi ritrovo in corridoi oscuri, macchiati di sangue e catrame, mozzanti il respiro per la polvere e le ragnatele e la pesantezza dell’essere.

 Quanto a me, quando sprofondo in 'The Funeral of Being' smetto di esistere e confluisco in un qualcosa di più ampio... così ampio da somigliare al Niente. Don’t worry, be depressive!

La recensione esalta 'The Funeral of Being' di Xasthur come un album fondamentale del depressive black metal, capace di trascendere i canoni tradizionali del black metal e del metal in generale. L'opera viene descritta come un viaggio oscuro e introspettivo, ricco di atmosfere psichedeliche e suoni dissonanti che comunicano disagio e decadenza. Nonostante la registrazione variabile e la struttura non convenzionale, il disco trasmette una forte carica emotiva e poetica, segnando un'importante tappa nell'evoluzione del genere. L'autore evidenzia la capacità di Malefic di trasformare la sofferenza in arte. Scopri l'intensità oscura e poetica di 'The Funeral of Being' di Xasthur, un capolavoro del depressive black metal.

 La musica dei Covenant è la locomotiva kraftwerkiana che deraglia dall’alienazione di un mondo dominato dalla tecnologia per approdare agli eccessi di un club notturno.

 Eskil Simonsson si rivela un vero animale da palcoscenico, mai sazio di incitare ed aizzare il pubblico in preda al delirio.

La recensione celebra 'Synergy: Live in Europe', album live di Covenant, evidenziandone l'energia e la qualità nella riproposizione di brani chiave del trio svedese. Viene apprezzata la performance carismatica del vocalist Eskil Simonsson e l'abilità della band nel coniugare sonorità elettroniche con un'esecuzione vivace e coinvolgente. Pur segnalandone alcune forti influenze, il disco è considerato un punto di riferimento nel future pop. La scaletta, varia e tosta, allieta tanto le menti quanto i corpi degli ascoltatori. Scopri l'energia di Covenant live con 'Synergy: Live in Europe'!

 "Tunz tunz tunz tunz: questo, e non altro, è quello che c’è da aspettarsi da Rexanthony."

 "La palma del pezzo kitsch va senz’altro a 'Triturator Triumph', difficile ascoltare qualcosa di più pacchiano."

La recensione analizza in modo approfondito l'album 'Memorabylia' di Rexanthony, evidenziandone la preparazione tecnica e le influenze paterne, pur sottolineando la presenza di momenti di banalità e eccessiva commercializzazione tipici della techno anni '90. Alcuni brani più spinti e sperimentali sono apprezzati, mentre altri risultano scontati e kitsch. L'autore riconosce il valore artistico di Rexanthony ma nota limiti nella sua proposta musicale. Scopri l'universo techno di Rexanthony con Memorabylia, un viaggio tra arte e eccessi elettronici!

 "La tracotanza marziale, la violenza guerrafondaia cedono il passo alla desolazione di un post-industrial maggiormente meditato."

 "Un oscuro e fuligginoso monolite di acciaio rugginoso e sangue rappreso, un viaggio al termine della notte."

The Track of the Hunted è l’album che segna la maturazione artistica di Albin Julius e Der Blutharsch, con un sound industriale raffinato e atmosfere cupe cariche di forza drammatica. Sebbene il tentativo di integrare strumenti acustici non sia sempre riuscito, l’opera rimane un trittico sonoro evocativo e rituale, che rievoca la guerra in chiave romantica. Alcuni contenuti controversi legati a riferimenti ideologici appesantiscono il giudizio, ma non ne oscurano la grandezza compositiva. Scopri l’oscurità sonora di Der Blutharsch e immergiti in The Track of the Hunted.

 "Una registrazione dal vivo, scarno ed essenziale, totalmente privo di ritocchi in studio: un'opera autentica, vera, viva."

 "Assolutamente vietato a chi non conosce la band: come primo approccio consigliabile il doppio 'Discriminate'."

La recensione analizza 'Heilige!', album live di Death In June, focalizzandosi sulla doppia natura del disco: una prima parte intensa e potente di post-industrial con l'apporto di Albin Julius e John Murphy, ed una seconda parte acustica con suoni meno curati e meno efficaci. L'opera è apprezzata per la sua autenticità e valore storico ma non è consigliata come primo approccio alla band, risultando ideale soltanto per fan completisti. Ascolta 'Heilige!' se sei un fan completista e vivi l'autenticità dei Death In June dal vivo.

 Luc Ferrari è stato uno dei più grandi compositori del '900, un vero pioniere dell'elettronica e della musica concreta.

 Cycle des Souvenirs è una sinfonia di suoni e immagini che ripercorre e fa interagire i ricordi legati alla vita dell’artista.

La recensione analizza l'opera Cycle des Souvenirs di Luc Ferrari, compositore pioniere della musica concreta e dell'elettronica. L'album nasce come installazione multimediale che combina suoni, voci e rumori ambientali in strutture cicliche sovrapposte, creando un'esperienza sonora unica e complessa. Viene sottolineata la maestria tecnica di Ferrari e il valore autobiografico dei materiali impiegati. Un lavoro affascinante che sintetizza oltre cinque decadi d’arte e influenza molti artisti contemporanei. Scopri l'affascinante mondo sonoro di Luc Ferrari e immergiti in Cycle des Souvenirs.