Dull Colors è comunque una canzona molto bella e coinvolgente, che non avrebbe sfigurato all’epoca nel repertorio di celebrate band.

 Prezioso come articolo per collezionisti, resta un capitolo di transizione interessante e anche abbastanza anomalo nel lungo arco della sua carriera.

Il singolo 'Dull Colors/Harp' di Deca, pubblicato nel 1988 in tiratura limitata, rappresenta un lavoro di transizione tra due album importanti. Il brano unisce sonorità darkwave e industrial, con un crescendo vocale coinvolgente e radici musicali che spaziano dai Cure ai Dead Can Dance. Il lato B, strumentale e ambient, mostra le prime sperimentazioni elettroniche di Deca. Un pezzo unico e apprezzato sia dagli appassionati che dai collezionisti. Ascolta oggi 'Dull Colors' e scopri un gioiello nascosto della darkwave italiana.

 Delta Machine esaspera e contrappone due elementi essenziali: la nervatura blues e l’uso ortodosso dell’elettronica.

 La direzione sicura, confortevole e universalista che il trio di Basildon sta seguendo con dovizia professionale e accortezza commerciale.

La recensione valuta Delta Machine come un album che integra blues e musica elettronica, confermando Depeche Mode come veterani capaci di evolversi senza tradire le radici. Nonostante manchino brani iconici di altri tempi, l'opera mantiene coerenza e un sound interessante per fan storici e nuovi. Il disco riflette un percorso musicale professionale e meditato, con sonorità moderne ma intrise di malinconia e spiritualità. Scopri il nuovo sound di Depeche Mode in Delta Machine, un viaggio tra blues ed elettronica!

 Nel complesso ammantati da un'atmosfera abbastanza americana, costruita su riff lineari ed immediati e su ritornelli cantati a più voci (i Mastodon che fanno i coretti??).

 The Hunter è un buon lavoro, che sforbiciato qua e là sarebbe stato più coeso e dirompente.

The Hunter segna un cambiamento nel percorso dei Mastodon verso sonorità più metal e lineari, con tracce più brevi e ritornelli corali. L'album si mostra equilibrato ma meno innovativo del passato, richiedendo più ascolti per apprezzarne le sfumature. Pur con qualche passaggio prevedibile, è un lavoro di qualità che riflette l'evoluzione della band e la volontà di ampliare il proprio pubblico. Scopri l'evoluzione di Mastodon con The Hunter: ascoltalo ora!

 "Flavour of the Weak non ha nulla da invidiare ai lavori più considerati della band."

 "Il grande respiro di pezzi come 'Corruption' o 'Evil Playground' ha uno spessore compositivo di grana fine."

Flavour of the Weak, album dei Front Line Assembly del 1997, è un lavoro solido che consolida il sound techno-industrial della band canadese. Con atmosfere fantascientifiche e una produzione tecnica impeccabile, il disco si distingue per la profondità compositiva, pur senza ambizioni radiofoniche. Nonostante qualche critica, resta un punto di riferimento per gli amanti del genere e arricchisce la discografia dei FLA con tracce memorabili. Scopri Flavour of the Weak, un capolavoro nascosto dell'elettronica industriale!

 ‘Sign’ è un disco piuttosto annacquato, carico di idee saprute tirate per le lunghe.

 Nel complesso ‘Sign’ non lascia il segno, concedetemi il gioco di parole.

Il disco 'Sign' dei Clock DVA rappresenta la fine di un ciclo creativo. Rispetto ai precedenti lavori innovativi come 'Buried Dreams', questo album appare debole, ripetitivo e poco ispirato. Pur tentando atmosfere più oniriche, il risultato è una serie di brani dilatati e poco incisivi, incapaci di lasciare un segno duraturo. È un addio che manca di energia e originalità. Scopri la storia dei Clock DVA e ascolta 'Sign' per farti un'idea personale!

 Il risultato è sbalorditivo, sotto il profilo sonoro.

 Il vento inafferrabile è portatore di presagi e allucinazioni, che rendono tutto immenso e devastante.

L'album 'The Creatures Of The Wind' del progetto Where è un'opera sonora sperimentale che utilizza registrazioni di vento e rumori di mulini per evocare atmosfere ancestrali e inquietanti ispirate ai miti popolari italici. Prodotto da Zairo e Darvulia, l'album si distingue per la capacità di trasportare l'ascoltatore in uno spazio-tempo sospeso e carico di suggestioni. Pubblicato da Eibon Records nel 1999, rimane un lavoro raro ma affascinante nel panorama della musica indipendente e concreta. Ascolta l'album e lasciati trasportare dai suoni ancestrali di Where!

 I 4 brani contenuti in "Clistere di Sangue" sono un vortice di delirante rumore distorto pressoché incomprensibile.

 Con sistemi adeguati potrebbero usarli per far implodere i palazzi.

La recensione di Orrokton - Clistere Di Sangue presenta un'opera d'esordio caratterizzata da un'esplosione di rumore industriale e grind caotico. Il disco, composto da quattro tracce, risulta quasi incomprensibile e disturbante, più adatto a un ascolto ad altissimo volume. Rimane difficile attribuirgli un genere preciso, e il valore artistico è ambiguo, oscillando tra estremismo e innovazione sonora. Scopri l'album più estremo e caotico di Orrokton, ascolta ora Clistere di Sangue!

 Questo disco mi fa due coglioni così.

 Oggi 'The King of Limbs' sembra un disco che non ha ragion d'essere.

La recensione esprime una forte delusione per 'The King of Limbs', ritenuto un lavoro cervellotico e pretestuoso che manca di coinvolgimento emotivo e innovazione. Pur difendendo precedenti album della band, l'autore critica la mancanza di evoluzione e idee fresche, definendolo inferiore a lavori come 'In Rainbows', 'OK Computer' e 'Amnesiac'. Scopri se anche per te The King of Limbs è una delusione o un capolavoro.

 Un sound adrenalinico venato di fantascienza a rappresentare l'ultimo baluardo di coscienza di un'umanità votata all'assuefazione e all'omologazione.

 Un disco massiccio che ti prepara ai momenti peggiori della giornata e ti fa cazzuto.

Improvised Electronic Device è il quindicesimo album dei Front Line Assembly, che celebra 25 anni di carriera con un ritorno deciso all'EBM e all'hard-core tecnologico. Il disco si caratterizza per sonorità aggressive, voci distorte e arrangiamenti analogico-digitali. Tra momenti di oscurità e melodie malinconiche, l'album offre un viaggio in atmosfere futuristiche e inquietanti senza voler seguire le mode attuali. Un lavoro maturo che dimostra la perizia e la coerenza del gruppo canadese. Scopri il lato oscuro dell’elettronica con Front Line Assembly!

 "Un disco più famoso per la sua copertina che per le canzoni che contiene."

 "Se devo ascoltare un disco dei Beatles tiro fuori il Pepper o Revolver."

La recensione definisce Abbey Road un album sopravvalutato, più noto per la sua copertina che per i brani. L'autore lo confronta con altri album di maggior valore innovativo dell'epoca e sottolinea come Abbey Road rappresenti una sintesi dello stile Beatles più che una vera evoluzione. Ballate e riferimenti lirici risultano meno incisivi rispetto ad altri lavori del gruppo. Scopri se anche tu condividi questa opinione su Abbey Road!

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