thetrooper

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 «l’intenzione di un ritorno ad un suono più thrashy style, insomma un riagganciamento a quanto fatto con i Sepultura»

 «per un fan come me al primo ascolto c’è delusione e solo dopo averlo assimilato può risultare un lavoro sufficiente.»

Soulfly 3 è un album che ha diviso i fan per il suo tentativo di tornare a un sound thrash simile a quello dei Sepultura, arricchito da elementi tribali. Pur non raggiungendo le vette dei precedenti dischi Soulfly, si rivela più interessante con ascolti ripetuti. L’accoglienza iniziale è stata tiepida, ma alcune tracce spiccano per originalità e varietà sonora. Scopri se Soulfly 3 fa per te con la nostra recensione dettagliata!

 “Eye For An Eye è ancora oggi la migliore canzone mai scritta dai Soulfly.”

 “L’esordio dei Soulfly rappresenta l’opera Max-ima di Cavalera e della sua formazione sempre in continuo cambiamento.”

La recensione celebra l'album d’esordio dei Soulfly come un capolavoro che fonde la potenza thrash dei Sepultura con le innovazioni del nu metal. Max Cavalera riversa emozioni profonde e rabbia in questo lavoro, considerato superiore ai recenti Sepultura. Brani come "Eye For An Eye" e "Tribe" vengono evidenziati per la loro forza e originalità. L’album è definito l’opera massima di Cavalera, con un perfetto equilibrio tra aggressività e spiritualità. Scopri il capolavoro metal di Max Cavalera e immergiti nell’energia dei Soulfly!

 Il primo elemento positivo dell'album è il netto cambio di rotta delle linee vocali del cantante Matt Heafy.

 Qui i punti di riferimento diventano veri e propri dogmi da rispettare, sembra di risentire i Metallica, i Megadeth e gli Slayer ai loro inizi.

The Crusade rappresenta la maturazione dei Trivium, che passano da un metalcore grezzo a un sound thrash metal ispirato ai grandi anni '80. Le linee vocali di Matt Heafy abbandonano il growl per una voce più melodica, avvicinandosi a James Hetfield. L'album è caratterizzato da riff potenti, assoli tecnici e una batteria precisa. I brani principali mostrano la nuova direzione della band, con un finale strumentale che arricchisce ulteriormente l'opera. Una prova convincente che segna un importante passo avanti per la band. Ascolta The Crusade e scopri l'evoluzione dei Trivium oggi stesso!

 Finalmente ho trovato un album dei Maiden che non mi piace!

 Anche i miti a volte fanno cazzate!

La recensione analizza The X Factor, album controverso degli Iron Maiden con Blaze Bayley alla voce, considerato qui il peggior momento della band. L'autore non apprezza l'atmosfera dark e le canzoni ritenute spesso scialbe, salvando solo poche tracce come "Sign of The Cross" e "Man On The Edge". Si sottolinea come il paragone con i classici della band sia impietoso e si esprime delusione generale per la mancanza di motivazione percepita nel disco. Scopri se The X Factor è davvero l'anello debole degli Iron Maiden!

 Corey Taylor che non ha ancora rovinato la sua voce urlando ma usando toni melodici ma al 100 per cento "heavy".

 Per una band esordiente rock dell’epoca come gli Stone Sour era impossibile non essere influenzati dagli Alice In Chains.

Questa recensione esplora il demo del 1994 degli Stone Sour, una raccolta di 9 brani con un forte sapore rock grezzo e influenze grunge. Corey Taylor mostra una voce melodica prima dello stile urlato noto negli Slipknot. Nonostante un songwriting legato agli anni grunge e influenze evidenti, il demo evidenzia il potenziale di una band emergente con pezzi di qualità. Una scoperta emozionante per i fan del rock alternativo e hard rock anni '90. Ascolta il demo del 1994 per scoprire le radici rock degli Stone Sour!

 Molti considereranno questo fanpack... una sporca commercialata alla Korn... io non la penso così.

 In conclusione sta raccolta è davvero per soli fan (come me), ha i suoi punti di forza, ma non è per chi vuole conoscere i Korn.

La recensione valuta 'Chopped, Screwed, Live & Unglued' come un fanpack interessante ma imperfetto, con remix poco riusciti e live molto validi. Il DVD aggiunge materiale vario, ma resta utile principalmente ai fan più accaniti, mentre agli ascoltatori occasionali può risultare poco utile. L'autore difende l'importanza dei Korn nel panorama nu metal, pur criticando alcune scelte musicali e commerciali del gruppo. Scopri se questo fanpack Korn fa per te, leggi la recensione completa!

 Finalmente riprendono quelle influenze crossover metal che da "Significant Other" avevano abbandonato per un rapcore senza nè capo nè coda.

 Wes Borland, forse l’unico elemento davvero metallaro, ci sfodera un riff poderoso che ricorda a tratti i Pantera.

La recensione analizza The Unquestionable Truth Pt. I, mini album dei Limp Bizkit, evidenziando un ritorno alle radici metal e crossover dopo un periodo dominato dall'hip pop. Lo stile chitarristico di Wes Borland emerge come punto forte, mentre la prestazione vocale di Fred Durst viene criticata. Alcuni brani si perdono in una formula meno convincente, ma nel complesso l'album mostra buone idee e potenziale per il futuro. Scopri il lato metal di Limp Bizkit con questa recensione dettagliata!

 All Mixed Up è un EP di soli cinque pezzi, che non serve letteralmente a niente!

 Sentire una voce growl così cupa da Jonathan Davis e death metal dalla band che ha inventato il nu metal è molto buffo.

L'EP 'All Mixed Up' dei Korn è poco più di un passatempo con soli cinque brani, principalmente remix inutili e una performance live ridondante. L'unica traccia degna di nota è la versione death metal di 'Jingle Bells', ma resta un prodotto poco significativo, più un bonus che un lavoro vero. Consigliato di evitarlo, soprattutto ai fan del nu-metal. Scopri le vere perle dei Korn e lascia perdere questo EP poco riuscito!

 L'energia e la potenza di "Maiden Japan" investe subito l'ascoltatore.

 Questo EP è ottimo (pur essendo appunto molto ridotto) e NON è solo per i fan più stretti.

L'EP live Maiden Japan, pubblicato prima di The Number Of The Beast, rappresenta l'energia e la potenza degli Iron Maiden con Paul Di'Anno. Nonostante la breve durata, contiene classici della NWOBHM come Running Free e Killers. È un pezzo fondamentale per comprendere la prima fase della band e apprezzare il loro repertorio storico. Consigliato anche oltre i fan hardcore. Ascolta ora Maiden Japan e riscopri l'energia degli Iron Maiden agli esordi!

 i Children Of Bodom stupiscono con la rivisitazione di uno degli ottimi brani dei Maiden

 Non è da avere assolutamente, ma se vi piacciono gli album tributo lo apprezzerete.

L'album tributo AA.VV. - A Tribute To The Beast propone 16 cover di brani classici degli Iron Maiden, interpretate da varie band metal famose. Alcune cover, come quelle di Children Of Bodom e Opeth, si distinguono per qualità e originalità, mentre altre sono meno riuscite a causa di scelte vocali o ritmiche discutibili. Nel complesso, l'album non è indispensabile ma può piacere agli appassionati del genere e dei tributi. Scopri le migliori e peggiori cover dell'album tributo e decidi tu!

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