mien_mo_man

DeRango : 2,02 • DeEtà™ : 6752 giorni

 La vera delusione... non solo blues non futurista, ma neppure buono.

 Un passo totalmente sbilenco, un'involuzione, un deciso salto all’indietro tra le pagine del libro di questa storia.

Il disco 'Future Blues' dei Canned Heat rappresenta il primo passo falso della band dopo un periodo d'oro. Pur avendo una copertina intrigante, l'album manca di innovazione e di brani di qualità. Il blues presente è standard, senza sorprese, con alcune tracce che si allontanano dal genere. Nel complesso, un lavoro deludente che segna un'involuzione rispetto alle precedenti produzioni. Scopri la recensione completa e valuta tu stesso l’album Future Blues!

 Questo è il loro album dalle sonorità più decise e fantasiose.

 L’Orso ed i suoi amici finalmente escono interamente dalla gabbia del loro (superlativo) blues e, seppur rimanendo nei paraggi, riescono ad essere una band capace d’essere, d’andare, oltre il blues.

Hallelujah è considerato il disco più audace e fantasioso dei Canned Heat, capace di superare i confini tradizionali del blues con arrangiamenti estremi e spaziali. L'album miscela boogie, rootrock e psichedelia, esaltando l'armonica e la creatività della band. Un viaggio sonoro che conquista per la sua energia e originalità, mostrando una band che osa andare oltre i propri limiti. È un disco amato nonostante il riconoscimento critico limitato. Ascolta Hallelujah e scopri il blues più audace e innovativo dei Canned Heat!

 Un disco-regalo che Rundgren fa a se stesso...

 Certo è che c'è modo e modo di venir fuori sul mercato... e ci si deve sforzare di fare un disco di qualità cristallina.

La recensione di Reconstructed di Todd Rundgren mette in evidenza la natura altalenante dell'album di remix, con momenti di qualità alternati a passaggi meno convincenti. L'autore sottolinea la differenza tra artisti e tecnici nei remix e nota l'assenza di alcuni brani celebri. Pur apprezzando alcune tracce, si evidenzia una mancanza di coesione e di vera valorizzazione del repertorio originale, definendo il disco un 'regalo' poco riuscito per i fan. Scopri le sfumature di Todd Rundgren con il suo Reconstructed, ascolta e valuta tu stesso!

 Il vecchio, l'eterno blues si mescola al groove della musica del flower power, e tra arpeggi root e spazi chitarristici fenomenali.

 Quando il brano finisce l'Orso urla il suo leggendario monito: "Don't Forget To Boogie!"

La recensione celebra il doppio album 'Living The Blues' dei Canned Heat del 1968, evidenziando come il gruppo abbia saputo rinnovare il blues tradizionale fondendolo con le sonorità giovanili e psichedeliche dell'epoca. L'album propone un mix di pezzi tradizionali e progressive blues, con performance live coinvolgenti. Tra i brani più citati figurano 'Going Up The Country' e la suite 'Parthenogenesis'. Il live show rende omaggio all'energia e al carisma della band, con lunghi assoli e atmosfere vibranti. Scopri il blues che ha segnato gli anni '60 con Living The Blues dei Canned Heat!

 "Born ha tutto quel che dovrebbe avere il perfetto disco di post-celtic rock."

 "Cantato da un vocalist di prim'ordine, capace di tirar fuori vocalizzi e parti che più strambe sono e più sono riuscite e felici."

La recensione esalta Born degli Hothouse Flowers come un capolavoro del post-celtic rock, distante dal pop spirituale degli esordi e più autentico e variegato. Viene sottolineata la qualità vocale del cantante e l'importanza del disco come continuazione ideale della tradizione rock irlandese, superando molti limiti dell'epoca. Un disco dedicato a chi ama la musica intensa e genuina, con riferimenti agli anni '90 e ai cambi di tendenza nel rock. Ascolta Born e riscopri il vero spirito del post-celtic rock!

 La passione è quella che deve trionfare, ed aiutarli a risolvere i problemi di sempre.

 La California è un sogno, uno stato mentale ed uno stato di grazia che fa scrivere belle canzoni.

I Gin Blossoms tornano dopo dieci anni con 'Major Lodge Victory', un album che segna un cambiamento nell'approccio musicale verso un poprock melodico. L'album combina energia e malinconia, con tracce che evocano la California e lo spirito di una band rinata tra difficoltà personali e la passione che li unisce. Il disco offre una miscela di brani energici e ballate nostalgiche, dimostrando voglia di vivere e continuità. Ascolta Major Lodge Victory e riscopri il fascino dei Gin Blossoms!

 Perchè dunque non approfondire le varie capacità-velleità-inclinazioni proponendo albums meno variegati-svariati-vaghi?

 Quel qualcosa di inesplorato, forse per mancanza appunto di coraggio, quel "qualcosa di blu scuro" era il cielo.

La recensione analizza l'album Byzantium dei Deep Blue Something, evidenziandone la varietà stilistica che però si traduce in una mancanza di coerenza. Pur riconoscendo alcuni brani con buona personalità e originalità, l'opera nel complesso appare come una compilation poco coraggiosa nel voler approfondire uno stile unico. L'autore auspica un maggiore coraggio e una maggiore identità musicale nella band. Scopri Byzantium e valuta tu stesso la varietà musicale dei Deep Blue Something.

 "'All About Chemistry' è essenzialmente una Sprite calda, acqua e zucchero priva di freschezza e bollicine."

 "Quando manca quel minimo di rock è come se mancasse la farina: che impasto crei, che intruglio potrai mai farne venir fuori."

La recensione evidenzia come 'All About Chemistry' di Semisonic rappresenti un allontanamento dal rock vigoroso degli anni '90, proponendo un pop leggero e poco impegnativo. Nonostante alcune tracce degne di nota e la collaborazione con Carole King, il disco manca di energia e forza, risultando una proposta troppo 'beneducata' e priva di carattere. Il paragone con i precedenti successi della band sottolinea la perdita di intensità sonora e creativa. Scopri se 'All About Chemistry' di Semisonic fa per te con la nostra recensione approfondita!

 Un uomo che a vent'anni sembrava ne avesse cinquanta, e Zucchero Fornaciari al suo cospetto pare uno scolaro col grembiulino ed il fiocco.

 La sua voce ti inondava di regali manco fosse il Babbo Natale del blues.

L'album d'esordio dei Canned Heat del 1967 viene celebrato come un potente omaggio al blues classico, grazie a una voce intensa e a una tracklist di cover senza tempo. Il cantante, soprannominato "L'Orso", spicca per sensibilità e presenza. Pur non eccezionale, il disco si distingue per la sua autenticità e il suo ruolo nel mantenimento viva la tradizione blues. Scopri l'autentico blues anni '60 con l'esordio dei Canned Heat, imperdibile per gli amanti della musica vera!

 Questo disco serio, fatto bene, arrangiato alla grande, con maturità e gusto.

 Bryan Adams diede prova di non essere solamente uno stallone da monta, un romantico da casalinga disperata, ma un artista ed un autore ritrovato.

La recensione analizza con occhio critico ma riconoscente l'album 'On a Day Like Today' di Bryan Adams, considerandolo un'opera matura e ben arrangiata rispetto ai precedenti lavori. L'autore sottolinea l'influenza del brit-pop e il maggior controllo vocale di Adams, con particolari apprezzamenti per i duetti e le ballads più delicate. Non mancano però giudizi pungenti sulla carriera commerciale e i vecchi cliché del musicista. Scopri l'evoluzione di Bryan Adams con un ascolto attento di On a Day Like Today.

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