RobyMichieletto

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 Un viaggio discografico unico, talmente grande che solo il tempo vi potrà permettere di coglierne in tutta la sua meravigliosa immensità.

 Tecnica, creatività, varietà, potenza, intelligenza e trasversalità generica convivono e risultano credibili senza forzature.

Colors, il quarto album dei Between The Buried And Me, rappresenta un significativo passo evolutivo per la band del North Carolina. L'album unisce tecnica, creatività e varietà musicale, spaziando dal metal classico al folk senza risultare forzato. Un'opera coerente e fluida che offre un viaggio sonoro unico e profondo, il cui valore emergerà completamente solo col tempo. Scopri l'album Colors e immergiti in un viaggio musicale senza precedenti.

 Un misto parapsicologico dove doom e avanguardia rock sperimentale sanno tanto convivere quanto sopravvivere di vita propria.

 La costante del caos domina la totalità delle sei tracce dei Sinistri, tra scatti ritmici e minimalismo noise dilatato.

La recensione esplora lo split 10" Series #3 con i brani di Ovo e Sinistri, evidenziando la presenza di Xabier Iriondo come ospite e la formula originale della band. Gli Ovo approfondiscono una miscela di doom e avanguardia rock, mentre i Sinistri si distinguono per il loro caos funk sperimentale. In conclusione, l'autore proclama vincitori gli Ovo per coerenza e impatto musicale. Scopri l'intensità dello split tra Ovo e Sinistri, una frontiera del rock sperimentale italiano!

 Il nuovo "Rise To Ruin" è lavoro compatto e mette in mostra un sound violento, che prescinde dai generi.

 Un'assoluta garanzia!

La recensione analizza 'Rise To Ruin' dei Gorefest, album che conferma la loro evoluzione musicale con un sound potente e versatile. Il disco mescola elementi death e thrash, risultando fresco e ben prodotto grazie anche a Tue Madsen. Il lavoro è apprezzato per compattezza, intensità e qualità sonora che lo rendono una garanzia nel panorama metal. Scopri 'Rise To Ruin' e immergiti nel potente sound dei Gorefest!

 Coerenza, rispetto, dedizione, passione, impegno, rabbia, appartenenza e musica!

 Il disco è estremamente solido, potendo contare su quattordici brani, che pestano duro e non mollano mai l'osso.

La recensione celebra Warriors, il nono album degli Agnostic Front, come una conferma del loro ruolo fondamentale nella scena hardcore metallizzata. Il disco unisce sonorità thrash a radici hardcore solide, con una produzione pulita e energica che esalta l'approccio live del gruppo. I testi riflettono temi di fratellanza, dedizione e orgoglio, consolidando l'identità autentica della band. Un lavoro coerente e passionale che testimonia la longeva influenza di Agnostic Front. Scopri Warriors e vivi l'energia autentica degli Agnostic Front!

 The Ladybug Transistor sono una esemplare rappresentazione del pop inteso come suono, che cerca di esplicitarsi con modalità tali da aggraziarsi l'ascoltatore, ma senza credere che colui il quale presta orecchio ai brani sia per forza un deficiente.

 Un disco raffinato, ma non costantemente ispirato e che rischia di non riuscire a fare breccia presso un pubblico per cui l'amore per la musica arriva dal profondo del cuore.

La recensione analizza il sesto album di The Ladybug Transistor, 'Can't Wait Another Day', evidenziandone l'approccio pop sofisticato e variegato. L'album combina sonorità psichedeliche, shoegaze e indie rock con orchestrazioni ricche, ma risulta non sempre ispirato. Il disco è dedicato a un pubblico attento e sensibile, capace di apprezzare la profondità e la raffinatezza della musica. Scopri un pop raffinato e ricco di emozioni con The Ladybug Transistor!

 Un album che è troppo pretenzioso, probabilmente molto più per come il suono è venuto fuori che non per quelle che erano le intenzioni della band.

 La volontà di portare a compimento una sorta di congiunzione astrale tra rock in opposition, progressive bucolico, folk, post rock, ipotesi neoclassiche e strutture jazz rarefatte era onestamente di difficile realizzazione.

La recensione del disco di debutto dei Centenaire analizza un lavoro ambizioso nelle intenzioni ma troppo pretenzioso nell'esecuzione. Nonostante una varietà di influenze e atmosfere suggestive, il risultato finale risulta poco convincente. Viene sottolineata la necessità di un approccio più coerente e meno complesso, più adatto alle capacità della band. Scopri l'ambizioso debutto dei Centenaire e forma la tua opinione!

 "Public Enemy si sono sempre collocati su di un piano diverso, superiore verrebbe da dire."

 "This is the power of music!"

La recensione celebra i vent'anni di carriera dei Public Enemy, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nello sviluppo dell'hip hop. Il decimo album 'How You Sell Soul To A Soulless People Who Sold Their Soul!???' si distingue per contaminazioni sonore e brani di qualità. Accompagnato da un DVD ricco di contenuti, il lavoro sottolinea la capacità del gruppo di innovare senza tradire l'autenticità. Viene inoltre ribadita la rilevanza culturale e sonora dei Public Enemy nel panorama musicale. Scopri l'album che segna una pietra miliare dell'hip hop con contenuti esclusivi!

 The Dillinger Escape Plan sono andati vicini al fallimento, non essendo riusciti a rendere effettivamente concreto tutto ciò.

 Il disco mette in luce una band che ha commesso l’errore primario di considerarsi onnipotente.

La recensione di Ire Works mette in luce un album ambizioso e ricco di contaminazioni ma che non riesce a concretizzare appieno le sue potenzialità. The Dillinger Escape Plan abbandona l'esplosività degli esordi per un suono più variegato e pop, che non convince completamente, lasciando un senso di attesa e incompiutezza. Una prova che richiede ascolti ripetuti per apprezzarne le sfumature, ma segna un momento di passaggio discutibile nella carriera della band. Scopri l’evoluzione sonora di The Dillinger Escape Plan con Ire Works, ascolta e giudica tu stesso!

 Kapital Band 1 rilasciano un disco più concettuale e figlio di un lavoro che ha condotto alla costruzione di pezzi elettroacustici, ambientali e gentilmente rumorosi.

 Il disco risulta meno solido e più dispersivo di quanto avevano dimostrato di saper fare in precedenza, come se si stessero spegnendo...

Il secondo album di Kapital Band 1 propone un lavoro più concettuale e sperimentale rispetto all'esordio del 2003, mescolando elettronica, avant rock e ambient. Pur mantenendo alcune qualità, il disco risulta meno solido e più dispersivo, segnando una fase di evoluzione artistica meno incisiva. L'approccio elettroacustico e isolazionista crea atmosfere gentili ma meno convincenti rispetto al passato. Scopri l'evoluzione sperimentale di Kapital Band 1 con Playing By Numbers!

 Ad essere debole, privo di spessore creativo, limitato e non degno di porsi di fronte agli ascoltatori con la coscienza pulita, è proprio il sound che ci propongono in 'I'm Only A Man'.

 La scelta di proporre canzoni orecchiabili per fare presa su un pubblico più vasto si rivela perdente su ogni fronte.

La recensione esprime una forte delusione per il secondo album degli Emery, 'I'm Only A Man'. La band tenta un sound più commerciale e orecchiabile, ma il risultato è percepito come banale e privo di originalità. Le influenze emo, screamo e metal-core risultano solo accennate e inutili a risollevare la qualità complessiva dell'opera. L'album viene giudicato un passo falso rispetto ai lavori precedenti, senza possibilità di recupero secondo l'autore. Scopri di più sulle vere sfide musicali di Emery leggendo la recensione completa!

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