"Blue Room equivale alla politica titanica di Sydney. Superiore al qui ed ora, al contemporaneo, al contingente."

 "Una band che si dichiara artista vate del tempo. Trasmettere bellezza eternata con un elemento solido e deperibile."

La recensione esplora l'album 'Blue Room' degli Orb come un'esperienza musicale che trascende la materialità, combinando elementi poetici e filosofici con sonorità elettroniche e ambient. Viene enfatizzata la profondità emozionale e la capacità dell'opera di evocare riflessioni intime e universali. L'autore riconosce la funzione unica dell'album nel panorama musicale contemporaneo, descrivendolo come un viaggio elevato e senza tempo. Ascolta Blue Room degli Orb e lasciati trasportare in un mondo sonoro senza tempo.

 Si appresta a cingerci l'anima la sulfurea ancestralità di 'Song Within A Song'.

 Vengo travolto da un tramonto inoltrato e da una passeggiata a guardare gli scogli.

La recensione celebra 'Moonmadness' dei Camel come un viaggio musicale e spirituale profondo. L'autore si immerge nelle atmosfere ancestrali e armoniche delle tracce, valorizzando l'eleganza, la potenza e l'intensità emotiva dell'album. Le canzoni vengono descritte con immagini poetiche che ne esaltano l'impatto personale e riflessivo. Un'opera apprezzata per la sua complessità e bellezza senza tempo. Ascolta Moonmadness e lasciati trasportare in un viaggio musicale unico!

 Il basso è l’elemento fondamentale, come legge degli anni Ottanta.

 Cazzarola quanto sembra facile suonare, quando ascolti questa roba qua.

La recensione celebra 'Academy Fight Song' dei Mission Of Burma come un inno generazionale degli anni '80, caratterizzato da un mix originale di punk e proto noise. Il basso e il cantato diretto emergono come elementi chiave di un suono autentico e incisivo. L'album 'VS' viene citato come pietra miliare del gruppo, in grado di influenzare la scena underground. Il testo evidenzia come la musica dei Mission Of Burma riesca a far sembrare semplice il talento e l’energia espressi nel brano. Ascolta Academy Fight Song e scopri l’essenza del punk anni ’80!

 Dischi da toccare con le mani velate.

 La bellezza sta nella ricchezza. Allora beccatevi l'agonia di dieci minuti colorati di buio.

Drive Like Jehu è un album hardcore carico di energia e innovazione, capace di fondere anni '70 con sonorità moderne. La voce intensa di Rick Farr e l'originalità dei brani come 'Spikes To You' e 'If It Kills You' lo rendono un classico del post punk e noise rock. Un disco che spazia tra caos e armonia, dimostrando grande ricchezza musicale e pathos. Ascolta Drive Like Jehu e scopri il cuore pulsante dell'hardcore anni '90!

 "I Wake mostrano il lato grigio/decadente della musica, consacrando con almeno tre o quattro brani la scuola di un genere."

 "'Patrol' è lo zenit della filosofia gotica dark degli anni Ottanta, con litanie di un oscuro menestrello dialogano misteriose con gli inserti desolati del synth."

L'album 'Harmony' dei The Wake rappresenta un capolavoro oscuro e influente del post-punk anni '80, con brani gotici e atmosfere psichedeliche. La band di Glasgow si distingue per un sound originale e minimale, influenzato da Joy Division e Bauhaus, ma capace di anticipare il dream pop e lo shoegaze. Brani come 'Judas', 'Favour' e 'Patrol' evidenziano perfettamente la filosofia musicale della band. 'Harmony' resta il disco più rappresentativo di una carriera di dieci anni. Ascolta 'Harmony' e immergiti nell'iconico post-punk di The Wake!

 Sleep (Is For Everyone) è la gemma del disco.

 La bellezza, in lineari idee.

Feeding The Flame dei Sad Lovers And Giants è un album cult del post punk gothic degli anni '80, che mostra una maturazione rispetto al debutto. Il disco si distingue per sonorità evocative e atmosfere nostalgiche, con brani come Sleep (Is For Everyone) tra i pezzi più emblematici. La recensione sottolinea il valore emotivo e la qualità compositiva del lavoro, evidenziando come rimanga un gioiello nell'underground musicale. Ascolta Feeding The Flame e immergiti nel post punk più autentico!

 C'è solo la libertà di essere.

 Dimostrare che in mezzo a tanto caos si riesce a trovare un modo per pronunciare qualcosa; non tanto per farsi comprendere, ma almeno per incarnare un messaggio.

La recensione celebra DNA - A Taste Of DNA come un capolavoro no wave che riflette la libertà artistica degli anni '70. Il disco fonde caos sonoro, sperimentazione e influenze punk, jazz e dadaiste. Arto Lindsay emerge come il fulcro creativo con uno stile vocale innovativo. Il lavoro è un archetipo per future evoluzioni musicali di artisti come Ranaldo, Moore e Albini. L'album è un viaggio tra visionarietà primitiva e anarchia sonora. Ascolta ora DNA - A Taste Of DNA e immergiti nel caos creativo del no wave!

 La qualità del suono non è ottimale, è rustica se proprio vogliamo definirla, ma non distrugge totalmente la preziosità dell'unico album live/bootleg di Rother e Dinger.

 La ricetta è ripetere un mood, provocando, distorcendo e nauseando la mente, e da lì condire la struttura con minimalismi e ripartenze rumoristiche.

La recensione celebra l'unico album live dei Neu! registrato a Düsseldorf nel 1972, evidenziandone il carattere sperimentale e la rilevanza storica. Nonostante la qualità sonora grezza, l'opera mostra la geniale avanguardia sonora di Rother e Dinger, pionieri della scena alternativa tedesca. I brani sono caratterizzati da lunghi loop di feedback e minimalismi che anticipano futuri capolavori. Ascolta l'unica registrazione live originale dei Neu! e immergiti nell'avanguardia krautrock.

 Il progetto più azzeccato che Rotten poteva creare dopo i Sex.

 Lydon inizia a crescere e a individuare un timbro oscuro, alienante, che segnerà un'intera decade di produzioni.

La recensione celebra il primo live di Public Image Ltd., riconoscendo il valore innovativo del progetto post-Sex Pistols. Si apprezzano soprattutto le performance di Wobble e Leven, il sound oscuro e alienante di Lydon e la capacità della band di suonare con classe e professionalità. Nonostante qualche imperfezione audio, l'album ripropone con successo i brani chiave dei primi due lavori della band, offrendo un'esperienza coinvolgente e ad alto livello. Ascolta 'Paris au Printemps' e scopri l'evoluzione del post-punk dal vivo!

 Mobility è un fluxus di sei minuti dove si instaura un beat seminale per le produzioni delle decadi successive.

 Un artista dadaista dell’elettronica che, senza paura, arriverà a proporre dance con Move o a coverizzare i Mission Of Burma!

La recensione celebra Mobility, il singolo d'esordio di Moby del 1990, come un lavoro innovativo e dall'alto valore artistico. L'opera è descritta come un mix sapiente di jungle e minimalismo, anticipatrice di stili come IDM e chillout. Il brano rappresenta la fase iniziale di un artista geniale che ha segnato la musica elettronica. Mobility è considerato una base fondamentale per gli album successivi di Moby. Ascolta Mobility e immergiti nelle radici dell'elettronica di Moby!