Nessuno di voi si libererà di me. In America, in Europa, in Asia, saremo sempre io e i miei fratelli a lasciarvi quando ci pare e piace.

 Il sesso, o per meglio dire, io non sono uno strumento di dimostrazione ma una creatura. È vero, esisto unicamente in funzione del desiderio ma questo non mi rende meno nobile del cervello o degli occhi.

La recensione esplora il film Towelhead diretto da Alan Ball, raccontando la storia di Jasira, una giovane ragazza mediorientale in conflitto tra cultura, sessualità e pregiudizi. La pellicola affronta temi delicati come la discriminazione, il machismo e la scoperta di sé, con una narrazione intensa e credibile, grazie anche alla protagonista esordiente Summer Bishil. Il film offre un ritratto critico e originale della società americana contemporanea e dei tabù legati al sesso. Scopri il potente ritratto di adolescenza e cultura con Towelhead di Alan Ball!

 Peter Jackson se ne infischia della cronaca. D’altronde se al centro della sua attenzione ci fosse stato il matricidio avrebbe fatto prima a girare un documentario.

 La linea tracciata è binaria, il mondo reale si intreccia con quello in cui le due ragazze hanno ambientato il loro romanzo.

Heavenly Creatures, quarto film di Peter Jackson, narra una vicenda di cronaca nera neozelandese attraverso uno stile onirico e riflessivo. La pellicola si concentra sull'amicizia intensa tra Pauline e Juliet, interpretate magistralmente da Kate Winslet e Melanie Lynsky. Pur con qualche incertezza registica, il film si distingue per la sceneggiatura e la forte impronta psicologica. Un'opera sincera che esplora la linea sottile tra realtà e fantasia. Scopri il lato oscuro dell'amicizia in Heavenly Creatures, un film che fonde realtà e sogno.

 Rebecca è solo un sogno, è l'idea della moglie bella, ricca e intelligente.

 La Danvers non è semplicemente la solita cameriera visceralmente legata alla padrona... è il prototipo dell'adepto ai nuovi miti dell'immagine.

La recensione esplora il capolavoro di Alfred Hitchcock, Rebecca, la prima moglie, evidenziando i temi della perdita d'identità e del mistero che avvolge il personaggio di Rebecca. Attraverso un'analisi profonda dei personaggi e delle atmosfere, si sottolinea l'abilità del regista nel fondere noir, dramma e suspense. La pellicola è celebrata come un classico indimenticabile, con una regia che cattura e mantiene alta la tensione fino all'inaspettato finale. Scopri il mistero dietro Rebecca, un classico intramontabile di Hitchcock!

 La televisione che ride di se stessa, delle menzogne che si celano in essa in quanto finzione.

 E` stato ‘sto cazzo...si, ve lo giuro!… ‘sto cazzo!!!

La recensione celebra 'Boris' come una brillante satira che demistifica le fiction italiane mostrando con ironia grottesca e cinismo il dietro le quinte della televisione. Attraverso personaggi caricaturali e situazioni esilaranti, la serie rivela le dinamiche meschine e le contraddizioni del mondo televisivo italiano. La terza stagione conferma la qualità del prodotto con innovazioni e uno sguardo sempre tagliente. Scopri l’ironia tagliente di Boris e guarda la vera fiction italiana!

 La colonna sonora è senza dubbio l'elemento intoccabile dell'opera.

 Il sangue arriva solo alla fine, quando le forze dell'ordine si scaglieranno all'interno dell'università per condurre via con la forza gli occupanti.

«Fragole e sangue» di Stuart Hagmann è una testimonianza cinematografica della contestazione studentesca americana del 1969-70, raccontata con uno stile documentaristico che trasmette l'oppressione e la tensione del periodo. Il film evidenzia il conflitto tra ideali giovanili e repressione violenta, ma è anche segnato da scelte produttive che ne limitano la trasparenza politica. La pellicola lancia l'attore Bruce Davison, ma resta un'opera più storica che artistica, con un impatto maggiore nelle scene finali. Scopri la storia e i contrasti di Fragole e sangue, un cult degli anni '70.

 L'incontro fra cultura orientale ed occidentale si carica di molteplici e notevoli significati.

 La ricerca dell'uomo in una giungla di sentimenti contrastanti, capaci di trasmettergli forza vitale e al contempo rivelargli quanto sia fragile.

La recensione analizza "Hamam - Il bagno turco", esordio di Ferzan Ozpetek, che racconta il viaggio intenso e trasformativo di un uomo tra Roma e Istanbul. Il film intreccia temi di amore, omosessualità, tradimento e confronto culturale. Con uno stile emotivo, offre un ritratto affascinante dell'incontro tra Oriente e Occidente, anticipando i temi ricorrenti nella filmografia del regista. Un debutto significativo che costruisce le basi per i successi futuri di Ozpetek. Scopri il fascino di Hamam, un film che unisce culture e sentimenti profondi.

 La Multiple è un luogo di repressione, in cui non conta nulla di ciò che davvero si è, l’importante è seguire un copione.

 Una favola grottesca sul precariato, una drammatica vicenda che cerca di camuffarsi in una commedia, ottenendo sinistri risultati.

Il film di Paolo Virzì, basato sul romanzo di Michela Murgia, esplora il precariato attraverso la vicenda di Marta, giovane laureata intrappolata in un ambiente lavorativo manipolatorio. La pellicola combina toni grotteschi a un ritratto drammatico della realtà del lavoro moderno. Le interpretazioni di Isabella Ragonese e del cast sono di alto livello. Un film originale e riflessivo che offre una critica sociale attuale, confermando la maestria del regista livornese. Scopri ora il film che racconta il precariato con ironia e realismo!

 Erika è la migliore creatura che abbia mai messo piede sulla Terra, una donna dalle mirabili capacità musicali.

 Haneke non fa sì che lo spettatore non detesti neanche per un attimo la protagonista, terribilmente vorace di vita.

La Pianista di Michael Haneke racconta la tormentata vita di Erika, pianista e insegnante oppressa da un rapporto soffocante con la madre. Il film, premiato a Cannes, esplora dettagliatamente nevrosi e perversioni, evidenziando una potente interpretazione di Isabelle Huppert. L'opera si distingue per la sua introspezione profonda e l'atmosfera cupa tipica di Vienna. Scopri l'intenso dramma psicologico di La Pianista di Michael Haneke!

 Paul trascina Nelly in un incubo senza epilogo dominato dalla gelosia patologica.

 Chabrol segue la storia con l’occhio di uno scienziato, senza vittime né carnefici.

L'Inferno di Claude Chabrol esplora la gelosia ossessiva di Paul nei confronti della moglie Nelly, in un dramma claustrofobico che analizza sentimenti patologici senza moralismi. L'interpretazione di François Cluzet è convincente e sorregge la pellicola, mentre Emmanuelle Bear risulta meno incisiva. Seppur tecnicamente curato, il film soffre di un ritmo spesso lento e di atmosfere che rischiano di affaticare lo spettatore. Il finale aperto e sorprendente risolleva l'opera da una certa monotonia. Scopri la profonda analisi psicologica di L'Inferno di Claude Chabrol, un film da non perdere.

 Adele è fragile ma non debole, romantica ma non vanesia, impressionabile ma non idiota.

 Truffaut legge fra le righe del diario di Adele per scoprire quanta angoscia può celarsi dietro la perdita di una sorella.

La recensione analizza il film di François Truffaut su Adele Hugo, figlia di Victor Hugo, interpretata magistralmente da Isabelle Adjani. Il racconto combina finzione e realtà per esplorare il dolore, l'amore e la follia di un personaggio fragile ma intenso. Attraverso un'approfondita psicologia e una regia raffinata, il film restituisce dignità storica e poetica a una figura dimenticata. La sofferenza interiore di Adele emerge con grande umanità e delicatezza, offrendo un dramma coinvolgente e toccante. Guarda il film e scopri la struggente storia di Adele H.

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