Starblazer

DeRango : 2,47 • DeEtà™ : 6393 giorni

 "Un disco succulento, piacevole, arioso e dal retrogusto vagamente psichedelico."

 "'Technical Ecstasy' è un disco coraggioso e innovatore che purtroppo non è stato capito."

La recensione riscopre 'Technical Ecstasy' come un disco coraggioso e innovatore, ricco di atmosfere psichedeliche e pop-rock. L'autore elogia le tracce per la loro intensità, con particolare attenzione a Bill Ward come cantante e all'uso dei sintetizzatori. Nonostante la copertina critica, l'album viene difeso dai puristi e consigliato con entusiasmo. Ascolta 'Technical Ecstasy' e riscopri un capolavoro dimenticato dei Black Sabbath.

 Questa insulsa antologia altro non è che l’ennesimo pietoso tentativo di lucrare sul nome Black Sabbath.

 In conclusione non comprate The Dio Years, neanche se siete fans sfegatati.

La recensione condanna The Dio Years come un'operazione commerciale poco curata, nonostante la presenza di brani storici come Neon Knights e Heaven And Hell. Le scelte delle tracce risultano discutibili, con inediti giudicati noiosi e selezioni mancanti di pezzi migliori. L'autore auspica una ripresa delle carriere soliste di Dio e Iommi, sconsigliando l'acquisto anche ai fan più fedeli. Scopri le vere gemme di Black Sabbath senza cadere nelle trappole delle raccolte commerciali!

 "Il booklet è il più bello, visionario e allucinato che abbia mai visto."

 "Mai sentita una canzone così triste ma al tempo stesso così dolce e tenera... mi fa sciogliere come se fosse la prima volta."

La recensione celebra l'album "Alice In Chains" come un disco profondamente diverso dai precedenti lavori della band, caratterizzato da atmosfere buie, ipnotiche e visionarie. L'autore evidenzia la ricchezza dell'artwork e l'evoluzione musicale con brani intensi e suggestivi, sottolineando l'eccellenza delle performance vocali di Layne Staley e Jerry Cantrell. L'opera viene definita un capolavoro che ha segnato la storia della band e della musica grunge. Ascolta ora l'album e immergiti nell'universo oscuro di Alice In Chains!

 "Queen II è un disco pieno di hard rock e atmosfere barocche, surreali e fiabesche."

 "The March Of The Black Queen è il capolavoro dei Queen, ancora più di 'Bohemian Rhapsody'."

Queen II è un capolavoro di hard rock e atmosfere barocche, che evidenzia la fantasia e la maestria della band britannica. Le tracce si alternano tra potenti riff, ballate intense e momenti visionari, con Freddie Mercury al massimo della forma. L'album si distingue per l'innovazione sonora e i temi fiabeschi, rappresentando la vetta creativa dei Queen prima del successo mainstream. Ascolta Queen II e scopri il lato più ispirato e visionario dei Queen!

 Chi dice che Kurt Cobain non è stato un grande musicista non capisce proprio un cazzo.

 Incesticide è un gran disco, che rappresenta i Nirvana in tutte le sue sfaccettature.

La raccolta Incesticide dei Nirvana è un omaggio alle molteplici sfaccettature della band, mescolando punk, grunge e sonorità claustrofobiche. Brani come Dive, Sliver, e le cover dei Vaselines emergono insieme a perle come Big Long Now e Aneurysm. Un disco apprezzato anche per le sue tracce meno celebri, che spaziano da parti più orecchiabili a momenti più cupi e intensi. Ascolta Incesticide per scoprire i Nirvana più autentici e meno conosciuti!

 Elegy è un disco dove tutto è perfetto, non viene mai voglia di saltare una canzone.

 On Rich And Poor: da sola varrebbe l’acquisto dell’album: UNA CANNONATA.

Elegy di Amorphis è un album eccellente che combina death metal e atmosfere malinconiche nordiche in modo perfetto. Le canzoni si distinguono per melodia, intensità vocale e riff coinvolgenti. Brani come On Rich And Poor e Weeper On This Shore sono veri capolavori. L'album cattura l'ascoltatore dall'inizio alla fine, con poche eccezioni minori. Un must-have per gli amanti del genere. Scopri Elegy di Amorphis e immergiti in un viaggio emozionante nel folk-death metal.

 You Load Me Down è semplicemente fantastica, con quel riff da autentico sballo che fa di Jase Edwards uno dei più grandi eredi di Angus Young.

 Dead At Last: su questo capolavoro non vi dirò niente, alzate il culo e andate a comprarvi il disco, e vedrete di cosa si tratta.

Down Fall The Good Guys è il secondo album dei Wolfsbane, prodotto da Brendan O'Brien e caratterizzato da un rock n' roll maturo e coinvolgente. Brani come You Load Me Down e Cathode Ray Clinic spiccano per riff potenti e ritornelli efficaci, mentre la varietà musicale si estende a ballate e pezzi più riflessivi. L'unico difetto è la copertina poco attraente, ma nel complesso il disco è un concentrato di energia e qualità sonora. Scopri ora il rock energico e autentico di Wolfsbane!

 Tony Martin ha una voce stupenda, personalmente lo ritengo un gradino sopra anche al mitico Ronnie James Dio.

 Disco stupendo, una delle massime espressioni del Sabba Nero.

La recensione esalta 'Tyr', album del 1990 dei Black Sabbath con Tony Martin alla voce, definito un capolavoro. L'autore apprezza particolarmente la diversa vocalità rispetto ai precedenti cantanti, le atmosfere epiche e i testi ispirati. Vengono analizzati i brani più rappresentativi, sottolineando la trilogia nordica che conferisce grande valore artistico a tutto il disco. Ascolta 'Tyr' e scopri la nuova epica dei Black Sabbath con Tony Martin!

 Warriors Of The World rappresenta la definitiva rinascita dei Manowar.

 Swords In The Wind è sofferta, magica, epica, battagliera e solenne.

Warriors Of The World segna la rinascita dei Manowar dopo anni di silenzio e album meno apprezzati. L'album mischia maestosità e intensità, con tracce come Call To Arms e Swords In The Wind che emozionano profondamente. La varietà di brani, dal metal battagliero a ballate e strumentali, rende questo disco imprescindibile per i fan del genere. Un ritorno trionfale che celebra la forza e la passione della band. Ascolta Warriors Of The World e vivi l'epica rinascita dei Manowar!

 L'album inizia alla grandissima con il trio Return Of The Warlord-Brothers Of Metal-The Gods Made Heavy Metal.

 Today Is A Good Day to Die è uno strumentale di quasi 10 minuti... che invece risultano solo pallosi e ripetitivi.

Louder Than Hell rappresenta per i Manowar un passo avanti rispetto al precedente album, grazie all'arrivo di Karl Logan e il ritorno di Scott Columbus. Le prime quattro tracce sono potenti e ricordano i tempi d'oro della band, con la ballata Courage molto apprezzata. Tuttavia, il resto dell'album cala di qualità, con pezzi meno efficaci e uno strumentale eccessivamente lungo e monotono. Nel complesso un disco non privo di momenti validi, ma lontano dalla totale rinascita. Scopri le potenzialità e le cadute di Louder Than Hell dei Manowar, una lettura imperdibile per ogni fan dell’heavy metal.

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