I Mogwai hanno carattere e caratura di ferro e sanno come far trasformare i loro strumenti in organismi senzienti fatti di carne ed ossa.

 C'è molta voglia di sognare ad occhi aperti e di lasciarsi trasportare dal forte vortice emotivo che arriva dal palco.

La recensione racconta l'esperienza del concerto dei Mogwai a Roma, valorizzando l'intensità e la varietà emotiva della performance. Il live ripercorre in particolare l'ultimo album, con brani capaci di evocare atmosfere sognanti e potenti esplosioni sonore. Particolare attenzione è data al coinvolgimento del pubblico e alla qualità del suono. L'evento viene visto come un'esperienza memorabile e altamente consigliata per gli amanti del post-rock. Scopri l'emozione unica di un live dei Mogwai, prova il potere del post-rock dal vivo!

 I Sick Of It All sono l’anti-epica, un manifesto rivoluzionario da working class.

 Non sono ancora riuscito a sciogliere la questione sul quale sia il loro disco migliore tra questo, Stratch The Surface e Built To Last.

La recensione celebra 'Just Look Around' dei Sick of It All come uno dei capolavori dell'hardcore americano anni Novanta. L'album si distingue per l'adrenalina intensa, l'incontro tra hardcore punk e thrash metal, e le atmosfere decadenti di una metropoli notturna. Brani come 'We Want the Truth' e 'What's Goin' On' sono considerati classici intramontabili. L'opera segna un passaggio cruciale della band verso una major, mantenendo alta la qualità musicale e la carica rivoluzionaria. Ascolta 'Just Look Around' e immergiti nell'energia pura dell'hardcore anni '90!

 Mettetevi sulle spalle lo zainetto, indossate le vostre fide Vans, prendete lo skateboard e riaprite l'almanacco impolverato dell'adolescenza.

 Per quelli di voi cresciuti con l'hardcore melodico californiano pezzi come “I Want” e “I'm not Afraid” profumeranno di ricordi e giovinezza andata.

La recensione celebra l'album 'Don't Turn Away' dei Face to Face, vero esempio di hardcore melodico californiano anni '90. Il disco, influenzato dai Bad Religion e altre band storiche, evoca nostalgia e autenticità. Particolare rilievo viene dato al brano 'Disconnected', simbolo della band. Il testo invita a rivivere la giovinezza attraverso la musica punk, con un tono coinvolgente e affettuoso. Riscopri l'energia del punk californiano con Don't Turn Away!

 Il punk con la sua cultura e la sua musica non è affatto morto, esiste e vive in tutte quelle persone che in questi tre giorni hanno popolato il parco con grande spirito di fratellanza.

 Sono senza dubbio la mia band melodic hardcore preferita e non hanno deluso le aspettative, risultando essere in forma ed ispirati.

La recensione racconta l’esperienza al Bayfest 2017 di Igea Marina, un festival punk rock con una line-up di alto livello, tra cui Bad Religion, Pennywise e Rise Against. L’autore apprezza le performance energiche, l’atmosfera di fratellanza e l’organizzazione della manifestazione, segnalando solo qualche critica sui prezzi e il comfort. Nel complesso, un evento memorabile che conferma la vitalità della musica punk. Vivi anche tu l’energia del Bayfest, non perdere il prossimo evento punk più atteso!

 I Samiam in un certo senso sono figli di tutti e di nessuno. Sono un po’ dei punk apolidi con impronte lasciate un po’ ovunque, ma mai ben marcate in maniera indelebile.

 I think that our style has grown in a way that we are concerned in writing songs rather than trying to be punk or aggressive.

La recensione racconta la complessa storia dei Samiam, punk apolidi della Bay Area degli anni '90, che pur senza grande successo commerciale, hanno saputo evolversi mantenendo spontaneità e tratti riconoscibili. L’album You Are Freaking Me Out è una forte espressione emotiva tra punk e pop-punk che conferma la loro autenticità e resilienza. Il lavoro riflette la lotta della band con le major e il desiderio di creare musica oltre le etichette di genere. Scopri la storia e il sound unico dei Samiam, icone punk della Bay Area.

 La musica, al pari di una sana passeggiata o una corsetta, è una sorta di medicina dell’anima.

 Somersault potrebbe rappresentare il punto esclamativo dei Beach Fossils, il disco pop perfetto da far suonare quest’estate sotto l’ombrellone.

La recensione di Somersault dei Beach Fossils celebra un album che unisce jangle-pop, shoegaze e riferimenti anni ’80, con ospiti come Rachel Goswell e Cities Aviv. Il disco è descritto come ideale per momenti di relax estivo, capace di rinfrescare la playlist con sonorità nuove e coinvolgenti. Un passo oltre la comfort-zone del genere, che segna una svolta nella carriera della band. Scopri l'atmosfera unica di Somersault, il disco indie pop dell'estate da non perdere!

 Niente rabone, elastici e doppi passi da provocare standing ovation dell’intero stadio e niente coreografie da urlo, ma potreste comunque rimanere appagati se Mac De Marco fa parte della vostra lista.

 Un disco che suona come ci si aspetterebbe, senza uscire dalla sua comfort-zone.

La recensione descrive 'In Mind' dei Real Estate come un album che conferma il loro stile jangle pop gentile e melodico, ma che manca di momenti di vero guizzo. Con l'uscita di Matt Mondanile e l'inserimento di Julian Lynch, la band mantiene il suo sound senza grandi innovazioni. Brani come 'White Light' e 'After the Moon' si distinguono, ma l'ascolto complessivo può risultare monotono per chi cerca emozioni più forti. Ideale per chi apprezza atmosfere dolci e rilassate. Scopri l'atmosfera unica di 'In Mind' dei Real Estate, ascoltalo ora!

 I dischi che riescono a metterti di buon umore, a far spuntare il sole dove non c’è, senza voler essere invadenti, sono anche i più belli.

 L’ispirata penna di Mercer nel cesellare luminosi manufatti di artigianato pop rimane il minimo e fondamentale comun denominatore dell’opera.

La recensione racconta l'affetto personale per l'esordio dei The Shins, 'Oh, Inverted World', un album indie pop impregnato di influenze Beatles, Beach Boys e Byrds. Con brani come 'New Slang' e 'Caring is Creepy', l'autore sottolinea la freschezza sonora e la qualità artigianale del disco, che grazie alla sua atmosfera vintage e lo-fi resta un punto di riferimento imprescindibile. Solo qualche nota elettronica fuori luogo non compromette un lavoro altrimenti brillante e scorrevole. Ascolta 'Oh, Inverted World' e lasciati trasportare dall'indie pop d'autore!

 Il punk che superò la mera protesta per elevarsi ad analisi e riflessione distaccata e alta dell’uomo e della società contemporanea e dei suoi vizi.

 'Generator' lascia le sue impronte decise sul terreno grazie a una solidità e compattezza sfoggiata in sole 11 canzoni.

La recensione celebra 'Generator' come un album fondamentale per i Bad Religion e per il punk hardcore melodico degli anni Novanta. Il disco, solido e compatto, unisce energia, melodia e sperimentazioni, con testi riflessivi influenzati anche dalla Guerra del Golfo. 'Generator' conferma la maturità e l'intelligenza evolutiva del gruppo, posizionandolo come un pilastro insostituibile di quel periodo musicale. Ascolta 'Generator' per scoprire il punk oltre la protesta, fra energia e riflessione.

 La filosofia dell’essenzialità adottata come proprio credo e seguita con scrupolosa passione.

 Un disco come “Corners” non può che essere come una bella boccata d’aria fresca per i polmoni in un pomeriggio primaverile assolato in aperta campagna.

Corners, il terzo album dei Tiger! Shit! Tiger! Tiger!, propone un sound essenziale e passionale che riflette le influenze indie americane di Sonic Youth, Dinosaur Jr. e Pavement. Con brani energici e melodie malinconiche, la band mostra un'attitudine lo-fi autentica e sudata. Il disco si distingue per la sua genuinità e per la capacità di riportare l'ascoltatore a un rock semplice e diretto in tempi di crisi del genere. Una boccata d'aria fresca dal cuore della provincia italiana. Ascolta Corners e immergiti nell’energia autentica dei Tiger! Shit! Tiger! Tiger!