Nessun momento memorabile che possa lasciare davvero il segno.

 Il drumming stitico e fin troppo minimalista di Zonder ripiega spesso su infruttuose percussioni elettroniche.

Il progetto di Mark Zonder e Gary Wehrkamp, noto per il loro legame con il progressive metal, si allontana dal genere per proporre un album leggero e melodico. Nonostante le buone intenzioni, il disco non soddisfa le aspettative a causa di una produzione spenta e di un drumming poco incisivo. Le melodie sono ben costruite, ma manca un vero momento memorabile. Un lavoro sufficiente, ma probabilmente non necessario per il pubblico dei loro fan. Scopri se Zonder/Wehrkamp è l’ascolto giusto per te con la nostra recensione dettagliata.

 "The Verdict è un disco paraculo al massimo, un disco che potrei definire 'sicuro', 'comodo'".

 "Per me il cambio dietro al microfono non è stato esattamente un toccasana; i Queensrÿche erano apprezzati per il voler percorrere sentieri nuovi anche a costo di diventare impopolari."

La recensione analizza l’album "The Verdict" di Queensrÿche, segnando il periodo post-cambio vocalist con Todd La Torre. Pur riconoscendo un ritorno a sonorità classiche e una produzione curata, emerge una critica alla mancanza di originalità e coraggio nell’innovare. Il disco soddisfa il fan old school ma non spicca nel lungo termine. L’autore apprezza comunque l’energia e la qualità tecnica, ma spera che la band torni a osare in futuro. Ascolta The Verdict per scoprire il ritorno classico di Queensrÿche!

 "Questo progetto me l'ha fatta in parte rivalutare, alla fine ha la sua buona dose di potenza."

 "Solo con numerosi ascolti si ha il quadro completo dell'opera, sicuramente un disco non per tutti."

Winter Ethereal di Arch/Matheos è un progetto che unisce abilmente passato e presente del prog metal, offrendo un mix di tecnica raffinata, potenza e atmosfere cupe. Il disco si distingue per un approccio meno melodico e più ritmico rispetto ai Fates Warning, con ospiti di rilievo e una produzione che valorizza i virtuosismi senza esibizionismi. Richiede molti ascolti per apprezzarne le sfumature, confermandosi una perla del technical metal contemporaneo. Scopri la potenza tecnica di Winter Ethereal, ascolta ora l'album di Arch/Matheos!

 La copertina minimalista con un fiammifero dà fuoco alla passione e al sound incendiario della band.

 ‘Puppe’ è un brano fuori di testa, con un cantato rabbioso e velenoso mai sentito prima da Till Lindemann.

Dopo dieci anni di pausa, i Rammstein ritornano con un album omonimo che miscela elementi elettronici e metal, richiamando le origini ma con una varietà sonora più ampia. Alcuni brani iniziali riprendono il passato industriale, mentre altri si distinguono per sonorità più morbide e arrangiamenti orchestrali. L’album mantiene la forza e l’identità della band, anche se meno aggressivo del solito. Una prova più che valida, con momenti di grande impatto e qualche episodio meno riuscito. Scopri il nuovo sound dei Rammstein, un ritorno che vale l'ascolto!

 Il primo impatto con il gioco coinvolge fin da subito, meglio partire da un livello movimentato che da una semplice home.

 Spyro 2 è un capolavoro senza tempo, superiore a un primo capitolo già grandioso.

La recensione celebra Spyro 2: Gateway to Glimmer come un seguito superiore al primo capitolo, grazie a maggiore varietà di missioni, potenziamenti e ambientazioni. Il gioco mantiene un tono leggero e divertente, con una narrazione arricchita e personaggi memorabili. Apprezzata la colonna sonora di Stewart Copeland e la giocabilità adatta a un pubblico giovane. Piccole critiche riguardano alcuni elementi meno utili ma nel complesso è un titolo riuscito e coinvolgente. Prova Spyro 2 e vivi un'avventura magica e ricca di sorprese!

 Un piccolo draghetto viola che si trova a dover salvare i suoi simili più anziani... nella vita bisogna stare davvero attenti a quello che si dice.

 Le rampe luminose meritano un discorso a parte, sono quanto di più figo Spyro possa incontrare nel suo viaggio.

La recensione racconta con nostalgia l'esperienza di gioco di Spyro the Dragon, un platform classico per PlayStation. Descrive i mondi vari e colorati, le sfide di raccolta gemme e draghi, e l'importanza della pazienza. Viene lodata la grafica vivace e la colonna sonora unica di Stewart Copeland. Spyro viene definito un must-have semplice ma coinvolgente, con uno stile accessibile a tutti i giocatori. Riscopri la magia di Spyro the Dragon e inizia la tua avventura oggi stesso!

 Il senso dell’equilibrio fra elementi si mantiene costante.

 Gran disco progressive metal, grande equilibrio fra i vari elementi, a metà fra classicismo e modernità.

Distance Over Time segna un ritorno a un prog metal più classico e solido per Dream Theater, equilibrando aggressività e melodia. L'album è apprezzato per virtuosismo, produzioni e varietà, pur senza grandi innovazioni. Punti forti sono le performance di Petrucci, Rudess, Myung e Mangini, mentre LaBrie appare meno incisivo. Nonostante qualche brano meno ispirato, il disco è accolto come una prova di maturità e coesione della band. Ascolta Distance Over Time per scoprire il prog metal bilanciato di Dream Theater!

 Questo è il disco che smentisce definitivamente il luogo comune sulla dubbia incisività del basso nell’economia musicale.

 Quando si ascolta il disco sembra veramente di essere sopra ad un vascello in un oceano in burrasca con le vele strappate dal vento.

The Atlantic degli Evergrey è un album potente e dal sound tagliente, con chitarre affilate e un basso protagonista come mai prima d'ora. Sebbene non sia il loro disco più duro, mostra maturità e variazioni sonore con influenze neo-prog e momenti melodici importanti. La voce di Tom Englund si conferma eccellente, e l'album si inserisce come terza parte di un concept in evoluzione. Una prova convincente che mantiene viva l'identità della band svedese, spesso sottovalutata. Scopri l'evoluzione tagliente degli Evergrey con The Atlantic!

 «Non mi faccio troppi problemi a definirli “il miglior gruppo pop di sempre”»

 «Sembrava veramente di assistere ad un concerto degli anni ‘80»

La recensione racconta l'esperienza di un giovane fan al concerto dei Tears For Fears al Mediolanum Forum di Assago. La band ha suonato con grande cura i brani più classici degli anni '80, ricreando perfettamente l'atmosfera di quel decennio. Il pubblico era prevalentemente adulto e rispettoso, la qualità audio eccellente. Alcuni brani meno noti sono stati trascurati, ma l'esecuzione è stata molto apprezzata. La cover di "Creep" dei Radiohead è stata una piacevole sorpresa. Scopri il fascino senza tempo dei Tears For Fears, rivivi gli anni '80 dal vivo!

 Si continua a viaggiare su territori spesso tendenti ad un elettropop modaiolo ma c'è sempre quel qualcosa che rende gli Imagine Dragons perlomeno decenti in mezzo a tanta merda.

 Gli Imagine Dragons continuano ad essere i Tears For Fears dei poveri e finché otterranno successo a loro andrà sempre bene così.

La recensione di Origins evidenzia un album vario e di breve durata, con tracce che spaziano dal folk al drum'n'bass, senza però offrire innovazioni significative. La produzione è ritenuta piatta e troppo orientata al successo radiofonico. Pur non emergendo come un capolavoro, il disco viene riconosciuto come un lavoro solido e piacevole in un panorama pop spesso deludente. Scopri Origins e lasciati sorprendere dalla varietà musicale degli Imagine Dragons.

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