Le band progressive metal sono costituite da gente più aperta e coraggiosa, che non ha bisogno per forza del consenso per sentirsi glorificata.

 Quando ascolti il disco senti come se il bagaglio provenisse da un’unica band, i Leprous.

L'album Malina dei Leprous segna un forte spostamento dal metal verso un prog-rock più morbido ma energico e innovativo. La band norvegese dimostra coraggio e apertura mentale, evitando cliché e mantenendo un sound unico e personale. Brani come "Bonneville" e "From the Flame" evidenziano una raffinata sperimentazione sonora. Malina conferma la capacità dei Leprous di rinnovarsi senza perdere identità. Ascolta Malina e lasciati sorprendere dall’innovazione dei Leprous!

 "Wilson con la sua classe può permettersi anche un lato tremendamente catchy senza scadere nella shit-music del mainstream."

 "'To the Bone' è sicuramente uno dei dischi dell’anno e occuperà una piazza d’onore nella mia classifica di fine anno."

La recensione analizza 'To the Bone' di Steven Wilson, evidenziando la sua nuova direzione pop ispirata agli anni '80. L'album mescola sonorità vintage e moderne mantenendo la riconoscibile identità di Wilson. Vengono citati riferimenti a Tears for Fears, Peter Gabriel e Massive Attack, e si apprezza la capacità di sperimentazione senza perdere classe. L'autore definisce il disco uno dei migliori dell'anno. Scopri l’evoluzione pop di Steven Wilson ascoltando 'To the Bone'!

 Gli Imagine Dragons hanno fatto un passo avanti verso un pop un po’ troppo scarno e difettoso da classifica.

 La band sembra pensare più alle vendite che alla buona fattura musicale.

La recensione analizza il terzo album degli Imagine Dragons, 'Evolve', indicando un ritorno a un pop più commerciale e meno vario rispetto al passato. Pur contenendo buone idee, la produzione è troppo piatta e orientata al successo facile, soffocando molte potenzialità. Alcuni brani si distinguono per maggiore cura e sperimentazione, ma l'album risulta complessivamente penalizzato da una scelta stilistica legata alle vendite più che alla qualità musicale. La sufficienza è raggiunta, ma con margini di miglioramento evidenti. Scopri se Evolve degli Imagine Dragons fa per te con la nostra recensione dettagliata!

 Il risultato è qualcosa che si pone esattamente a metà strada fra gli Anathema di fine anni '90 e quelli delle produzioni più recenti.

 The Optimist è un disco estremamente notturno e rilassato, oltre che fortemente malinconico.

The Optimist mostra una svolta significativa per gli Anathema, mescolando toni più oscuri e un marcato influsso post-rock con arrangiamenti orchestrali raffinati. L'album mantiene la malinconia tipica della band, rinnovandosi senza limitarsi a ripetere il passato. Le tracce più sperimentali emergono in singoli come "Leaving It Behind" e "San Francisco". Nonostante alcune critiche, l'opera è stata premiata come album dell'anno ai Progressive Music Awards. Scopri l'evoluzione sonora di Anathema con The Optimist, un viaggio musicale emozionante e malinconico.

 “The Source” non aggiunge nulla di nuovo a quanto già fatto in passato ma è un validissimo album di progressive metal operistico.

 Tutto sembra davvero troppo ordinario, nasce l’ipotesi che Lucassen abbia un tantino esaurito le idee.

La recensione di 'The Source' di Ayreon sottolinea che l'album offre un solido progressive metal operistico senza introdurre novità significative. Pur mantenendo una certa ricchezza compositiva, si nota una prevalenza della componente metal rispetto al passato, con meno influenze elettroniche e folk. L'album è valido e piacevole, ma non raggiunge i picchi creativi delle opere precedenti. Il cast vede ritorni consolidati e qualche interessante new entry. Scopri 'The Source' di Ayreon: un potente viaggio nel prog metal!

 Un disco che non aggiunge granché alla proposta recente dei Nickelback se non offrirci le stesse emozioni che ci hanno regalato in passato e farlo con convinzione.

 Chi si sarebbe aspettato mai dai Nickelback dei così elaborati fraseggi acustici? Qua abbiamo praticamente “i Nickelback che vogliono fare gli Yes”.

La recensione di Feed The Machine evidenzia un Nickelback che torna alla sua formula vincente, alternando brani energici e ballad melodiche che mantengono vivo l'interesse. Pur senza grandi innovazioni, il disco è superiore al precedente e offre un rock'n'roll diretto e coinvolgente, apprezzato sia dai fan che dal pubblico dei concerti. Alcune tracce presentano elementi più elaborati, sorprendendo con soluzioni acustiche inusuali per la band. Ascolta Feed The Machine per rivivere il vero rock di Nickelback!

 Ho sempre definito i Blackfield come il nome da consigliare a chi volesse un rock melodico e diretto e questo disco lo conferma.

 Blackfield V richiede un approccio di leggerezza che non deluderà!

Blackfield V segna il ritorno stabile di Steven Wilson nel progetto con Aviv Geffen, offrendo 13 brani di rock melodico, semplice ma di qualità. Rispetto al precedente album meno coraggioso, questo capitolo privilegia atmosfere rilassate e arrangiamenti delicati, mantenendo integra la cifra stilistica e la classe del duo. È un disco da apprezzare senza pregiudizi, godendone la leggerezza e le melodie uniche del soft-rock. Ascolta Blackfield V per un viaggio nel rock melodico unico e rilassante!

 Promessa mantenuta: un ritorno al sound dei tempi migliori, con muri di chitarre e momenti sofferti.

 Possiamo dirlo tranquillamente: sono tornati i Pain of Salvation che più piacciono ai vecchi fan.

La recensione evidenzia il ritorno di Pain of Salvation al loro sound progressive metal classico, arricchito da influenze moderne e personale. L'album è apprezzato per la sua intensità emotiva e qualità compositiva, mantenendo fede al passato e proiettandosi nel presente. La nuova line-up ha portato vigore e determinazione nonostante le difficoltà. Un disco consigliato soprattutto ai fan storici. Ascolta 'In the Passing Light of Day' e riscopri il vero progressive metal!

 «Eye of the Soundscape è un trip di oltre un’ora e mezza intenso e coinvolgente, vagamente psichedelico, pure un pochino inquietante.»

 «Non è un semplice oggetto da collezione, è un lavoro quasi essenziale nella discografia del gruppo.»

«Eye of the Soundscape» di Riverside si presenta come un album intenso e coinvolgente, più interessante degli ultimi due lavori della band. Un viaggio sonoro tra ambient, elettronica e psichedelia che unisce brani inediti e remix con una forte ispirazione cosmica. Non un semplice oggetto da collezione, ma un lavoro essenziale che mostra coraggio e sperimentazione. Un must per chi ama il prog e i paesaggi sonori profondi. Ascolta ora 'Eye of the Soundscape' e immergiti in un viaggio ambient unico!

 F E A R è quindi anch’esso un disco della madonna, con tutte le osservazioni del caso.

 Questa dilatazione però presenta anche i suoi difetti: il voler sfruttare al massimo la delicatezza e la raffinatezza fa sì che si cada un pochino nel ripetitivo.

La recensione di F.E.A.R. dei Marillion evidenzia un album raffinato e rilassato, con atmosfere dilatate e suite articolate. Nonostante qualche ripetizione, il disco mantiene alta la qualità, con ottimi contributi di basso e batteria. È un lavoro maturo che conferma la solidità della band, anche se manca di un po' di dinamismo e originalità. Scopri F.E.A.R. dei Marillion, un viaggio musicale tra delicatezza e sperimentazione.

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