Michał Łapaj prende proprio quel singolo aspetto della propria band d’appartenenza e lo approfondisce come Dio comanda.

 È come uno stato di agitazione che si prolunga nel tempo, che esordisce non troppo rumorosamente e poi si intensifica senza nemmeno frastornare troppo.

Il disco solista di Michał Łapaj, tastierista dei Riverside, esplora con successo un lato ambient prog intenso e atmosferico, richiamando l'ispirazione da 'Eye of the Soundscape'. Le tastiere dominano creando atmosfere tese e pesanti, con brani che alternano momenti brevi e lunghi, caratterizzati da crescendo post-rock. La varietà stilistica e la profondità emotiva rendono l'ascolto coinvolgente e non prolisso, con richiami a Jean-Michel Jarre e al krautrock. Un'ottima sorpresa in attesa di nuovi lavori dei Riverside. Ascolta ora 'Are You There' e immergiti nel viaggio sonoro di Michał Łapaj!

 Il disco finisce per sembrare credibile come un disco di inediti, suona più come un nuovo album che come un disco di rivisitazioni.

 I Saga sono ottimi musicisti, spesso sottovalutati, e non si accontentano di fare un semplice set acustico.

Saga sorprende con Symmetry, un album di rivisitazioni acustiche che va oltre la semplice riedizione. Gli arrangiamenti sono curati e originali, spaziando con strumenti folk e creando un’atmosfera nuova. Pur non essendo un album di inediti, riesce a mantenere viva l’identità della band, dimostrando passione e dedizione. Una piacevole sorpresa per gli amanti della band e per chi apprezza rivisitazioni ben fatte. Scopri Symmetry e lasciati sorprendere dalla nuova anima acustica dei Saga!

 Billie Eilish si è superata regalando un disco persino migliore del suo debutto.

 I brani di 'Happier Than Ever' sembrano vere e proprie ninnananne ipnotiche, dove la strumentazione viene sollecitata delicatamente e Billie sussurra alla sua maniera.

Il secondo album di Billie Eilish, Happier Than Ever, conferma la sua unicità, con un sound più soffice, meno pop e più intimo. Il disco si muove tra elettronica minimalista, indie pop e jazz essenziale, dimostrando una raffinata evoluzione rispetto al debutto. Non mancano momenti più ritmati, ma sempre con arrangiamenti curati. La recensione evidenzia anche il cambiamento nell'immagine dell'artista, senza perderne l'integrità musicale. Scopri l'evoluzione musicale di Billie Eilish con Happier Than Ever!

 I Liquid Tension Experiment sono resuscitati e sono più vivi che mai.

 Tony Levin dà il meglio di sé quando si concentra sull'uso del Chapman Stick; ha quel groove che a John Myung nei Dream Theater forse manca.

La recensione analizza il terzo album dei Liquid Tension Experiment, un ritorno atteso dopo oltre vent'anni con una formazione storica. L'album mescola fusion, metal e improvvisazione, evidenziando virtuosismo e sperimentazione, pur avvicinandosi a tratti allo stile Dream Theater. La presenza del bonus disc con lunghe improvvisazioni arricchisce l'opera, offrendo un ascolto impegnativo ma appagante per gli amanti del genere e della tecnica musicale. Ascolta Liquid Tension Experiment 3 e lasciati avvolgere da fusion e virtuosismo!

 Il contenuto di questo “Heatwave”, ancor più del precedente EP, dimostra che la band svedese ha ancora gli attributi per tirare fuori il lavoro vero e proprio.

 Gli A.C.T sono rappresentanti di un prog-rock insolitamente vivace e brillante che nasconde però anche un retrogusto malinconico.

La recensione analizza il secondo EP "Heatwave" degli A.C.T, sottolineando come la band mantenga una proposta prog-rock vivace e brillante, nonostante la preferenza dell'autore per album completi. Le melodie mostrano energia e un carattere malinconico non eccessivo, con una produzione pulita e dettagliata. Il lavoro dimostra buona ispirazione e la band appare pronta per un futuro terzo EP. Ascolta l'EP Heatwave degli A.C.T e scopri il loro prog-rock energico e raffinato.

 La ritmica variava quel tantino di più, vi erano piccoli sbalzi di intensità, un pizzico di genialità in più nelle parti di chitarra e tastiera.

 Rilassato, raffinato, elegante, in fin dei conti molto quadrato, scorre alle orecchie con pulizia, precisione e naturalezza incredibile.

One to Zero è il decimo album dei tedeschi Sylvan, caratterizzato da un sound delicato e raffinato tipico della band. Pur mantenendo coerenza stilistica, il disco soffre di una certa prolissità e mancanza di varietà rispetto ai lavori precedenti. Alcune tracce si distinguono per vivacità e influenze insolite, ma nel complesso l'album è più rilassato e meno dinamico. Il cantante Marco Glühmann risulta meno valorizzato, tuttavia il lavoro mantiene qualità e cura nei dettagli. Scopri il nuovo album di Sylvan e immergiti nel loro raffinato neo-prog.

 I Transatlantic sono riusciti ad “eccedere con leggerezza”, spingendosi oltre con la durata ma mantenendo ogni momento molto snello.

 Il progressive è fatto per essere amato incondizionatamente, per essere analizzato sì ma non per forza per essere capito o decifrato.

Dopo sette anni di pausa, i Transatlantic tornano con 'The Absolute Universe', un doppio album prog-rock ambizioso e complesso. La versione extended offre 90 minuti di musica ricca di struttura, tra brani apparentemente più leggeri e pezzi prog più articolati, con la band che miscela abilmente tradizione e innovazione. La versione ridotta risulta meno convincente, mentre la produzione e le interazioni vocali risultano interessanti. Un lavoro che, pur esagerando in durata e ambizione, conferma i Transatlantic come riferimento del prog moderno. Scopri ora l’ambizioso mondo prog di The Absolute Universe!

 Gli svedesi sono ormai una garanzia di qualità e anche qui mettono tutta la loro perizia compositiva.

 Escape of the Phoenix appare un po’ troppo come la ripetizione di quanto fatto nei precedenti tre album e non aggiunge davvero nulla.

Escape of the Phoenix conferma la qualità compositiva degli Evergrey senza introdurre novità sostanziali rispetto ai lavori precedenti. L'album esalta l'uso di tastiere e synth, mantenendo un sound variegato ma resta nel solco già tracciato. Pur apprezzabile, manca quel cambiamento distintivo che ci si aspetta dopo diversi album. La band è comunque ispirata e in continua attività. Scopri l'ultimo lavoro degli Evergrey e preparati al prossimo cambiamento!

 Wilson è pop ma rimane sempre e comunque Steven Wilson.

 The Future Bites è un disco blasfemo ma fiero di esserlo.

L'album The Future Bites segna una svolta nel percorso di Steven Wilson, abbracciando un pop elettronico dagli echi anni '80, con arrangiamenti curati e influenze prog ancora percepibili. Nonostante le critiche di puristi che lo vedono come uno scivolone commerciale, la recensione evidenzia l'intelligenza compositiva e la capacità di Wilson di rinnovarsi senza perdere la sua essenza. Tracce come 'Self', 'Eminent Sleaze' e 'Personal Shopper' mostrano la varietà e l'audacia dell'album, mentre la presenza di ospiti di spicco aggiunge valore all'opera. Un disco da ascoltare senza pregiudizi, frutto di una grande ispirazione. Scopri il nuovo volto elettronico di Steven Wilson con The Future Bites!

 I Vanden Plas rimangono un nome di punta del progressive metal più classico, quello che non si prefigge di andare oltre, che resiste alle innovazioni e resta nella propria comfort zone.

 I Vanden Plas stanno componendo brani da 8 minuti avendo però le idee per brani da massimo 5.

Il secondo capitolo del concept "The Ghost Xperiment" conferma la solidità ma anche la stagnazione dei Vanden Plas nel prog metal classico. Brani lunghi e potenti, ma spesso prolissi e poco vari. Alcuni pezzi come "Fatal Arcadia" emergono per migliore struttura, mentre altri si dilungano inutilmente. La band mantiene qualità e coerenza stilistica ma non osa innovare. Scopri il nuovo capitolo prog metal di Vanden Plas e giudica tu la loro coerenza stilistica!

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